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« SaudadeNatal Brazil II »

Natal, Brasil

Post n°80 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da gigino_83
 

E' quasi impossibile che io mi innamori di un posto, ed ho sempre dato dei coglioni a gente che l'ha fatto, ma a Natal, nel nord-est del Brasile (fra Fortaleza e Recife) mi sono bastate solo due settimane per diventare anch'io coglione; me ne sono innamorato, un posto meraviglioso, dove voglio tornare al più presto e sinceramente da dove non volevo più tornare, continuo a ripensare a solo circa una settimana e mezza fa quand'ero lì, e non mi viene neanche più voglia di uscire, infatti al bar se ne sono accorti che sono ancora perso nei miei pensieri.

Ma come si fa a non innamorarsi di un posto così...

Mi sembra un pò l'Italia di qualche decennio fa, con poco, ma felice e che si accontentava di quello che c'era, è strano ma il fatto di avere molto di più ci ha resi più tristi e stressati.

Un posto dove c'è sempre una temperatura tra i 28 ed i 35° C senza umidità e si sta benissimo.

Iniziamo a parlare delle stranezze adesso:
dato il caldo perenne non ci sono i vetri nelle finestre, ma solo persiane di legno, qindi la mattina può capitare di trovare ospiti in camera (tipo una specie di scarafaggio marrone che c'è la). La prima volta che sono entrato nella doccia non sapevo come lavarmi, c'era solo unrubinetto, ho provato a spingerlo, tirarlo, ma niente, bisognava giralrlo per fare uscire l'acqua (e non è questa la stranezza), non potevi decidere la temperatura, c'era solo un'interrutore, probabilmente collegato ad una resistenza che ti permetteva di scaldare l'acqua, quindi l'acqua arrivava o fredda, o tiepida. il water era montato alla rovescia, l'acqua usciva da sotto riempiva il water con tutti i tuoi ricordini e poi si svuotava, sempre se non s'intasava (successo 2 volte), il bidet non c'era, ma in compenso c'era una specie di canna dell'acqua per pulirsi e da usire come scopettino per pulire il water.

Però sono cose passabili, credo, almeno per me, quando pensi che in inverno accendevo l'aria condizionata all'assa, uscivo e c'era quasi 35 °C.

Bellezze conosciute da me nella città, una città che dicono sia piccola, perchè ha "solo" 1 milione di abitanti.

