Giornalista per caso

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Creato da stefano.carina il 01/05/2009

 

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PALLOTTA SHOW: SI TUFFA VESTITO IN PISCINA!

Post n°875 pubblicato il 10 Gennaio 2012 da stefano.carina
 
Foto di stefano.carina

ROMA. Chissà se a rompere l'equilibrio sullo stallo del rinnovo contrattuale di De Rossi non possa essere alla fine proprio Pallotta. Ieri l'azionista di riferimento del consorzio Usa ha tenuto a rapporto squadra, staff tecnico e l'intero personale del centro sportivo di Trigoria. Un discorso nel quale è stato illustrato a grandi linee il progetto americano e nel quale l'imprenditore ha più volte tenuto a puntare sul concetto di gruppo, a discapito del singolo. Chi era presente, lo ha definito una sorta di remake di «Ogni maledetta domenica» quando Al Pacino spinge con parole memorabili la sua squadra alla vittoria finale. Ma anziché citare il passo - «Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, oppure saremo annientati individualmente» - Pallotta ha voluto stupire tutti e dopo il brindisi, all'urlo «Lo sport è passione», si è tuffato vestito in piscina. Un coup de théâtre che oltre a divertire e sorprendere i presenti ha trovato molti consensi a Trigoria.

ATTESA DE ROSSI. I prossimi giorni diranno se anche De Rossi si è convinto dopo lo show di Pallotta. Quella frase pronunciata a fine gara domenica - «Ho le idee sempre più chiare, ma non ne parlo. A Roma una parola o una virgola in più scatenerebbe quello che non voglio scatenare» - si presta oramai a mille interpretazioni. In città il partito degli ottimisti sul rinnovo contrattuale si scontra con quello dei pessimisti. Quello che appare chiaro è che se al 10 gennaio si è fermi a decodificare le parole del calciatore, questo certifica la difficoltà e lo stallo nel quale versa la trattativa. E l'ammissione del dg Baldini l'altra sera alla Rai - «E' una partita aperta» - non fa altro che confermare come la permanenza del centrocampista sia tutt'altro che scontata, nonostante l'appello di ieri del presidente della Figc, Abete: «Dobbiamo trattenere i nostri campioni». Meno possibilista sul futuro nella capitale, l'amico Gattuso: «Daniele rimane a Roma? Non so se Pallotta può fare miracoli».

FIDUCIA TOTTI. Intanto se De Rossi e il suo entourage continuano a prendere tempo, ci pensano allora le persone a loro vicine ad esprimere quelle che per ora sono semplici sensazioni. Nel weekend era stato Luis Enrique a dirsi fiducioso sul rinnovo del nazionale azzurro. Ieri ha replicato Totti: «Da quello che so Daniele vuole restare alla Roma, poi l'ultima decisione spetta a lui». Così parlò il capitano giallorosso, ospite dell'hotel Hilton Airport di Fiumicino, raggiunto per non mancare al raduno organizzato dalla Figc tra dirigenti, capitani, allenatori e arbitri di serie A. Che quella del numero dieci sia una certezza dettata da una confessione del compagno di squadra oppure più semplicemente la speranza di non dover salutare il proprio erede non è dato sapere. Quello che è certo è che a sei mesi dalla scadenza, manca ancora la parola fine a una situazione a dir poco intricata: «E la decisione spetta a lui», rimarca Totti. Meglio allora soffermarsi sul ritorno personale al gol: «È importante per me e per la Roma essermi sbloccato», sorride il calciatore, pronto a cancellare anche i brutti ricordi sulle tensioni avute nella prima parte della stagione con Luis Enrique: «Con lui c'è sempre stato feeling, mancavano solo i risultati». STE CAR

ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 10-01-12

 
 
 
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