Creato da scrucs il 31/03/2006
Cercasi giovani con coscienza politica e sociale!

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

laura.bovadikaios86scrucssimonaluisebellinamartyilBriganterossoSdoppiamoCupido
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« NO BERLUSCONI AL QUIRINALE!Una bolla di sapone »

Referendum 2006, votiamo NO

Post n°11 pubblicato il 20 Giugno 2006 da scrucs

Torno a scrivere dopo una prolungata assenza perché sento che l’Italia si trova per l’ennesima volta di fronte ad una scelta molto decisiva quale il referendum di domenica prossima.

Devo ammettere che pur avendo cercato di documentarmi il più possibile, non sono riuscito ad ottenere una panoramica chiara di quelli che sarebbero gli esiti se passasse il Si. Purtroppo temo che la troppa demagogia proveniente da entrambi gli schieramenti politici abbiano soffocato l’informazione vera; alcuni esponenti di sinistra dichiarano che la devoluzione sarebbe un colpo mortale all’assistenza sanitaria e scolastica del centro-sud, altri esponenti di destra invece continuano a ripetere che questa riforma farebbe diminuire drasticamente il numero di parlamentari.

Prendendo in esame queste due affermazioni, devo constatare che entrambe sono gonfiate da buona dose di demagogia, ma delle due a mio parere la seconda lo è in modo scorretto. Questo referendum ci chiama a confermare o abrogare una riforma che tocca più di 50 articoli della Costituzione Italiana, tra cui i poteri del Primo Ministro, i poteri del Presidente della Repubblica ed i poteri delle due Camere. Oltre a questo si parla di Federalismo Fiscale, e decisione delle nomine della Cassazione. Tra questi compare anche un articolo che smagrisce il numero dei deputati e dei senatori.

Ben venga la diminuzione dei parlamentari, sono il primo ad essere d’accordo a riguardo, come credo la maggior parte dei cittadini italiani che non lavorano in parlamento. Ma è davvero corretto incentrare la campagna elettorale su questo misero (seppur importante) articolo e tralasciare tutti gli altri (senza dubbio molto più importanti)? E’ giusto che Mediaset metta in onda pubblicità “informative” dicendo ai cittadini che domenica si va a votare per decidere se voler diminuire il numero dei parlamentari o meno? Si perché questo è il senso di quello spot, è inutile negarlo.

Oltretutto l’esempio eclatante del successo di quella pubblicità l’ho amaramente constata su di un mio amico, che alcuni giorni fa se ne è uscito con questa frase: “Ragazzi andate a votare domenica? E’ per diminuire il numero dei parlamentari”. Ho fatto un balzo su me stesso, e poi con calma ho risposto che in realtà anche lui era vittima della cattiva (o se vogliamo, parziale) informazione trasmessa dai media. Eppure – purtroppo – sono convinto che quel mio ammonimento a poco gli è interessato, e che domenica voterà si.

No, non fraintendetemi, non sto dicendo che sbaglia perché voterà Si anziché No. Sto dicendo che sbaglierà a votare sulla base di una informazione parziale e di parte. Se mi avesse detto che avrebbe votato Si, apportando altre buone ragioni oltre a quella della diminuzione dei parlamentari, non avrei avuto assolutamente niente da obiettare. 

Credo che una riforma della Costituzione si possa fare, ma credo anche che un testo così importante non possa essere modificato senza un consenso ampio e condiviso dalla maggior parte delle forze politiche. In realtà, dal mio misero punto di vista, questa riforma mi dà l’aria di essere un compromesso politico tra Lega e le altre forze di coalizione, che per evitare problemi di legislatura hanno dovuto logicamente sottostare alle richieste di Bossi & Co., il quale espressamente più di una volta ha affermato che la sua alleanza con la Cdl altro non è che per conseguire questo scopo, vale a dire la devoluzione. Se non ricordo male, Bossi ha sempre urlato di voler la scissione del Nord dal Centro-Sud e, per quanto la riforma non parli in questi termini, il fatto che dietro a tutto questo ci sia lo zampino del Senatur mi fa poco ben sperare. E poi, permettetemi una polemica becera, uno dei 4 “padri costituenti” di questa riforma è il signor Calderoli, non so se mi spiego. 

Concludo dicendo che ciascuno è libero di votare come vuole, ma – a mio avviso – è anche chiamato ad esprimere un voto responsabile, un voto maturato dopo aver studiato ed analizzato l’intera questione. Sarei molto dispiaciuto se lunedì scoprissi che tante persone hanno votato Sì perché convinti di votare per la diminuzione dei parlamentari.
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963