Giornalista per caso
Articoli e pensieri sparsi di una mente libera...magari poco efficiente...ma libera...ho aperto questo blog per creare un contatto con chi mi legge su Il Messaggero e Tuttosport...qui trovate i miei articoli...scrivo di calcio...e sport in generale...non prendiamoci quindi troppo sul serio... P.S. Mi trovate anche su Twitter: https://twitter.com/stecar74
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Post n°1026 pubblicato il 26 Luglio 2012 da stefano.carina
ROMA. Non potrà esser paragonato a Van Basten che con l'Ajax nella stagione tra i 20 e 21 anni riuscì a segnare 28 gol in 26 partite. Non sarà nemmeno possibile un confronto con Paolo Rossi che alla stessa età - ma in serie B - con il Perugia segnò 21 gol o con Roberto Pruzzo che - sempre nella serie cadetta - di reti con il Genoa riuscì a segnarne 18. Fatto sta che Mattia Destro, protagonista indiscusso delle ultime settimane di mercato e ora nuovo attaccante della Roma, almeno in Italia, gode di un record che in pochi conoscono. I suoi 12 gol segnati lo scorso anno, nella stagione che lo ha visto passare dai 20 ai 21 anni, gli valgono il secondo posto negli ultimi 50 anni della serie A. Meglio di lui, così giovane, nella massima serie era riuscito a fare solamente Roberto Bettega nel 1970-71 con 13 reti. Destro è riuscito a mettere in fila campioni del calibro di Riva (1964-65, 9 gol), Totti (1996-97, 5 gol), Pulici (1970-71, 3 gol), Del Piero (1994-95, 8 gol), Vialli (1984-85, 3 gol) e Balotelli (2010-11, 6 gol). Vieri e Inzaghi, come i già citati Rossi e Pruzzo, hanno segnato un gol in più (13) del neogiallorosso ma in serie B. Per carità, una statistica può anche lasciare il tempo che trova ma testimonia che Destro ha le potenzialità e i numeri per diventare un attaccante di primo livello. Aver scelto la Roma, poi, e crescere con un tecnico come Zeman, non potrà altro che giovargli. Il primo a saperlo, è proprio lui: «Lavorare con Zeman è una prospettiva che mi affascina molto. È un allenatore che stimo perché mi piace come fa giocare le sue squadre. Chissà quanti gol potrei fare con lui in panchina e Totti accanto?», disse dal ritiro della nazionale Under 21 i primi di giugno, quando probabilmente nemmeno immaginava il tormentone che di lì a poco si sarebbe scatenato. E' stato proprio l'allenatore boemo a volerlo, anche se Franco Baldini aveva messo gli occhi su di lui, già all'età di 16 anni, quando era ancora un dirigente del Real Madrid. Ma il feeling con la Roma nasce addirittura prima. A rivelarlo, Andrea Stramaccioni nel pre-gara di Inter-Siena di qualche mese fa: «Mi ricordo che nel 2005 con la Roma siamo stati a un passo dal prenderlo. Io stesso avevo parlato con il papà Flavio perché questo ragazzino era fortissimo, addirittura era stato capocannoniere sotto età con i Giovanissimi Nazionali dell'Ascoli». L'appuntamento è stato solamente rimandato di qualche anno. STE CAR ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 26-07-12 |
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il 05/08/2012 alle 09:52