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O Signore, la cui voce sento
nei venti
e il cui respiro dà vita
a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza
e della tua saggezza.
Lasciami camminare
tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino
ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute
nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose
che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto
in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore
ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fa’ che io sia sempre pronto
a venire con Te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire
a Te senza vergogna.
Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all'improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l'anima. Jean Rhys
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« Statue: Canzone di Redenzione | Alba sul canale Kazinga » |
Canto universale
Leviamo un canto universale
che leghi mille voci in una.
Gente che a gente qui si aduna,
stringe le mani al cuore,
degli altri si accomuna.
Se v'è una pena che ti accora
spartirla puoi con chi ti sta accanto.
Il fuoco del bivacco allora
non scalda più di fuori
il corpo tuo soltanto.
Tu pure se lo vuoi
siedi accanto a noi,
ci conosceremo
qui tutti in cerchio sai
una lingua ormai
sola parleremo.
Da il Canzoniere Tuttoscout.
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