Giulia InterrottaDiario d'emozioni vissute. |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
...Vorrei imparare a sognare serenamente...
Foto by Confusedvision,
www.flickr.com/photos/confusedvision/
AVVERTENZA
La foto che ho inserito nel riquadro accanto al titolo appartiene a Confusedvision, sotto licenza creative commons.
www.flickr.com/photos/confusedvision
Una poltrona vuota
per ricordarmi delle assenze.
By Iguana Jo
Licenza Creative Commons
http://www.flickr.com/photos/iguanajo/
Camminare da sola non è mai facile.
Foto by faerie-corpse69
http://faerie-corpse69.deviantart.com/
www.deviantart.com
Io sono così. Un po' angelo. Un po' demone.
Foto by MykalBinds
www.deviantart.com
http://mykalbinds.deviantart.com/
« Rabbia | Non presente » |
Io credo d'essere cattiva. Credo d'essere un'anima fragile e incontrollata che certe volte, spesso, sempre, si perde. Si perde, manda a quel paese il mondo e se qualcuno si avvicina a toccarla, a dirle la più stupidisima delle frasi finisce con l'avere gettato addosso tutta quanta la mia rabbia inconsolabilmente triste. E' successo anche ieri sera, quasi stanotte non ho dormito per quello che le mie mani cretine sono state capaci di fare! Ma Giulia certe volte è incapibile persino a se stessa. Figuriamoci quindi se il sonno mancato è servito a illuminarmi la faccia e la mente per dirmi che diavolo fare adesso. Federico non aveva poi tante colpe, ora che ci rifletto, a parte il fregarsene di me, ma dopotutto sono solo una mezza sorella e con le mezze sorelle forse va di moda avere gli occhi inespressivi. Avere gli occhi in cerca di altre compensazioni di vita. Però io odiavo quel suo modo di non vedermi. Preferisco l'odio, ma l'indifferenza no. Mi uccide proprio. Mi strappa completamente il cuore coi denti. Così eccomi andargli "addosso" ripetendo che ero proprio scema a chiedergli di capire che io esistevo. Però non so se avete presente quando le gambe camminano da sole e la voce esce prima ancora che si possa fare qualcosa per cancellarla. A me è successo questo. Tutti e due immobili ad aspettare risposte, quando poi lui ha aperto l'armadio, si è preso la sua chitarra e si è diretto fuori la stanza. Ecco in quel momento, non so, si è scatenato un uragano dentro. E ci è voluto un attimo per diventare egoisticamente stronza. Gli ho preso di forza quel suo strumento preferito e bam. L'ho tirato fuori dalla finestra. Per fortuna che abitiamo al secondo piano e che la gente non passava di là, altrimenti sarebbe stato un casino totale. Dopo è venuto il silenzio. Federico non sapeva proprio che dire, però per la prima volta l'ho visto adirarsi o disperarsi, non ho inteso subito. Non ero propriamente consapevole della cosa fatta. Me ne sono resa conto solo quando è andato a riprendere i pezzi e ho sentito Laura mentre l'aiutava sostenere "No, che bastarda! Era il regalo della mamma". E la loro mamma non c'è più da un sacco di tempo. Giulia forse è cattiva. Io forse sono proprio cattiva.
Foto by Demona
Licenza Creative Commons
http://www.flickr.com/photos/demona/
I MIEI LINK PREFERITI
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: mareadentro
il 14/06/2009 alle 10:31
Inviato da: Anonimo
il 26/09/2008 alle 13:10
Inviato da: Anonimo
il 08/08/2008 alle 00:26
Inviato da: system.c
il 18/07/2008 alle 23:11
Inviato da: Anonimo
il 10/05/2008 alle 00:33
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
Nelle stanze del cuore non sai mai se potrai ritrovarti.
Foto by Confusedvision
http://www.flickr.com/photos/confusedvision