Prima escursione in buggy, ho visto la pianta di caju, tipo le nostre castagne, più grossa del mondo, grossa all'incirca come tutto il paese dove abito. Continuando il viaggio, tra una cerveja (birra) e l'altra, ci troviamo su un monte dove si potevano vedere i delfini ed un meraviglioso paesaggio. Poi si entra sulla spiaggia, in mezzo alle famosissime dune di sabbia, meraviglioso, il problema e che abbiamo fuso. Arriva il meccanico che ci accompagna con la sua jeep fin di là dalla sottile lingua di mare che ci divideva dall'altra sponda, attraverso un battello (che dovevamo prendere anche con la nostra buggy) che per tutto il giorno, dipendendo dalle maree, fa avanti ed indietro tra le due sponde, portanto tutte le jeep e le buggy degli escursionisti fi di là. La nostra escursione è finita, dobbiamo aspettare che ci portino una macchina per tornare a casa quelli che c'hanno affittato la buggy. Rimaniamo sulla spiaggietta, che c'era lì, acqua trasparente ed azzurrissima, spiaggia bianca, una spiaggia con un piccolo bar ristorante e qualche tavolino, dove probabilmente quando sale la marea non si trova più niente. Era pranzo e siamo rimasti lì a mangiare chi ostriche chi aragoste e chi granchi, io che odio il pesce mi sono mangiato una bella bistecca. in questa giornata però c'è stata la nostra fortuna, abbiamo conosciuto canidè, un bugghero (autista di buggy) che ci ha aiutato mentre eravamo in panne. per la sua gentilezza e sopratutto simpatia, qualche giorno dopo l'abbiamo chiamato per farci fare il giro che avremmo dovuto fare quel giorno. Un pazzo, s'è presentato con un buggy con un'autoradio distrutta, e due casse laterali immense, musica all'assa lui che gridava ALLEGRIA 2006!!! (era l'ultimo dell'anno) a tutti continuava a dire delle cagate, peccato che molte non le capivo. Ci siamo fermati in un bar su una collina con un'altro meraviglioso paesaggio e sempre i delfini, gli volevamo offrire una birra, e c'ha raccontato, anche mimando che aveva, lo squarao, fantastico. continuamo il nostro giro, e ci troviamo in una grotta natura sotterranea adiacente al mare, la chiamano la grotta degli innamorati, si dice che se entra una coppia sposata, non si dividerà mai più, qua s'è fatto su una canna, con della maria che aveva piantato a casa, siamo saliti sopra la grotta, le onde altissime dell' oceano che si scontravano contro la grotta e schizzavano dappertutto, bellissimo. Poi continuando per la strada ci ha fatto vedere tanti altri posti con bellissime viste, che non sto qua ad elencare. Io non sono assolutamente uno a cui piaccciono i paesaggi, solitamente cerco bar e discoteche, ma lì mi sono piaciute tantissimo anche queste cose eravamo solo noi in posti deserti, senza nessuno senza niente, senza urbanizzazione, solo i delfini che la lontano nel mare saltavano nell'acqua. continuamo e riprendiamo la strada di qualche giorno prima, prendiamo il battello, e ci ritroviamo sulla solita spiaggettina, ma stavolta si continua, arriviamo a pipa, dopo tante tappe ad ammirare altri paesaggi. è fantastico come dal nulla siamo entrati in un'ammasso di case alberghi negozi bar ristoranti in mezzo al nulla. posti bellissimi, considerate che gente come Ronaldo Adriano ecc... sono spesso lì. Arriviamo sulla spiaggia di pipa, devo dire che non era stupenda. Però abbiamo preso una barca dove saremo stati su in un centinaio forse meno. Radio all'assa, e birre che volavano. Arriviamo, non ricordo il nome, ma tipo praya dei golfini, cio spiaggia dei delfini, ed abbiamo fatto il bagno con loro, insieme ai delfini. ritorniamo, e sempre i soliti sfigati ci troviamo in mezzo ad una tempesta, proseguiamo ed arriviamo a mangiare, un ristoratino nel nulla, dove si mangiava tremendamente bene, finito il pranzo, ripartiamo non possiamo andare in un certo posto che non ho capito cos'era, perchè la marea si era alzata troppo, allora andiamo in un laghetto li vicino, siamo saliti su una zattera, tipo quelle che si vedono nei film che costruiscono i naufraghi. Su queste zattere ci si sale con una buggy per volta e c'è il ragazzino che con una bastone tipo i gondolieri di venezia ti porta fin di là dalla sponda. Nel tragitto troviamo una donna in panne rimasta impantanata nella sabbia con la jeep, il nostro bugghero uomo d'esperienza gli ha sgonfiato le gomme gli ha messo un po di sabbia sotto le gomme e lei in men che non si dica è saltata fuori, un mago. Arriviamo a destinazione, sul laghetto che dicevo prima, facciamo il bagno, giochiamo a calcio con i rgazzi brasiliani, e beviamo birre. E stranissimo vedere posti dove ne cesso c'è ancora il secchio da riempire per pulire la lattrina, ma la birra non manca. Finito si torna a casa, giornata pesante, sempre sotto il sole, infatti mi sono bruciato, pagerei per rifarla. Dimenticavo prima di partire c'è stato chiesto con emocao o senza, noi abbiamo scelto con, vorrebbe dire faccio dei numeri o no, il problema è che ne ha potuti fare pochi perchè abbiamo fatto tardi, e non siamo potuti passare dove c'erano le dune (pensate alte fino a 40-50m)la marea s'era alzata e non potevamo andare lì dove c'erano le migliori, poi s'è fatto buio, e non siamo potuti salire neanche nelle più basse, va beh pazienza.
In questa giornata siamo andati verso sud, verso nord però c'è Genipabù il posto dove ci sono più dune, dove si fanno dei numeri ed è un'escursione tipo la nostra, purtroppo non ho fatto in tempo a farla, la vacanza è finita troppo presto, sarà per il prossimo dicembre, perchè io ci ritorno.

Per oggi ho raccontato questo, continuerò nei prossimi post, un bacione a tutti/e ed a presto.

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