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L'amore è come una clessidra: quando si riempie il cuore, si svuota il cervello.
Jules Renard
Post n°49 pubblicato il 10 Maggio 2007 da gingerfar
...Vedo all'orizzonte quel barlume di luce che si chiama alba ... Di un nuovo giorno! GRAZIE a Fede! Ho pubblicato la tua e-mail così non mi dimentico di cio' che mi hai scritto! Baci! |
Post n°48 pubblicato il 10 Maggio 2007 da gingerfar
NON è SEMPRE LA MONTAGNA CHE DEVE ANDARE DA MAOMETTO! Et voilà, come sempre... Certe volte è meglio cambiare! Ho detto che mi piacerebbe avere un marito ricco, una TT, un levriero afgano, un viaggio alle Bahamas... Le mie erano delle battute. Ironiche, as usual... Secondo te io aspiro ad avere una TT, un marito e ricco e tutto quelo cio' che ho scritto? (Avere o Essere? Erich Fromm..)
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Post n°46 pubblicato il 23 Aprile 2007 da gingerfar
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Post n°45 pubblicato il 19 Aprile 2007 da gingerfar
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Post n°44 pubblicato il 16 Aprile 2007 da gingerfar
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Post n°43 pubblicato il 08 Aprile 2007 da gingerfar
SEGUITO DEL RACCONTO SOTTOSTANTE.. La sera prima del fatidico giorno dell’esame di guida non dormii. Perchè non dissi ad anima viva che sarei andata a sottopormi al fatidico esame. Stanca delle derisioni di tutti i miei conoscenti, decisi che, se avessi passato l’esame, sarebbe stato troppo divertente andare davanti al loro naso a sventolare la mia patente di guida, in cui oramai nessuno più credeva! Peccato che ero agitatissima e sgamabilissima. Mi chiusi in casa. 50 gocce di valeriana non mi fecero nessun effetto. La mattina dell’esame finii la boccetta di valeriana, ovviamente senza alcun esito! “Sei una merda, una merda ,una merda!! Leggi, leggi il labiale!!VATTENE DA QUI, TI ODIO!!!”. Lui mi fissava, zitto, fumandosi 100 sigarette! Oddio, perchè non se ne andava??? Lo avrei voluto picchiare!! Alla fine se ne andò, credo, su di un taxi. Che si volesse prendere la licenza per guidare il taxi? Basta! Finalmente l'ingegnere salì sulla macchina. Ricordo solo che mi fece fare un giretto mentre Leone continuava a ripetere: "Ue' ce la diamo la patente a u' signori'?" L'esaminatore ripeteva certo certo, che solitamente era uso vedere albanesi, figuriamoci se non mi avesse dato la patente! No comment! Scesi dall'auto con la mia tessera di guida nuova di zecca!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh Chiamai mia madre, che non poteva crederci. "Federica ma siamo sicuri che è una patente vera e non contraffatta??" La solita fiducia! Ricordo che Leone per prendersi la ricompensa del regalo che mi aveva fatto, mi mise in fila alla motorizzazione, fingendo che io fossi la sua assistente, in modo tale che io lavorassi per lui, mentre lui era impegnato in vari dialoghi e truschi con mezza motorizzazione. Che mitico elemento! Tornati in autoscuola c’era una faida di camorristi che si menavano nel ristorante di fianco alla scuola guida. Ricordo che Leone mi disse: "Uè brav!Brav! Mo' vai a casa! Vai bella" E io non mi schiodavo, volevo sapere cosa stesse succedendo. Leone continuò ad intimarmi di andare e di non fare troppe domande! Per lui io facevo sempre troppe domande. Lo avevo davvero asciugato! Gli saltellavo intorno sventolando la patente, e penso che quello per lui fu il sollievo piu' grande. Il mio (sollievo), alla fine, rimane sempre lo stesso. Non sono io ad avere paura delle altre auto mentre guido, ma loro di me! Ne ero convinta, fin dal primo giorno! |
Post n°42 pubblicato il 07 Aprile 2007 da gingerfar
