Creato da giulatesta0 il 20/11/2008

giulatesta0

Le prese di posizione, i condizionamenti dell'informazione, a favore di uomini e donne che fanno politica, non mi appartengono, se pur ai condizionamenti nessuno resta immune, io voglio restare con un minimo di autonomia di pensiero, e questo sarà lo spazio che dedico alla mia mente per la Società alla quale appartengo

 

 

Le pubblicherò tutte......

Post n°13 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da giulatesta0
 

Sono stati bloccati i pagamenti dei fornitori, è stato annullato il pagamento della "vacanza contrattuale" per i dipendenti della milionaria cifra di 60 euro nette come aumento per tutto l'anno 2008 equivalente a 5 euro e spiccioli al mese, e si continua a fare questo? E pensare che è un'Amministrazione di sinistra....... m ci credete ancora voi all'esistenza di  destra e sinistra ?

pag. 1

COMUNE DI FIRENZE

_________________

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

Numero: 2008/DD/10048

Del : 01/12/2008

Esecutivo da: 01/12/2008

Proponenti : Posizione Organizzativa (P.O.) Trattamento

previdenziale A.P.

Direzione Organizzazione

Servizio Amministrazione del personale

OGGETTO:

Riliquidazione indennità supplementare per la risoluzione consensuale ex dipendenti cessati

nell'anno 2008.

I L D I R I G E N T E

Visto che agli ex dipendenti Balsamo Stefano, Bocciolini Giovanna, Calzone Salvatore, Cardoso Paolo,

Collini Eraldo, Gambogi Amina, Lastrucci Sandra, Pepi Riccardo e Trevisan Giorgio, cessati dal servizio

nell’anno 2008 è già stata liquidata l’indennità supplementare a seguito di risoluzione consensuale;

Considerato che successivamente ai conteggi l’indennità di posizione degli stessi ha subito delle

variazioni si rende necessario riliquidare l’indennità di cui all’oggetto a favore dei suddetti dipendenti, il cui

prospetto di calcolo è presente nel fascicolo personale presso la P.O. Trattamento Previdenziale;

Dato atto della regolarità contabile e relativa copertura finanziaria;

Visti gli artt.183 e 184 del D.LGS. n. 267/2000;

Visto lo Statuto del Comune di Firenze;

Visto il Regolamento di Organizzazione;

Visto il Regolamento di Contabilità;

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 82/907 del 20/12/2007, immediatamente esecutiva, con

la quale è stato approvato il bilancio annuale di previsione 2008, il bilancio triennale 2008 – 2010 e la

Relazione Previsionale e Programmatica;

Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 274/338 del 13/05/2008, immediatamente esecutiva, con

la quale si è proceduto all’approvazione del PEG;

Visto l’art. 107 del D.LGS. 267/2000;

D E T E R M I N A

1) di riliquidare l’indennità supplementare per la risoluzione consensuale agli ex dipendenti sotto

elencati,per i motivi sopra esposti, corrispondendo a ciascuno la somma indicata al lordo delle

ritenute:

pag. 2

BALSAMO STEFANO – Dirigente – cessato dal 01.02.2008 € 7279,40.=

BOCCIOLINI GIOVANNA – Dirigente – cessata dal 09.01.2008 € 11737,22.=

CALZONE SALVATORE – Dirigente – cessato dal 10.02.2008 € 11062,10.=

CARDOSO PAOLO – Dirigente – cessato dal 02.04.2008 € 8988,24.=

COLLINI ERALDO – Dirigente – cessato dal 01.04.2008 € 1723,26.=

GAMBOGI AMINA – Dirigente – cessata dal 01.06.2008 € 1551,06.=

LASTRUCCI SANDRA – Dirigente – cessata dal 02.10.2008 € 5480,55.=

PEPI RICCARDO – Dirigente – cessato dal 06.01.2008 € 15518,36.=

TREVISAN GIORGIO – Dirigente – cessato dal 12.05.2008 € 7508,40.=

____________

Totale € 70848,59.=

===========

2) di finanziare la spesa di € 63464,30.= sub impegnando l’Imp. 03/10144 del CAP.46495;

3) di finanziare la spesa di € 7384,29.= sub impegnando l’Imp. 04/9777 del CAP. 46495.

Firenze, lì 25/11/2008

Il Responsabile Proponente

Chiara Marunti

VISTO DI REGOLARITA' CONTABILE

Firenze, lì 01/12/2008

Il Responsabile della Ragioneria

Chiara Marunti

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE

 
 
 

Come sempre il politico vigliacco.......

