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Lo stivale metà Rosso metà Nero

Post n°5 pubblicato il 11 Aprile 2006 da scrucs

Avrei preferito poter aggiornare il mio blog con una frase di vittoria schiacciante nei confronti di Berlusconi, ma non è così. Purtroppo devo ammettere che questa vittoria (almeno fino ad ora) è molto amara. Certo, meno amara della sconfitta, tuttavia quello che risulta dalle votazioni è un paese spaccato in due, come diviso su due fronti, e questo non è consolante. La situazione economica del paese avrebbe richiesto una maggioranza forte e schiacciante per permettere di governare al meglio, e per intraprendere immediatamente dei provvedimenti sapendo di avere al proprio seguito gran parte degli italiani, ma purtroppo non è così. Il nuovo presidente del consiglio dovrà guidare un paese pur sapendo che solo una metà ne sarà entusiasta.

Ad ogni modo, mi auguro che Prodi riesca con il suo operato a riconquistare anche tutta quella parte di elettorato che ad oggi si considera di centro-destra.

Fatta questa premessa, vorrei ricordare a tutti noi della sinistra che ora più che mai la battaglia è aperta. Non possiamo tirare i remi in barca per questa vittoria (risicata), ma dobbiamo ancor più essere tenaci per far sì che il governo tanto atteso di centro-sinistra mantenga fede alle sue promesse. Solo in questo modo potremmo ridare fiducia a quella metà di paese deluso dall’esito delle elezioni, e all’altrettanta metà di italiani che hanno confidato le proprie speranze al centro-sinistra. Ora più che mai dovremo fare sentire la nostra voce nel caso in cui qualcuna delle promesse venisse posticipata un po’ troppo a lungo, o addirittura dimenticata.

Il buon funzionamento di questo governo dipende anche e soprattutto da noi, giovani della sinistra, non solo per riavere un futuro che ci spetta di diritto, con più giustizia e meno “porcate” (per citare Calderoni), ma anche per dimostrare al popolo della destra che votare a sinistra non è da coglioni, ma da persone che credono in un’Italia forte e dignitosa agli occhi dei nostri fratelli europei, i quali oggi ci ridono dietro, increduli che dopo 5 anni siamo andati vicini a rieleggere Silvio.

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

 
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