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Post N° 101

Tappa n. 1: Partenza da Roma ed arrivo a Manila

Ho scelto la compagnia aerea Emirates, una delle più prestigiose compagnie aeree la quale, a parte un forte ritardo della partenza, abbiamo fatto un volo molto confortevole. Arriviamo a Dubai in ritardo per la coincidenza con Manila, ma, tra una corsa ed un altra, riusciamo ugualmente ad imbarcaci ed arrivare a Manila.

MANILA: Prima tappa, prima fregatura. Il mio collega mi consigliò di rivolgermi alle agenzie dell' aeroporto per prendere un taxi ed arrivare all' albergo. Faccio tesoro di questo consiglio, ed alla richiesta di 600 pesos che paragonati ai nostri euro, ne sarebbero più o meno 10; entusiasta accetto e salgo sul taxi, anche perchè era tardi e non si vedeva nessuno in giro all' aeroporto. Alla fine risulterà la cifra più alta pagata per un tragitto molto breve paragonato a quelli che farò in seguito.
Oltre un ora imbotigliati per la strada per fare una quindicina di chilometri tra lo scampanellio continuo dei clacson; l' autista mi consiglia di mettere la cintura di sicurezza per non rischiare una multa e curiosamente vedo i loro numerosi  jeppness che girano colorati e pieni di gente stipata fin sopra i tetti; curioso vedere come si stipano sette, otto persone dentro i threecycles senza caschi o protezioni varie. Comunque, tra la curiosità di vedere un traffico variopinto e diverso dal nostro,  arriviamo all' albergo, e non facciamo in tempo a sdraiarci sul letto che già prendiamo sonno.
Il giorno ci incontriamo con Daisy, la sorella del mio collega la quale ci dà i biglietti dei vari spostamenti di aereo che aveva prenotato un paio di mesi fà. Dopo facciamo una passeggiata per le strade di Manila; più o meno come Bangkok, con la sola differenza che non ci sono miriadi di bancarelle sui marciapiedi e fogne a cielo aperto, però non mancano lo smog e i rompicoglioni che ti vogliono per forza appioppare occhiali, Rolex fasulli e addirittura Viagra o Chalis.
Ci rifugiamo dentro un immenso centro commerciale climatizzato per respirare un pò ed evadere dall' afa cittadina con la speranza di comperare qualcosa che col cambio risulterebbe conveniente, ma onestamente non troviamo niente di interessante da comperare. Però il pomerggio passa così, torniamo in albergo, ci laviamo, siamo pronti per la cena dove andiamo da quei buiaccari che ti cucinano quello che trovi sui banconi ( pesce, pollo e costatine di maiale ) ed a buon prezzo si riesce a riempirci la pancia. Proviamo a fare una passeggiata serale, ma troviamo una Manila che mostra pochi segni di vita notturna.

Il giorno dopo Paul, il figlio di Daisy, si rende disponibile e ci accompagna per una gita fuori Manila molto interesante: la meta, il vulcano di Taal. Ci porta in un ristorante stile Flinstones molto carino con la veduta del vulcano ( ancora attivo ) che si protende nel mare e sembra di toccarlo con mano. Interessante durante il viaggio vedere gli sterminati campi di ananas ( che crescono sotto terra e non lo sapevo ) e le varie bancarelle sparse per la strada che vendono frutta di vario genere tra cui delle bananine piccole e dolcissime. Tantissimi anche i capannoni che tagliano e lavorano il legno con esposizioni di mobilio veramente ben fatte che ti verrebbe la voglia di comprare tutto ed arredarti casa.
Torniamo a Manila sempre dopo un lungo imbottigliamento nel traffico, finiamo la serata al  ristorante e torniamo in albergo per prepararci per il mattino seguente quando ci trasferiremo ad Alona, nell' isola di Panglao, sul mare.

segue.........