Post n°12 pubblicato il 27 Novembre 2008 da giulatesta0
 

E' già passato alla Camera dei Deputati, un disegno di Legge legato alla Finanziaria, quindi immune da qualsiasi Referendum Popolare, adesso è al Senato con approvazione prevista entro la fine del 2008, che riguarda la Contrattazione Individuale, e sta passando nel silenzio più assoluto........

Ma cosa ci si poteva aspettare dopo le cene a "tarallucci e vino" fra "faccia di gomma" e i rappresentanti Sindacali?

Bene! Vi spiego in parole povere cosa comporterà questa nuova contrattazione individuale di lavoro:

Il datore di lavoro, proporrà le proprie condizioni al dipendente che vuole essere assunto, es:

Datore:- " se vuoi che ti assuma, non potrò darti 30 gg. di ferie all'anno, te ne posso dare solo 15 gg. , le ore di lavoro settimanale potranno arrivare a 60, a volte dovrai lavorare anche i giorni festivi, per tutto questo ti posso dare uno stipendio medio di 1300,00 euro lordi, se ti va bene ti assumo, altrimenti cercherò un'altro al posto tuo!"

Bello vero? Ecco gli schiavi del 21° secolo!!!!!!!!!

In più tutti i lavoratori precari, potranno impugnare il licenziamento entro 120 gg., quindi un contratto non può essere rinnovato prima del 121° giorno, questo equivale a dire, che se mi fai causa, ti puoi scordare di lavorare ancora per me!

E qui non stò attaccando solo la parte Governativa della Politica, ma tutti i politici indistintamente, Sindacati compresi!

E........ le stelle stanno a guardare!!!!!!!!

Susy

 
 
 

Con largo anticipo.....

Post n°11 pubblicato il 25 Novembre 2008 da giulatesta0
 

Guardo indietro con nostalgia a quei bellissimi giorni........

Alla magia del Natale che provavo dentro.........

Alla preghierina a Gesù Bambino, esprimendo i miei desideri, e dicendo che ero stata buona.........

Alla prima confessione, per liberare il mio cuore dalle colpe di marachelle...... e dire....... "adesso non ho più peccati!"

 

Il Natale più bello e magico che ho vissuto, l'ho vissuto a San Maurizio Canavese (TO), lo ricordo ancora oggi, con nostalgia ed amore........

Abbiamo vissuto lì per tre anni, la mia famiglia ed io, come emigranti....... e il primo Natale, i miei genitori non avevano molti soldi, c'eravamo sistemati in una stanza, che fungeva da cucina e camera, l'ostilità delle persone che ancora non ci conoscevano, non ci aiutava ad inserirci, e pur avendo solo cinque anni, ricordo tutto perfettamente.......

Quella sera del 24 dicembre del 1961, c'era molta tristezza in ognuno di noi, io la avvertivo anche se ero piccola, cercavo di giocare con il mio fratellino, e di fare baccano il più possibile......... già allora volevo cacciare i pensieri tristi........... poi quel gioco........ le voci chiassose dell'appartamento accanto..........

c'era un buco in alto nel muro, un buco che serviva per il tubo della stufa, ma al momento inutilizzato, il nostro babbo ci fece giocare alle spie....... ci prese in braccio, prima mio fratello, poi me...... e guardammo la famiglia chiassosa, seduta ad un tavolo a festeggiare........

Avevo ascoltato le parole dei miei genitori, che si disperavano perchè non avevano niente o poco da darci da mangiare........ ma la nostra allegria per quel gioco, contagiò tutti........

Arrivata l'ora della SS.Messa di mezzanotte, ci coprimmo bene bene ed andammo a salutare il Piccolo che stava nascendo......... i nostri cuori erano più leggeri, più sereni........

E magia delle magie....... davanti alla porta di casa, trovammo una pentola di fagioli ancora fumanti ed un panettone.........

Era passato Gesù Bambino o un Angelo!

 

Ho voluto iniziare così questa mia lettera, un’insolito modo di fare gli Auguri a tutti Voi, con molto anticipo, prima che la frustrazione da lavoratore del pubblico impiego, riprenda il suo sopravvento nei miei pensieri……..

In questo modo ho voluto anche, farVi in dono, un mio ricordo d’infanzia, considerando che sono trascorsi 46 anni, ma per la gente comune come me, ben poco è cambiato da allora, non posso però esimermi dal fare le mie considerazioni, ironiche e polemiche, nei confronti di una “classe politica” che ha smembrato i pochi beni che erano di tutti, che continua a tagliare fondi e risorse, nei confronti di chi questi fondi e risorse contribuisce ad incrementare nelle casse dello STATO ITLIANO (dov’è questo STATO?), la stessa “classe politica” che oggi si presenta in assemblee, rinnovando promesse che sa già di non mantenere, per loro siamo solo un secchio di numeri e di voti, niente altro…….

