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O Signore, la cui voce sento
nei venti
e il cui respiro dà vita
a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza
e della tua saggezza.
Lasciami camminare
tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino
ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute
nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose
che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto
in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore
ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fa’ che io sia sempre pronto
a venire con Te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire
a Te senza vergogna.
Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all'improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l'anima. Jean Rhys
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Ai giovani: che ritrovino la voglia di impegnarsi!
Un popolo maturo lo sa: democrazia vuol dire attenzione;
dunque, esso si sente vincolato a stare all'erta, continuativamente ,
e in ogni frangente, per farsi garante dei suoi governanti:
soltanto così, ha sperimentato, si sosterrà
conforme alle modificazioni del contingente
sottratto al travisare e falso argomentare
di un potere, spesso,e in molte forme latente.
Ma cosa accede se una comunità si chiude,
ripiega in meschini tornaconti,
si dimentica dei suoi giovani,
dilazionando una adeguata preparazione,
un sostegno conveniente,
proporzionato ad una loro integrazione
valida e remunerativa ?
quali sbocchi positivi può presumere un tale contesto sociale?
Mortificare le attribuzioni dei giovani
vuol dire precludere ogni altra positiva trasformazione !
peggio poi se , di contro , si gonfiano flessuosi sgabelli
a protezione dei tanti veterani...
Questo ponderato timore porta noi adulti
più riflessivi a insistere: giovani, fatevi responsabili!
Per quanto possiate essere sfiduciati ,
per quanto vi sentiate soggiogati
nelle più legittime aspettative,
voi, giovani, non smettete mai di farvi partecipi!
Non rinunciate mai alla cura e alla comprensione.
Non lasciate voi , ancora autentici,
che la parola onestà si pieghi
distorta nel suo effettivo significato,
Ci sarebbero tanti consigli da richiamare
eppure a voi, giovani, è affidato quel futuro,
che stiamo miopicamente pregiudicando,
fallendo per meschino tornaconto.
Starà a voi fronteggiare le imprevedibili sue istanze
quando, avvisati dell'esperienza presente,
collaudati dalla prova ,
verrete chiamati a cambiare la direzione della nazione.
Ancor più su voi si addensa allora la nostra considerazione,
se abbiamo tutti la certa convinzione
che non è mai fatalità il precipitare
compiacente verso quel baratro
che molte volte anticipa una conflagrazione.
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