PURTROPPO NESSUNO! MA IO MI SONO INTESTARDITA! Prendere la patente non è mai stato il mio sogno nel cassetto. Credo che nella vita ognuno di noi abbia il proprio tarlo: chi gli esami di maturità, chi il dentista, chi l’università. A me il Signore ha destinato l’assoluta negazione per la guida (pratica). In particolare, per la guida dell’auto. Questa sconosciuta! Ricordo di avere provato a guidare l’auto di famiglia del mio primo fidanzatino. Anni 18, stradina di campagna fuori Milano. “Fede, mi raccomando, freno e acceleratore sono due cose diverse”. “Si si, no problem!”. Le ultime parole famose. “Fede frena! frenaaaaa!”. Confusi il pedale del freno con l’acceleratore, niente di più elementare! SBAM! Finii contro una macchina ferma. All’interno dell’abitacolo una coppietta semi appartata. Solo io potevo fare una cosa così bizzarra. Ricordo che il danno all’auto fu per fortuna inesistente (a parte il disagio arrecato ai poveri fidanzati, che tutto si sarebbero aspettati, penso, tranne che una povera pazza li avesse potuti scegliere come bersaglio!); il danno alla mia autostima, invece molto più ingente! Complice il fatto che mi mancava qualche decimo di vista, decisi di rimandare la patente a tempi più propizi. Passarono ben 10 anni. Quando decisi di iscrivermi a scuola guida avevo 28 anni: 10 decimi all’attivo, dopo l’operazione laser agli occhi, e la certezza che avrei preso la patente in massimo 3 mesi. Il mio esame di teoria fu quello che generalmente viene definito un gran colpo di culo. Non avendo quasi mai fatto i quiz a casa (e se li facevo la media degli errori era una decina per scheda), mi sedetti, la mattina dell’esame, esordendo così: “Signore, ti prego. Ho sempre studiato come una pazza nella mia vita, fa che per una volta che non ho aperto libro io possa comunque passare l’esame, ti prego, ti prego, ti prego, non mi hai mai fatto vincere nulla, fammi almeno vincere la mia promozione all’esame di teoria!”. Bisbigliavo questa sorta di preghiera a bassa voce, imitando lo stile delle sante impegnate nella concentrazione della loro devozione religiosa. Ricordo che uno degli esaminatori si avvicinò al mio banco, secondo me convinto che stessi suggerendo oppure parlando con qualche vicino di banco. Quando mi comunicarono l’esito seppi che Dio mi voleva davvero bene. “Signorina, 3”. Io: “ma tre risposte giuste oppure 3 errori, scusi???” “3 errori, ovvio. Lei è idonea”. Ahhhhhhhhhhhhhhhhh! Penso che la mia idoneità alla teoria di guida poteva stare a me come un povero zoppo poteva stare ad una corsa ad ostacoli. Con la pratica le cose non andarono così lisce come l’olio. Dopo 20 guide tentai il primo esame di pratica. Ricordo solo di essere partita in folle, di avere dato precedenze a tutta Milano, di avere fatto scivolare l’auto lentamente giù da una discesa, di avere fatto un parcheggio che non mi era stato richiesto, del tutto convinta che avrei avuto la mia agognata patente. L’ingegnere non aveva parole. Ricordo solo che mi disse: “signorina, lei non sa minimamente dove sta andando. Nelle sue condizioni non si può stare in strada!”. Avrei voluto tanto chiedergli cosa intendeva per “nelle sue condizioni”… E che era? Non ero mica pazza o menomata! Tuttavia non proferii verbo, anche perché vista dall’esterno forse l’ingegnere non aveva tutti i torti. Secondo esame di pratica, quota guide: 30. Dopo avere fatto un parcheggio, una inversione e un milione di prove durissime, l’ingegnere esaminatore di turno ebbe il coraggio di dirmi che ero molto nervosa con il povero cambio, che se avessi continuato a strattonarlo in quel modo mi avrebbe fatto scendere. Persi la pazienza. Il cambio??? Che gliene fregava di come “ravanavo” l’aggeggio! vAFFANCULO! Che si concentrasse sul resto! Insomma, dal nervoso rischiai di tirare sotto un povero motociclista. Bocciata senza remore! Arrivai al punto in cui il novello paracadutista si deve buttare volente o nolente dall’aereo su cui è salito. E io mi buttai. Decisi che non sarei MAI arrivata a dovere ri-sostenere l’esame di teoria che per pura grazia ricevuta avevo passato, per colpa della mia carenza nella guida pratica. Seguii