E pensare che recentemente un nostro “caro” Assessore, ha dichiarato che il proprio figlio, solo dopo sei anni di lavoro è arrivato a percepire uno stipendio pari a €.1300,00 mensili, caspita! E pensare che io dopo 30 anni di Dipendente Comunale, arrivo a malapena a €.1200,00 mensili.

Sono stati bloccati i pagamenti per i fornitori perché l’Amministrazione non ha più fondi disponibili, mentre in sette anni di “questa” Amministrazione, (ma sono fermamente convinta che il colore non faccia la distinzione) sono stati spesi €.3.680.000,00 (li ho divisi come le vecchie Lire) per la rottamazione di 30 Dirigenti, rottamazione effettuata nella Legalità degli accordi presi, ma “IMMORALE”, considerato il giochetto delle dimissioni anticipate per riempirsi ulteriormente le tasche.

Il problema è che il peggio deve ancora venire, visto le proposte per la nuova contrattazione “individuale”, e mentre i soliti sindacati gridano al lupo per accaparrarsi la fiducia dei lavoratori, dall’altra parte, seduti al tavolo delle trattative, stanno svendendo gli stessi lavoratori……

IL PIFFERAIO MAGICO CONTINUA AD INCANTARE CON IL SUONO DEL SUO PIFFERO.

 

Susanna

Delegata Sindacale (Orgogliosa)

RDB-CUB

 
 
 

la guerra ai "fannulloni" costa 4.000.000,00 di euro alla cittadinanza

Post n°10 pubblicato il 20 Novembre 2008 da giulatesta0
 

dal quotidiano "Il Messaggero"

Stipendi da 300mila euro
agli esperti che valutano gli statali

di Pietro Piovani
ROMA (17 novembre) - Salvo imprevisti, l’anno prossimo nascerà una nuova agenzia:

l’agenzia per la meritocrazia nel pubblico impiego. Sarà costituita da cinque componenti,

cinque esperti il cui compito sarà di «indirizzare, coordinare e sovrintendere all’esercizio

 indipendente della valutazione». Detto in parole più semplici, dovranno fare in modo

che in tutte le amministrazioni pubbliche italiane si misuri la produttività del personale

con meccanismi il più possibile oggettivi. In base a queste misurazioni si dovranno

distribuire i premi e gli avanzamenti di carriera.

L’istituzione dell’agenzia per la valutazione è prevista nel disegno di legge Brunetta,

in discussione al Senato. Il testo iniziale del provvedimento prevedeva che il nuovo

organismo nascesse a costo zero. Nei giorni scorsi, però, è stato votato un emendamento

 che ha cambiato la situazione. Ora l’agenzia costa, e neanche poco: ben 4 milioni di euro

 nel 2009, destinati a diventare 8 milioni dal 2010 in poi.

Non è ben chiaro a cosa servano tutti questi soldi. Prima di questo emendamento, era

circolata una stima di spesa più contenuta (2 milioni di euro nel 2009 che diventano

4 milioni a regime), e in questa stima si prevedeva che un milione e mezzo di euro fosse

destinato a retribuire i cinque membri dell’agenzia. Gli esperti della valutazione insomma

avrebbero un compenso medio annuo da almeno 300 mila euro a testa. Una cifra superiore

al tetto di stipendio previsto per i dirigenti pubblici, pari a circa 290 mila euro.
 
La norma non prevede particolari vincoli di incompatibilità per i cinque membri.

Per esempio, se il nominato è un professore universitario può conservare il suo

incarico e cumulare i due redditi.

L’emendamento sull’agenzia per la valutazione è stato approvato in commissione al Senato

anche con i voti di quasi tutta l’opposizione. Maria Fortuna Incostante, senatrice del Pd,

spiega che il testo votato è molto migliorato rispetto al testo iniziale proposto dal governo:

«Prima si prevedeva un organismo che di fatto era un’emanazione del governo. Ora invece

per le nomine è prescritta una procedura a maggioranza qualificata, che garantisce una reale

indipendenza». Quanto ai costi, «non è detto che alla fine questi debbano essere fissati nella

 legge: potrebbero essere definiti dai decreti del governo».

Michele Gentile della Cgil commenta: «Che strano: si istituisce un'agenzia per fare in modo

che le retribuzioni dei dipendenti pubblici siano legate ai risultati ottenuti, ma come prima

cosa si prevede uno stipendio fisso destinato ai componenti di questa agenzia».

