Creato da parlo.con.te il 15/06/2004
per un futuro diverso

 

O Signore, la cui voce sento
nei venti
e il cui respiro dà vita
a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza
e della tua saggezza.
Lasciami camminare
tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino
ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute
nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose
che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto
in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore
ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fa’ che io sia sempre pronto
a venire con Te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire
a Te senza vergogna.

Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux

 

Da bambini si è se stessi

e si sa e si capisce tutto,

come dei piccoli profeti.

Poi all'improvviso accade qualcosa

e si cessa di essere se stessi,

si diventa ciò che gli altri

costringono a essere.

Si perde la saggezza, e l'anima.

  Jean Rhys

 

 

 

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« Un angelo di PacePIÙ CHE ANGELO, MARIA! »

Uomini bisognosi

Post n°2201 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da parlo.con.te

 

 

Noi Uomini non Angeli

 

Uomini ci chiamiamo, ombrosi abitanti

di un  mondo  chiaro –oscuro,

assillato dal traviato primitivo difetto,

qui rimaniamo di perfezione indigenti.

Anime, in un corpo pesante

celebriamo le azzurre altezze,

per poi  rovesciare in sciagurate bassezze.

Quel che testiamo è il senso che spinge:

sopra, la fiamma è resa consegna

 

Vietata è a noi la porta di lieta delizia

Il paradiso è addietro recinto,

mentre segni fatali abitano passioni,

covoni roventi d’  intrecci nodosi

che portano poi cenere densa

 

Corruzione è parola che appartiene all’umano

 Angelo mio, tu lo sai

Qui l’ambizione è abbaglio moroso

nella fierezza di alteri poteri

Storie mancate, presto alterate.

 

Angelo mio, ancor non sappiamo

Vogliamo da soli liberarci dal male,

dimenticando che inabissarsi è sperare

nell’unica passione che bonifica il cuore

 

Angelo mio,

Come vorrei fare festa stasera .

Ma già gli occhi si fanno vuoti e stanchi,

e le loro promesse cadono oziose

 

Angelo mio, che vesti celestiale bellezza,

candore gioioso sulle tue ali fiammanti

sia ara accettata questa tua pace.

Tu, meravigliosa creatura,

grazia e lusinga di alto consiglio 

portami lo stendardo che parla di luce 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
Il_Tuo.Gigolo
Il_Tuo.Gigolo il 03/10/09 alle 00:50 via WEB (Rispondi)
 
 
parlo.con.te
parlo.con.te il 07/10/09 alle 17:12 via WEB
Grazie per la benevole sensibilità
(Rispondi)
 
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