Giornalista per caso
Articoli e pensieri sparsi di una mente libera...magari poco efficiente...ma libera...ho aperto questo blog per creare un contatto con chi mi legge su Il Messaggero e Tuttosport...qui trovate i miei articoli...scrivo di calcio...e sport in generale...non prendiamoci quindi troppo sul serio... P.S. Mi trovate anche su Twitter: https://twitter.com/stecar74
Creato da stefano.carina il 01/05/2009Cerca in questo Blog
Tag
Ultimi commenti
Menu
Area personale
« SLITTA BURDISSO | IL FUTURO E' ADESSO » |
ROMA. Il lavoro degli avvocati è finito, ora tocca a Rosella Sensi. Nelle due ore di incontro che si sono tenute ieri sera nello studio dell’avvocato Carbonetti ( l’avvocato di parte Unicredit), i legali della banca e dei Sensi, appunto, hanno lavorato alla stesura del documento, una bozza dell’eventuale accordo che servirà, se sottoscritto entro lunedì, ad evitare il lodo arbitrale davanti al giudice Cesare Ruperto. Ora tutti gli elementi per chiudere la questione e sancire il passaggio della Roma ( e di molto altro) nelle mani della banca sono nero su bianco.
IL MAXI DEBITO Alla Sensi resterebbero immobili per circa 25 milioni e, soprattutto, vedrebbe estinto il maxi debito contratto con Unicredit ( circa 325 milioni), nonchè gli altri 80 milioni di esposizione con Monte dei Paschi. Restano ancora piccole distanze da limare, e le parti, pur non avendo in programma ulteriori incontri nel corso del fine settimana, si sentiranno per trovare un’intesa ancora più definita. Con gli aspetti legali e giuridici messi in chiaro, e registrata l’apertura al dialogo ( ma fino ad un certo punto, dettata semmai dall’esigenza di accorciare i tempi) da parte di Unicredit, ora non resta che mandare giù il boccone amaro da parte di Rosella Sensi, messa da tempo all’angolo dal debito contratto con l’istituto di credito.
LUNEDI’ SI DECIDE. Tutti gli elementi sono ora sul tavolo e la parola spetterà alle rispettive parti, da un lato la famiglia Sensi e dall’altro Unicredit. Se le parti riterranno di voler raggiungere l’accordo, questo sarà firmato direttamente lunedì davanti agli arbitri”, dicono le fonti. Ma se non si andrà ad accordo, cosa che sembra poco verosimile, ci penseranno gli stessi arbitri. Ipotesi difficilmente praticabile, proprio perché per Italpetroli sarebbe tutt’altro che conveniente lasciare decidere a Ruperto. La mission di Agostino Gambino e Antonio Conte, i legali della Sensi, era quella di comporre per la propria cliente l’accordo più favorevole, non certo di annullare il debito. Si è lavorato allo sconto e ora quel che è fatto è fatto. Lunedì, a Ruperto il compito di illustrare l’intesa nel dettaglio, ma quel che sembra ormai assodato è che la Roma cambierà proprietario, da Italpetroli a Unicredit, senza che i Sensi rimangano per la gestione nella fase di trasformazione societaria.
SPAZIO A UN TRUST Seguirà tutto Unicredit che, probabilmente, investirà un trust ( un soggetto giuridico in grado di garantire alla banca una posizione più defilata) per provvedere alla gestione degli asset di Italpetroli, Roma inclusa. In parallelo la banca si occuperà di affidare ad un advisor ( Rothschild?) il compito di individuare acquirenti con cui intavolare trattative. La Sensi sa che, se dovesse andare all’arbitrato, allungherebbe solo l’agonia visto che è possibile ricorrere in caso di gravi irregolarità. C’è tutto, manca solo la firma. Che, in questi casi, non è poco. STE CAR
ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 03-07-10
Inviato da: Mauro Brandani
il 21/03/2018 alle 20:32
Inviato da: Mauro Brandani
il 19/03/2018 alle 12:55
Inviato da: chongchong
il 05/09/2012 alle 04:51
Inviato da: massimo
il 05/08/2012 alle 10:02
Inviato da: massimo
il 05/08/2012 alle 09:52