 
 
 

tutto sempre a difesa di ogni "CASTA"

Post n°9 pubblicato il 20 Novembre 2008 da giulatesta0
 

dal quotidiano "Repubblica"
Nel provvedimento del Guardasigilli la "messa in prova"
per gli imputati. Altolà del ministro Roberto Maroni
Nel ddl Alfano quasi un'amnistia
per condanne fino a quattro anni
di LIANA MILELLA

Nel ddl Alfano quasi un'amnistia per condanne fino a quattro anni

Il Guardasigilli Angelino Alfano

ROMA - Il Guardasigilli Alfano critica da sempre l'indulto, ma mette mano a un ddl sulla certezza della pena con una mezza amnistia per i reati fino a quattro anni. Rispolvera l'istituto pensato dal predecessore Mastella, la "messa in prova", ma raddoppia la massima pena prevista. Chi rischia un processo, prima che cominci (fino al rinvio a giudizio), può chiedere al giudice "d'essere messo alla prova" in cambio di un lavoro socialmente utile. Che alla fine cancellerà tutto, il processo e pure il reato. Peggio dell'indulto dunque, che almeno lascia traccia del delitto sulla fedina penale.

Di Pietro, che litigò con Mastella in piena riunione dei ministri (e così gli anni retrocessero da tre a due), denuncia il nuovo "colpo di spugna", una norma che "salva tutti gli incensurati". Il ddl, previsto già oggi a palazzo Chigi, incappa però nelle ire del titolare del Viminale Maroni che pone un secco altolà. Lo ha detto chiaro, a Berlusconi e Ghedini, nella cena di lunedì sera ad Arcore. Al delfino di Bossi non basta il contentino che Alfano, in un empito di federalismo, dà agli enti locali, comuni in testa, nella gestione dei lavori sostitutivi al carcere. Maroni riflette sulla lunghissima lista di reati, dalla corruzione semplice (punita fino a tre anni), ai falsi in bilancio, che rischiano d'essere lavati via senza un giorno di cella, o solo con la potatura d'un albero. E pure quelli sull'immigrazione.

Per Maroni poi le drastiche misure del ddl sicurezza si sposano male con la manica larga della messa in prova. Una contraddizione che il popolo leghista non capirebbe. L'Anm, con il presidente Luca Palamara, è cauta: "Siamo favorevoli alle misure alternative al carcere, noi stessi ne avevamo parlato con Alfano, ma con un paletto ben fermo, al massimo reati fino a tre anni".

Provvedimento bifronte, quello del Guardasigilli. Venduto, pure nella relazione che accompagna gli otto articoli, come un testo che garantisce "una volta per tutti" la certezza della pena e lega la sospensione condizionale all'obbligo dei lavori utili, ma che al contempo apre alla messa in prova. Un cavallo di troia, fuori la mano dura contro i benefici, dentro il permissivismo per chi delinque fino a quattro anni. Quando Mastella portò in consiglio la soglia dei tre anni Di Pietro parlò di "colpo di spugna su reati edilizi, ambientali, fiscali, gli incidenti sul lavoro". Si calò tra tre a due anni, ora si raddoppia.

Processi evitati per reati odiosi come frodi in commercio, manovre speculative, ma pure per un attentato ad impianti di pubblica utilità, per furti non aggravati, danneggiamenti, usura impropria, appropriazione indebita, omissione di soccorso, per finire alle violenze private. E dire che, nella relazione, si citano "reati di criminalità medio-piccola" per cui "l'esito della messa in prova estingue il reato". Cos'è, se non un'amnistia? A leggere il dibattito post indulto, il centrodestra l'avrebbe chiamata così.

Con un mano Alfano allarga, con l'altra inasprisce. Ecco la riforma della sospensione condizionale della pena che, oggi, non fa andare in carcere chi è alla prima grana giudiziaria. Il ddl prevede che, per fruirne, "il condannato assicuri un parziale ristoro alla collettività". Riecco il lavoro socialmente utile. Che diventerà obbligatorio anche per ottenere affidamento in prova e libertà controllata.

Messa in soffitta la strada del "piano carceri" con braccialetti elettronici ed espulsioni, Alfano sfoga l'incubo delle carceri piene (a marzo 2009 oltre 62mila detenuti come prima dell'indulto) cercando di svuotarle. A sfruttare al meglio le misure sarà chi, grazie a un lavoro di prestigio o a mezzi economici, potrà pagarsi un famoso avvocato e ottenere da Comuni e Regioni i lavori migliori.

 
 
 
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