Giornalista per caso

Articoli e pensieri sparsi di una mente libera...magari poco efficiente...ma libera...ho aperto questo blog per creare un contatto con chi mi legge su Il Messaggero e Tuttosport...qui trovate i miei articoli...scrivo di calcio...e sport in generale...non prendiamoci quindi troppo sul serio... P.S. Mi trovate anche su Twitter: https://twitter.com/stecar74

Creato da stefano.carina il 01/05/2009

 

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L'ULTIMATUM DI TOTTI: "VA BENE ZEMAN" MA IL CAPITANO VUOLE UNA ROMA COMPETITIVA

Post n°1004 pubblicato il 10 Luglio 2012 da stefano.carina
 
Foto di stefano.carina

ROMA. Francesco Totti scuote la Roma. E lo fa, come di consueto, con il sorriso sulle labbra. Non per questo le sue parole sono meno incisive: «In questo momento non siamo una Roma competitiva. Non siamo al livello di Juventus, Milan o Inter. Siamo un po' al di sotto. Spero in acquisti importanti da qui ad agosto, che ci possano dare un aiuto per stare con le big». La replica del capitano giallorosso arriva dopo le dichiarazioni di domenica del ds Walter Sabatini che ha precisato come non siano previsti «grandi nomi in arrivo, visto che i grandi nomi già ci sono». Una metamorfosi, quella del direttore sportivo - che è passato nel giro di pochi mesi da frasi del tipo «Arriveranno 2-3 calciatori di livello accertato, di curriculum, con prestazioni già fornite» (23 marzo) a «acquisteremo ottimi calciatori» (4 luglio), fino a regalare poche speranze con le parole di un paio di giorni fa – che non è passata inosservata. Totti, invece, non ha mai cambiato il suo modo di vedere. Chiedeva i famosi «campioni» - facendo anche i nomi (Cissé, Trezeguet…) - quando al timone del club c’era la famiglia Sensi, si comporta allo stesso modo oggi. Anzi, stavolta preferisce anche fare un passo indietro: «Non faccio nessun nome importante visto che non si sono mai avverati – dichiara amaramente - Io li farei anche, però da quanto ho saputo non si possono avverare. Una cosa è certa: con i grandi nomi si vince, la realtà è questa». Apriti cielo: il capitano giallorosso apre uno squarcio di riflessione anche tra chi, almeno sino a ieri, era disposto ad attendere il 31 di agosto, sperando in un’impennata come accadde lo scorso anno, quando sull’onda della delusione per l’eliminazione dall’Europa League per mano del modestissimo Slovan Bratislava, arrivarono negli ultimi due giorni di mercato Pjanic, Borini, Heinze e Gago.
BASTA CON LA TRANSIZIONE. E che Totti avesse voglia di parlare, lo si è capito anche quando alcune domande cercavano di sviare l’attenzione dal tema del giorno: il mercato. E' bastato poco per riprendere il filo: «Anno di transizione? Spero proprio di no. Lo scorso anno c’era un nuovo allenatore e nuovi giocatori, se anche quest'anno deve essere così... Gli anni passano, io non ce la faccio più, fra un po’ smetto. Come ho sempre detto, vorrei vincere qualcosa prima che mi finisce il contratto, poi se mi vogliono allungare il contratto io aspetto…Tra l’altro non sono nemmeno così sicuro, conoscendo la piazza, che ci sia voglia di aspettare un altro anno. A me non va bene e non va bene né alla squadra né alla società. Spero in ottimi acquisti, anche se Sabatini ha detto che non ci saranno. Ma nel calcio non si sa mai, la speranza è l'ultima a morire». Torna ironico quando gli viene chiesto dei nuovi – «Quali…?» - e non regala sogni, nemmeno a chi gli chiede del valore aggiunto, relativo a Zeman: «L'allenatore è importante fino a un certo punto…se hai grandi calciatori vinci, altrimenti no».
DUBBI. Parole che in una realtà come quella romana, animata da continui confronti giornalieri tra tifosi nelle radio locali, hanno avuto un impatto incredibile. Il problema è che dopo il saldo negativo dello scorso anno (-42 milioni) ci si attendeva un bis anche in questa stagione. Non che la Roma non abbia speso sinora (5,5 per Castan, 5,3 per il riscatto di Borini, 1,1 per riscatto di Stoian, 1,2 per il riscatto di Florenzi, 3,4 per Bradley, poco più di un milione per Tachtsidis) ma per solleticare la fantasia dei tifosi, dopo il ritorno di Zeman, servono probabilmente quelli che Sabatini definì 4 mesi fa «2-3 calciatori di livello accertato, di curriculum, con prestazioni già fornite». Aver perso sia Palacio che Silvestre, non esser mai entrati realmente in competizione per Isla, il possibile trasferimento di Paulinho all’Inter: tutte piste svanite sul più bello. E non serve nemmeno far trapelare che non fossero reali obiettivi: si rischierebbe di replicare la favola della volpe e l’uva. A proposito di mercato, l’inserimento in extremis per Piris, sembra non aver sortito gli effetti sperati: «Domani (oggi,ndc) parlerò con il San Paolo. La Roma mi vuole, c'è stato qualcosa. Ma col Siviglia è tutto fatto: se le cose rimangono così andrò in Spagna». In questo caso, nessun tifoso giallorosso si dispererà. Dall'Inghilterra: Liverpool su Borini. I Reds offrono 12 milioni, la Roma ne vuole 15. STE CAR

ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 10-07-12

 
 
 
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