il consiglio del mio amico, che mi portò dal suo insegnante di guida, noto personaggio della zona, atto a risolvere anche i casi più disperati. Il mio amico gli chiese di intercedere per la sottoscritta. Quando lo conobbi pensai che mi avrebbe chiesto favori turpi in cambio della mia oramai utopica patente. Il soggetto era un incrocio tra Felice Caccamo e Leone di Lernia, ovvero.. Non so se mi sono spiegata! “Bella, tu non te devi preoccupà, ue’. La patente vuoi? E chilla avrai”. Non sapevo se essere preoccupata per quella sua affermazione, oppure sollevata. Ma il problema non si pose. Perché ben presto fu Leone a temere molto di più me di quanto io temessi lui e le sue “spiegazioni” per potere passare il temuto (anche se un po’ farlocco) esame di guida pratica. “Bella tu sai già guidare, si?” E io: “si si, ho fatto già 30 guide”. Il povero Leone di Lernia incrociato Caccamo si fidò delle mie dichiarazioni, ahimè. Scoprì 4 giorni prima dell’esame che io non potevo sostenere assolutamente un esame di guida, per finto che era. Dopo avere sudato 7 camicie per farmi fare una pseudo simulazione dell’esame, mi chiuse nel suo ufficio: “Senti, tu nun agge capit’, uè: l’esame deve essere credibbile! Eccheccazz! Tu non puoi andare in controsenso per le strad’, deve sembrare che un minimo sai giudà, hai capittt???” Promisi che avrei fatto del mio meglio. Leone si fidò, ma poco prima dell’esame decise di farmi guidare una specie di Fiat marea rosso fuoco, senza scritte di scuola guida. Fu in quell’occasione che staccai il cambio della povera macchina. Non il pomello, tutto il cambio, rimase solo la livella di ferro. Era già da un po’ che strattonavo e lui: “piano!PPiano!Che cazz pensi di avere in mano? Una scimitarra? Ue’! E non mungere u’ volante quando guidi!”. Non fece a tempo a terminare la frase che mi rimase in mano tutto il cambio. "Aiuttttttt!Ehhh!Tu si pazza! E' dal 1964 che non ricordo un caso come il tuo! Guid! Non mollare le mani dal volante e accosta! Maro'! Maro'" E io: "Scusa! Ti prego ridammi il cambio e lo riattacco! Non volevo te lo giuro!" (Ovviamente mollai il volante nel mezzo del traffico cercando di riprendere il cambio in mano al povero istruttore che me lo sventolava davanti per farmi capire l'entità della mia dannosità). Mi ricordo solo che arrivati a quel punto mi disse: "Ueè!!! Ueèè! Sent un po'!Se me stacchi ancora il cambio ti ggiuro che la patente non te la doooo!!!" Maronna! Maronna! |
Post n°41 pubblicato il 29 Marzo 2007 da gingerfar
Immaginate per un istante di essere giovani, di sesso femminile e spaventosamente intelligenti. Vi trovate a dividere un appartamento in periferia, con due coinquilini e un gatto paranoico. Passate le vostre serate sedute per terra in cucina bevendo un intruglio velenoso di vino rosso e citando Sartre. L'inferno non sono soltanto gli altri, ma anche voi stesse. Non fate sesso perchè persino se incontraste qualcosa di diverso da uomini ben al di sotto degli standard, non possedete neppure una camera da letto. E invece di incandescenti inviti da togliere il fiato alla Abelardo ed Eloisa, vi trovate a ricevere richieste del tipo: "Sto ascoltando il notiziario alla radio. Ti va di venire a casa mia a spassartela un po'???" Testuali parole. Mi stavo convincendo che sarei rimasta sola per il resto della mia vita. Non è che non incontrassi uomini. Era solo che..mi facevano saltare tutti i nervi. Ma.... Ho deciso di cambiare abitudini. Ho detto no a tutti, comincerò a dire sì, a tutti. Chi sono io per giudicare chi è giusto o sbagliato? Gli uomini che ho incontrato erano emotivamente handicappati, arroganti, falliti e fingevano di essere evoluti. Non li sopporto piu'. Per tutto l'anno prossimo uscirò con chiunque me lo chiederà. Nella metropolitana, per strada, ovunque. Sono stata troppo selettiva, e la mia vita è diventata uno schifo. Basta dire NO. Ti ritroverai a uscire con quelli che portano a spasso