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O Signore, la cui voce sento
nei venti
e il cui respiro dà vita
a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza
e della tua saggezza.
Lasciami camminare
tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino
ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute
nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose
che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto
in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore
ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fa’ che io sia sempre pronto
a venire con Te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire
a Te senza vergogna.
Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all'improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l'anima. Jean Rhys
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« Un angelo di Pace | PIÙ CHE ANGELO, MARIA! » |
Uomini bisognosi
Noi Uomini non Angeli
Uomini ci chiamiamo, ombrosi abitanti
di un mondo chiaro –oscuro,
assillato dal traviato primitivo difetto,
qui rimaniamo di perfezione indigenti.
Anime, in un corpo pesante
celebriamo le azzurre altezze,
per poi rovesciare in sciagurate bassezze.
Quel che testiamo è il senso che spinge:
sopra, la fiamma è resa consegna
Vietata è a noi la porta di lieta delizia
Il paradiso è addietro recinto,
mentre segni fatali abitano passioni,
covoni roventi d’ intrecci nodosi
che portano poi cenere densa
Corruzione è parola che appartiene all’umano
Angelo mio, tu lo sai
Qui l’ambizione è abbaglio moroso
nella fierezza di alteri poteri
Storie mancate, presto alterate.
Angelo mio, ancor non sappiamo
Vogliamo da soli liberarci dal male,
dimenticando che inabissarsi è sperare
nell’unica passione che bonifica il cuore
Angelo mio,
Come vorrei fare festa stasera .
Ma già gli occhi si fanno vuoti e stanchi,
e le loro promesse cadono oziose
Angelo mio, che vesti celestiale bellezza,
candore gioioso sulle tue ali fiammanti
sia ara accettata questa tua pace.
Tu, meravigliosa creatura,
grazia e lusinga di alto consiglio
portami lo stendardo che parla di luce
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