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VERSI NUOVI

Post n°20 pubblicato il 29 Maggio 2013 da marino.giannuzzo

 

A sera

 

 

A sera

quando tutto tace

e il buio intorno a me

sussurra: pace…

odo il latrar dei cani

e il mondo intorno a me

volteggia eterno.

 

Odo i silenzi

di color che furono

odo i lamenti

degli uomini saccenti.

 

Assordante un rombo

di guerra dentro il cuore

repentino scoppia.

 

Muto il silenzio

avvolge l’infinito

mare di buio

solcato dalla luna

lucente uguale e varia

nelle notti insonni

di vigili e dormienti.



Amicizia

 

Illusione antica è l’amicizia,

quasi tentato approccio

per fidanzamento.

 

T’innamori

  della ragazza

           che non s’accorge 

           dell’esistenza tua.

 

     Amerà un altro

                da sempre sconosciuto

       che la conoscerà

         come rompi cazzi

                    che amor per lei non ha.

 

Ricordiamo

i nostri vecchi amici

almeno quelli

ritenuti tali.

 

Riterremo altri,

con grandi nostre imprese,

a noi legati

da vividi ricordi.

 

Ma nulla noi sapremo

di amici sconosciuti

nulla noi sapremo

di chi per noi

vive notti insonni.

 

L’amicizia è questa:

illusione eterna

che il ricordo esista

in altri un po’ per noi.



Amore materno

 

 

Amore immenso

di perduta madre

fu lanciare il figlio

di mesi cinque

tra le braccia deboli

della senza nome

anziana e un po’ cadente

tra la folla immensa

e tumultuante.

 

Madre si negò

per salvare il figlio

dalla morte certa

anima dell’anima

stravolta dalla guerra.

 

Con rude mano

spinta tra il bestiame

fu d’un carro merci:

fu stuprata.

 

Tutti i soldati

furono nemici,

i più nemici

i suoi compatrioti.

 

All’alba fu trovata

morta dissanguata

vita perduta

da morte liberata.





Anniversario

 

Tratto di strada

lungo io percorsi

mano nella mano

sempre a te vicino.

 

Ti ressi e mi reggesti

in mezzo alla tempesta

felici noi gioimmo

dopo la bufera.

 

Fummo colombi

svolazzanti e paghi

liberi nel cielo,

nel ciel di primavera.

 



Bambina

 

Sul monitor

se appari all’improvviso

sul volto mio s’accende

gran letizia

che l’animo rallegra

e il cuore inonda.

 

Dimentico gli affanni

le inutili diatribe

dimentico il grigiore

dei giorni miei

trascorsi nella rabbia

vissuti nella nebbia

e nella noia.

 

M’appari luminosa

splendida bambina

virgulto di mia pianta

ormai ingiallita.




Bolero

 

 

Bolero

musica sognata

tra le dune

di sabbia infuocata

o in rigide notti alpine

con voci di fantasmi

in tenebrosi giorni

o al galoppo

di arabi cavalli

o scalpitanti

in mezzo alle brughiere.

 

Amori e odi

risentimenti tutti

restano fuori

dall’attimo presente

e al cielo vanno

snodandosi leggeri

come cirri al vento.

 

Musica arcana

che l’animo frantuma

e il cuor fa lacrimare.

 

Bolero

musica arcana.

 



Bolle di sapone

 

Tra le mani scoppiano

le iridescenti bolle

con colori mille

cangianti al sole.

 

Scoppiano sul viso

tra le mani piccole

scoppiano tra i capelli

della mia piccola

nipotina Asia

mentre le insegue

con le braccia alzate

al sole e all’infinito.

 

Piccoli trilli

forano il suo cielo

con le bolle

dai colori mille

cangianti al sole

in pieno luglio

in mezzo alla campagna

tra l’assordante

frinire di cicale.

 




Carezza

 

Sulla mia pelle

nell’estrema

pagina di vita

del vento la carezza

ho sperato.

 

Come volo

di farfalla lieve 

che posa sulle membra

nell’infocato luglio

come soffio

di verde primavera

o bacio dolce

di tenera fanciulla

vergine e pura

ho sperato

di sentir stasera.

 

 

Poi avviarmi

con passi lenti e certi

verso il riposo

che non dà ritorno,

verso il riposo 

che tutto trasfigura

in oblio eterno.




Chissà

 

 

Chissà se ognuno sa

che gli umani tutti

e gli animali

e forse anche le cose

han fremiti di gioia

o di dolore,

disperazione e morte

o speranza d’alba

che a venire tarda.

 

Con idillio sente

il creato tutto

pure se privo

di modo e d’espressione.

 

Ogni individuo

è un poeta nato

pur se inespresso.

 

Solo chi ha mezzi

per estrinsecare

detto vien poeta,

ma tutti siam poeti

se guardiamo il mondo

con occhi di fanciullo,

se per alba chiara

o per tramonto rosa

il cuor ci ride o piange,

per amor trovato

o per amor perduto.


Cicala

 

Della cicala

il frinire antico

nel pieno pomeriggio

del tardivo agosto

dentro gli orecchi miei

rimbomba.

 

La frivola cicala

sugli alberi bruciati

dal fuoco malandrino

invaso ha tutto.

 

La cicala amica

compagna da cent’anni

del contadino

che tra le zolle nere

ha trascorso gli anni

di tutta la sua vita.

 

I monti intorno

bruni sotto il sole

immoti stanno

dopo gli incendi

di chi è senza amore.

 

Il vespro è caldo

torrido d’agosto

e tu tranquillo

non avrai un posto

ove le membra

possa riposare

ove tu possa

vivere ed amare.

 

La cicala amica

anche per te

è l’unica compagna.

 






Colomba

 

 

Come colomba

dispiegate l’ali

 
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