i cani! Beh..Se un uomo è buono con gli animali, allora puo' essere buono con me! (Mi sentirei di dire all'autrice che i ragazzi detentori di cani sono i piu' pericolosi... Potrei dire inoltre che potrebbero essere potenzialmente buoni, a parte Pelo, Mangusta e Slimer... Su di loro avrei piu' che una riserva, l'eccezione che conferma la fottuta regola...Ndr al cubo!!!!) Lo giuro: sulla mia futura felicità, su tutte le faccende di cuore, sul vero amore e sul godimento dei sensi. Mi sentivo intrepida come una esploratrice pronta a partire per i ghiacci eterni con pochi cani da slitta, un parka e carne in scatola. No. Un momento ancora. Il mio unico bagaglio di viaggio avrebbe compreso un push up, tacchi vertiginosi e un rossetto. Niente di complicato. D'altra parte, questa era comunque la mia mise solita. Non avrei potuto farne a meno. |
Post n°40 pubblicato il 12 Marzo 2007 da gingerfar
LA MAIL DELLA MIA WONDER STAMATTINA DOPO L'ENNESIMA DOMENICA AL BORGO: "AMO SI, TU (OVVERO IO) CONTINUAVI A RIPETERE CHE TI DOVEVI METTERE INSIEME A TOTTI (il mio amico barman ndr..) E IO TI DICEVO : Amo..Tu non avevi parole, e io? Ho avuto il coraggio di salire sul palco del Borgo con Ale, e anzichè farle dire che era il suo compleanno ho preso il microfono e davanti a 250 persone ho detto: "ci tengo a dire una cosa, che io non SONO LA SUA FIDANZATA!!!" AHHHHHHHHHHH, che figura di merda! E lei che aggiunge: w i gay!!! Ma basta! Vogliamo parlare di quando una simpatica coppia di gay mi ferma e mi dice: "Guendalina, Guendalina sei uscita dalla casa del GF? Sei uguale a lei" ahhhhhhh! Guendalina sembra un trans... Va beh, no dai alla fine non è male, ma non mi pareva un complimento! E io che rispondevo anche: "comunque io ho trent'anni e sembro Guendalina, che ne ha 25 e ne dimostra 40!" Vogliamo parlare di quando il diciasettenne mio figlio virtuale mi confidava di essere uscito con un 38enne che lo usava, si gira e mi dice è lui! IO GUARDO ED ERA MARCELLO?E quindi inizio a rintronarlo che non deve buttarsi via (da che pulpito!) perchè M. non è serio (si ve beh mettiamola così..), che lui figliolo è come me mamma e che nessuno ci capisce????? E tu che cercavi di dissuadermi e di portarmi via perchè era del 1987? Per non parlare della mia bottiglia di prosecco trangugiata a canna in mezzo alla pista mentre facevo piroette al ritmo della Heather Parisi con il mio vestitino accorciato (troppo)... Che trash! Sono davvero la regina del trash "DICO", altro che la Ventura ex Regina del Celebrità! E altro che Alessandra Mussolini! Comunque si puo' sempre dire che...Barcollo, ma non mollo! PS: POSTILLA DELLA DOMENICA SEGUENTE AL BORGO: Io a Totti: ti prego dimmi tutto quello che ti ho detto, non mi ricordo niente, solo il succo! Totti: tesoro...Come sempre, ma oramai sono abituato (a me che ritratto ndr). Allora... Mi hai chiesto di SPOSARTI, che con me sarebbe stato tutto diverso (rispetto a cosa poi?), che io sarei stato il tuo uomo ideale. Mi hai persino detto che mi avresti fatto vedere il tuo vero colore di capelli!!!!! AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH Io a Totti: se ti ho detto tutto cio' ricordati una cosa: i tuoi cocktails erano davvero buonissimi! |
Post n°39 pubblicato il 11 Marzo 2007 da gingerfar
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Amore guarda non con gli occhi ma con l'anima
Cara Kate,
a volte penso che il mondo viva sulle nuvole. Che un tipo come te potesse avere a che fare con la coca, poteva essere intuibile, ma cosa frega alla gente poi, ancora non l'ho capito!
E, anche se il tuo fidanzato è un mezzo tossico, oltre che bruttino, la cosa mi dà molto coraggio.. Perchè anche io generalmente non amo i "troppo belli" (magari anche perchè non mi notano!!)
Ma chi se ne frega!
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il 25/12/2007 alle 21:19
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il 24/12/2007 alle 12:33