Giornalista per caso

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Creato da stefano.carina il 01/05/2009

 

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LA...MELA D'ORO

Post n°878 pubblicato il 13 Gennaio 2012 da stefano.carina
 
Foto di stefano.carina

ROMA – Due gol per risultare sempre più decisivo. Ad Erik Lamela erano bastati 7 minuti per incantare il suo nuovo pubblico. Esordio contro il Palermo, , tiro a girare da posizione defilata  e gol. Da quel giorno, eccezion fatta per la gara contro il Milan (nella quale era subentrato a partita in corso e fornito a Bojan l’assist per il 2-3) non ha perso più il posto in squadra. E non per caso. In ogni gara ha fatto qualcosa di decisivo. A partire dalla partita contro la Juventus nella quale si procura il rigore che poi Totti sbaglia. A Napoli, propizia la papera di De Sanctis per il vantaggio giallorosso, nella gara seguente, a Bologna, serve l’assist a Osvaldo per il 2-0. Il resto è storia recente: domenica scorsa contro il Chievo si procura un altro rigore che stavolta Totti segna e l’altra sera, contro la Fiorentina, segna la sua prima doppietta italiana, ricevendo due assist dal capitano giallorosso. Un escalation, per un ragazzino di 19 anni, non comune. Del resto Lamela non è un calciatore comune: più gioca e più costa alla Roma. Secondo il contratto pattuito in estate con il River Plate, il club giallorosso ha già pagatoun milione in più per Lamela (da versare in questi giorni), visto che l’argentino ha raggiunto 10 presenze in gare ufficiali. Prossimo step, sempre da un milione, a quota 20. Una cosa è certa: sinora sono soldi ben spesi. Esplosione, quella dell’argentino, che non ha stupito i compagni di squadra: «Mi ha sorpreso tanto, ha qualità enormi, si vede in campo e negli allenamenti. Bisogna dargli fiducia, farlo giocare è l'unico modo per farlo crescere, può fare ancora meglio. E’ fortissimo». L’italo-argentino parla anche del suo rientro: «Purtroppo questo infortunio mi ha fermato ma è un momento felice della mia carriera – spiega a Sky – Sto lavorando molto bene, non vedo l'ora di tornare in campo anche se non so precisamente la data del rientro. So che però ci vuole ancora molto». STE CAR

ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 13-01-12

 
 
 
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