Giornalista per caso

ROMA. In gergo calcistico, potrebbe esser azzardata la definizione di tempi supplementari. La querelle fra Italpetroli (controllante della Roma) e Unicredit, dopo l'incontro tenutosi ieri ha subito un altro rinvio: «Con riferimento al procedimento arbitrale promosso da Compagnia Italpetroli S.p.A. nei confronti di Unicredit, Compagnia Italpetroli - si legge in una nota - facendo seguito all'ultimo comunicato del 7 giugno 2010, comunica che l'udienza odierna dinanzi al Collegio Arbitrale è stata aggiornata alla data del 5 luglio 2010, al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione». Poche righe per comunicare quello che qualche ora prima, all'uscita dalla palazzina di via Ferrero di Cambiano a Roma avevano già fatto gli avvocati di Italpetroli - «Proseguiremo il tentativo di conciliazione il 5 luglio prossimo. Il bilancio non è stato esaminato. Mi ritengo ottimista, qualche piccolo passo in avanti si può dire che c'è stato. Ci sarà una trattativa ad oltranza» - e dal presidente del collegio arbitrale, Ruperto: «O il 5 le parti si saranno accordate oppure andremo a sentenza».
SCENARI. Cosa accadrà? Visti i tempi ravvicinati del rinvio e i rumors provenienti dagli ambienti economici, difficile che si arrivi all'arbitrato. Si starebbe quindi profilando una conciliazione fra le parti con un piano ordinato e concreto di dismissioni - curate da un advisor esterno - che consenta alla banca di rientrare dalle somme prestate. In questi asset ci sarebbe anche la Roma anche se non è da escludere l'ipotesi di una possibile permanenza dei Sensi a capo del club per una fase transitoria in attesa di un nuovo proprietario. Nel mezzo altre scadenze da non sottovalutare: il 29 giugno la prima assemblea per l'approvazione del bilancio di Italpetroli che probabilmente slitterà dopo l'incontro del 5 (il 7?). Senza dimenticare il pagamento (per quanto riguarda il club calcistico) degli stipendi arretrati che servono per l'iscrizione al campionato. STE CAR

ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 24-06-10