Giornalista per caso

ROMA. A Roma li aspettano entrambi. Se per De Rossi l'attesa è già finita - ieri il centrocampista è rientrato da una vacanza dagli Usa e oggi riprenderà ad allenarsi con la squadra a Trigoria - per Pallotta, invece, bisognerà attendere qualche giorno in più: l'imprenditore statunitense è atteso nella capitale venerdì, in tempo per assistere all'Olimpico a Roma-Chievo. Intanto è bastato però che il calciatore si presentasse al Boston Garden per vedere la partita fra Celtics (di cui Pallotta è azionista di minoranza) e Detroit, per alimentare fantasie di strette di mano e rinnovi contrattuali firmati. In realtà, il calciatore - accompagnato dalla fidanzata Sarah Felberbaum - ha solo assistito alle magie di Kevin Garnett (che a breve acquisterà alcune azioni del club capitolino per una mera operazione d'immagine). Nessuna fumata bianca, pacche sulle spalle o strette di mano che dir si voglia con Pallotta.
ATTO FINALE. L'unica notizia di questo inizio anno è che De Rossi da oggi è libero di avere contatti con altre società, senza intercorrere in sanzioni e che fra meno di un mese sarà libero di sottoscrivere un accordo con un'altra squadra. Non essendo riuscita ancora a strappare il sì del centrocampista, la Roma da oggi è nella condizione di dover riacquistare il calciatore. La situazione è semplice: dopo mesi si trattative, Capitan Futuro e il suo agente Berti hanno sul piatto l'offerta della società capitolina che tra bonus e premi arriva a 30milioni netti in 5 anni. Di media, 6 a stagione. Di contro ci sono club stranieri che si sono già fatti avanti (Manchester City offre 8 milioni l'anno), altri che lo faranno (Psg di Ancelotti e Real Madrid di Mourinho che per ora si è limitato a sondare il terreno), senza dimenticare la pista italiana (Milan e Inter) che però, almeno per ora, sembra essere quella meno battuta. Il dg Baldini (e non Pallotta, come fatto trapelare nei giorni scorsi, ndc) entro 10 giorni incontrerà nuovamente De Rossi il suo agente Berti. Della serie: prendere o lasciare. A questo punto, infatti, margini per una trattativa non ci sono più: o la Roma dice sì alla richiesta di De Rossi o il calciatore accetta l'offerta della Roma. L'unica scappatoia, ancora da verificare, potrebbe essere quella rappresentata da una clausola rescissoria che garantirebbe al centrocampista una sorta di via d'uscita nel caso in cui la stagione non dovesse concludersi secondo le aspettative. Domanda lecita: ma a quel punto, con un cartellino da pagare, il calciatore riceverebbe le stesse offerte contrattuali?
MERCATO. E' chiaro che la vicenda De Rossi blocca anche il mercato in entrata. Se la Roma dovesse cercare il suo sostituto, andrebbe alla ricerca di un regista (Fernando o Casemiro); qualora, come a Trigoria si augurano, arrivasse invece la firma l'interesse di Sabatini si sposterebbe su un interno (Paulinho o Guarin). Nell'attesa, si continua a lavorare sul mercato in uscita. Partito Borriello, restano da piazzare Pizarro, Cicinho, Okaka, Barusso e Cassetti. Non Simplicio e Juan per i quali c'è il veto di Luis Enrique. Per il cileno, continua il pressing della Juventus anche se il centrocampista preferirebbe andare a giocare. Il Palermo di Zamparini è pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Scemato l'interesse dell'ad bianconero Marotta per Cassetti, per il laterale non rimangono grandi offerte. Okaka a breve rinnoverà il contratto sino al 2016 e poi sarà girato in comproprietà al Parma. Per Barusso, oltre al Modena e al Livorno, c'è ora il forte interesse dello Spezia. Nella lista dei partenti, rimane Cicinho: oltre al San Paolo, nelle ultime ore ha chiesto informazioni il Vasco da Gama. La Roma è disposta a concedere anche il cartellino gratis ma a spaventare i club brasiliani è l'ingaggio (2 milioni) del terzino destro.  STE CAR

ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 02-01-12