ROMA. Dall’inizio della stagione ogni parola e gesto di De Rossi – per ultimo l'esultanza con la maglia della Roma che ha sventolato come una bandiera dopo il gol di Catania - passa al setaccio delle interpretazioni. In una trattativa normale un calciatore del suo livello che arriva a gennaio non avendo firmato ancora il rinnovo di un contratto che scade a giugno, andrebbe considerato come perso. Ma De Rossi, almeno a queste latitudini, non è un giocatore normale. E sul suo rinnovo, si gioca una partita più complessa: quella personale del dg Baldini. Il dirigente giallorosso è infatti consapevole che sarebbe molto difficile spiegare ad una piazza - che sinora si è mostrata molto paziente nell’attendere Luis Enrique – la partenza di quello che viene considerato l’erede di Totti. E soprattutto sarebbe difficile spiegarlo avendo alle spalle una nuova proprietà che ha promesso un futuro roseo, investimenti importanti e la costruzione del nuovo stadio. Tradotto: Baldini correrebbe il rischio che in una città schizofrenica (per il calcio) come Roma, le responsabilità per un mancato rinnovo alla fine verrebbero addossate proprio a lui, che per il rinnovo di De Rossi sta quasi perdendo il sonno. Rischio che non può e non vuole correre. Ma come arrivare alla fumata bianca?
TENTAZIONE REAL. Dopo mesi di trattative con l’agente Berti (che ha incontrato anche la scorsa settimana, ndc) le parti non hanno trovato ancora un’intesa come ha tenuto a precisare l’altra sera il calciatore: «L’accordo non c’è ma stiamo lavorando». Da un lato ci sono i soldi del Manchester City - che per averlo subito sarebbe disposto anche a pagare 7 milioni per il cartellino - che ingolosiscono la Lumian, società che gestisce il centrocampista, con a capo l’agente Berti e il papà di Daniele e le lusinghe per giugno del Real Madrid. Dall’altro la volontà della società giallorossa di garantirgli un aumento sostanzioso che lo porterebbe a guadagnare lo stipendio più alto all’interno della Roma (6 milioni compresi i bonus) con la volontà di farlo diventare uomo immagine del club. Basterà? «Quando sarà tutto deciso, parlerò chiaramente ai tifosi» ha annunciato De Rossi nel post-gara di Catania, lasciando nuovamente aperto il dibattito: dice così perché firma oppure perché ha scelto di andare via? La sensazione è che quale sia la decisione, oramai siamo arrivati al redde rationem: il 31 gennaio si avvicina e una decisione dovrà essere presa e di conseguenza comunicata. Il progetto Roma è intrigante ma non dà garanzie di vittorie, particolare da non sottovalutare quando un calciatore si avvicina ai 29 anni. Ecco perché la clausola nel contratto potrebbe essere considerata una scappatoia in questo senso. Della serie: firmo, ma se vedo che le cose non vanno come dovrebbero, c’è un prezzo fissato per la cessione. Ma anche qui le parti non sono d’accordo: la Roma la vorrebbe almeno di una ventina di milioni, l’agente Berti, restìo in partenza a porla, potrebbe accettarla solamente se venisse considerata facilmente aggirabile da qualsiasi club e non superiore quindi ai 7-8.
OK CON IL CESENA. Intanto, pur essendo in diffida, l’ammonizione rimediata contro il Catania, non costerà a De Rossi la squalifica nella gara di sabato contro il Cesena. La sospensione del match al ‘Massimino’ congela anche il turno di stop che verrà scontato nella gara successiva alla ripresa di Catania-Roma.
LUIS ENRIQUE 2015? Sono bastate 4 vittorie consecutive (compresa la Coppa Italia) per far passare Luis Enrique da un possibile addio ad una proposta di prolungamento del contratto. Al tecnico, in scadenza nel 2013, nei giorni scorsi è stato proposto di firmare sino al 2015. Lo spagnolo ha preso tempo, rimandando il discorso a fine stagione. Dovrebbe invece decidersi a breve lo scambio di comproprietà fra Parma e Roma: Okaka va in Emilia, Borini rimane nella capitale. Atteso per domani il ritorno di Pizarro a Roma: rimane in piedi la trattativa con la Juventus. Giovedì Caprari si trasferirà al Pescara mentre una decisione su Marquinho verrà presa entro il weekend, quando in città sbarcherà il presidente Di Benedetto. Preliminari (eventuali) permettendo, probabile un’amichevole a Boston il 25 luglio contro il Liverpool. STE CAR
ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 17-01-12
Inviato da: Mauro Brandani
il 21/03/2018 alle 20:32
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