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O Signore, la cui voce sento
nei venti
e il cui respiro dà vita
a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza
e della tua saggezza.
Lasciami camminare
tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino
ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute
nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose
che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto
in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore
ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fa’ che io sia sempre pronto
a venire con Te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire
a Te senza vergogna.
Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all'improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l'anima. Jean Rhys
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« Morte di un ambasciatore di pace | Un pianto scende dalla Croce » |
Uomini responsabili
la Vita sgorga più intensa, proprio quando sembra vincere la morte
Vittorio Arrigoni, attivista filopanestinese italiano, è stato trovato morto in un appartamento di Gaza City dai miliziani di Hamas…
Restiamo umani
Questo l’ appello che consegna Vittorio Arrigoni, a noi che ci sentiamo turbati, addolorati per il suo estremo sacrificio; largo ammonimento per chi, scettico, sostiene verosimile solo una società avida e menefreghista, in cui si marcia a vista e si specula sfacciatamente al ribasso
E allora,Viva la Vita, anche quando sembra prevalere la morte: proprio allora scopriamo che esistono ancora uomini veri, rigorosi e coraggiosi, disposti a rischiare la terrena esistenza, pur di testimoniare altri presupposti, umane corrispondenze, per organizzare una corretta civile convivenza
“Restiamo umani”,
convinti che costruire la pace
è curare le quotidiane ferite
dell’ operoso corpo sociale,
con accento di onestà:
guadagno di perseveranza
soddisfazione di giustizia.
Perché la Pace è un giuramento
un patto di coerenza,
una disposta osservanza,
un contegno misurato.
La Pace è adempiere un impegno,
la cura di un compito.
La Pace è giornaliera conversione
che ognuno interpella
e tutti vorrebbe pagare
con generosa prosperità.
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