Giornalista per caso

Articoli e pensieri sparsi di una mente libera...magari poco efficiente...ma libera...ho aperto questo blog per creare un contatto con chi mi legge su Il Messaggero e Tuttosport...qui trovate i miei articoli...scrivo di calcio...e sport in generale...non prendiamoci quindi troppo sul serio... P.S. Mi trovate anche su Twitter: https://twitter.com/stecar74

Creato da stefano.carina il 01/05/2009

 

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DE ROSSI PRENDE TEMPO: "IL RINNOVO? IL CUORE E' FATTO APPOSTA PER PALPITARE..."

Post n°859 pubblicato il 24 Novembre 2011 da stefano.carina
 
Foto di stefano.carina

ROMA. A livello dialettico non sta sbagliando un colpo. Capace di aprirsi raccontando anche vicende private, non sempre felici, ma rimanendo evasivo e sibillino quando gli viene chiesto qualcosa sul rinnovo del contratto. E così Daniele De Rossi riesce a passare indenne anche a Radio2 Rai, nel programma 'Io, Chiara e l'Oscuro'. Nemmeno Chiara Gamberale è riuscita a decifrare il suo futuro. Che rimane, quindi, quantomai incerto. Una frase - «Rassicurare la gente sul mio futuro? Ma il cuore è fatto apposta per palpitare» - che si presta a mille interpretazioni. E se è vero che il calciatore in seguito apre ad un happy end - «L'etichetta da supereroe, il soprannome Capitan Futuro, non me li vedo proprio attaccati addosso. Credo che ci sia un termine preciso: prenderò la fascia quando l'attuale capitano, anzi il capitano di ogni epoca, smetterà» - ci si rende conto che a conti fatti è l'unica risposta che poteva dare, senza alimentare ulteriori veleni e polemiche.  Il fatto è che se ci trova ancora a fine novembre a dover interpretare le parole di De Rossi, è sinonimo di come la situazione sia molto delicata. I contatti proseguono: la differenza fra le parti, però, rimane. E il centrocampista – assistito dall'agente Berti – non sembra voler fare unpasso indietro. Le sue richieste sono sul tavolo: toccherà alla Roma esaudirle. Anche perché «vivo la mia condizione senza sensi di colpa, faccio il mio lavoro e mi sento un miracolato. Mi diverto e in più ho dei guadagni incredibili. So di essere fortunato, ma non mi vergogno di quanto prendo. È il mercato a fare i prezzi, e quello del calcio muove cifre stratosferiche sui calciatori. È normale che si siano questi introiti e questi stipendi». Soprattutto quando un calciatore del suo valore è arrivato a poco più di un mese dalla possibilità di mettersi sul mercato a costo zero e firmare con la squadra che gli garantirà l'ingaggio più alto.
IO E TOTTI. De Rossi, poi, spiega il legame con Totti (in forte dubbio per la gara di domani a Udine: il capitano soffre per un trauma contusivo alla caviglia sinistra. Out invece Rosi, Borriello e Pizarro, ndc): «Siamo molto diversi, come caratteri, come tutto, ma siamo sempre andati d'accordo. Francesco è il classico romano, sembra quasi di un'altra epoca: spavaldo, sicuro di se stesso, con personalità, si porta dentro una luce. A Roma è qualcosa di unico. È un pò permaloso, questo è vero. In passato abbiamo litigato, non ci siamo parlati per un pò. Il motivo? Non me lo ricordo, è passato tanto tempo...». Meno ne è trascorso dall'arrivo a Trigoria di Luis Enrique: «Ha delle idee precise, calcistiche e comportamentali, non scende a compromessi. È uno che ha la sua strada e la percorre dritto per dritto. Vincere quest'anno? Ho paura di no...».  Ma il vero sogno di De Rossi è extracalcistico, e riguarda «la mia vita privata. Molti ex giocatori non hanno accettato il post carriera, io spero solo che la mia vita continui così e che mia figlia Gaia abbia un futuro sereno». Passa poi dalla vita privata («Vivo di colpi di fulmine e adesso sono innamorato. Sono molto diverso rispetto a quello che appare fuori. Sono un vulcano dentro, mentre all'esterno tendo a chiudermi. E poi mi piacerebbe dire che sono uno che ragiona, purtroppo la mia storia dimostra il contrario, sto lavorando su questo. Sto provando a dare un freno alle mie reazioni impulsive»), alla vita politica («Berlusconi? Eravamo arrivati a un punto in cui il cambio era nell'aria, ed era anche necessario. Ma io non vado a votare perchè non ho una grandissima opinione della classe politica»).  Del presente e del passato – «Capello? Per me è stato forse la persona più importante per la mia crescita professionale, è una di quelle persone che quando la guardo dico: lui mi ha fatto del bene. Poi da tifoso ragionavo in modo diverso, magari odiavo personaggi come Lippi che per me poi è stato quasi un padre» - parla a ruota libera, anche di vicende private e delicate. Si confida su tutto, tranne che del rinnovo di contratto con la Roma. STE CAR

ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 24-11-11

 
 
 
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