ROMA CAPVT MVNDI

Forse non tutti sanno che la prima squadra italiana a vincere un trofeo europeo fu l'A.S.Roma: l'11 ottobre 1961 Giacomo Losi alza sotto il cielo di Roma e di fronte a 50'000 spettatori la Coppa delle Fiere a seguito del 2-0 nella finale di ritorno contro il Birminghan City, (reti di Farmer [autogol] e Pestrin [andata 2-2, doppietta di Manfredini]). La storia siamo noi, onore alla magica Roma! Questi gli "undici" che in quel glorioso giorno scrissero la storia: Cudicini, Fontana, Corsini, Pestrin, Losi, Carpanesi, Orlando, Lojacono, Manfredini, Angelillo, Menichelli. Onore a loro ed alla loro gloria immortale! Facendo mie le parole del compianto presidente Dino Viola, aggiungo questa frase, che ogni tifoso, per il fatto stesso di onorare questa maglia, deve portare dentro di se, nel calcio così come nella vita: "La Roma non ha mai pianto e mai piangerà: perché piange il debole, i forti non piangono mai"

 

FRANCO SENSI


 

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Confusione

Post n°165 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da giulian.82

...mi dispiace...se sei figlia della solita illusione e se fai confusione...

In una domenica nata male e finita peggio, non si può far altro che aggrapparsi ad una frase, ad una speranza, ad un qualcosa che possa far sembrare la pillola meno amara di quanto in realtà sia e che mi possa aiutare a metabolizzare una sconfitta, l'ennesima di un inizio di stagione mai così pessimo.
Nata male, perchè presentarsi a Napoli con una assetto ultra-difensivistico e soprattutto mai provato prima (ultimo tentativo di una difesa del genere, risalente a 12 mesi fa proprio al San Paolo), e finita peggio perchè gli olè della curva B e il punteggio, ci puniscono e purtroppo, meritatamente.
Una squadra scollata, lunghissima e nella quale sono chiari i sintomi di un solo unico male, la CONFUSIONE. Caos che aleggia nella mente del tecnico, e che si riflette nei movimenti in campo dei giocatori, 11 individui piuttosto che un collettivo, che di rimbalzo, esternando il sentimento, amplificano ancora di più l'agitazione e portano ad assistere a cose mai pensabili. Al peggio non c'è mai fine, e vede Menez sostituito da Brighi ad inizio secondo tempo, è quanto di peggio ci si possa aspettare, perchè oltre a dare il segnale che stiamo allo sbando e ci copriamo, induciamo l'avversario ad approfittare della situazione e lo fomentiamo nè più nè meno dei 50mila partenopei sugli spalti. E se è vero come è vero che non c'è 2 senza 3, il mister continua a metterci del suo, togliendo Borriello invece di uno spento Totti, per far entrare in campo Vucinic.
Ciò che è peggio, in questo marasma generale, è la totale mancanza di assunzione di responsabilità del timoniere che, vedendo la nave che affonda, invece di incitare gli uomini a resistere ed a cercare di governarla, pensa a mettere in acqua le scialuppe ed a salvarsi.
Ciò detto, convinto che più che fisico il problema sia mentale, suggerirei un bel po' di psicanalisi collettiva: decidessero in che modo vogliono giocare, trovassero la quadratura del cerchio, e portassero avanti un discorso fino alla fine, perchè ruotare ogni volta uomini e moduli crea Caos al Caos e non frutta.
Un'ultima considerazione.
Cosa dobbiamo fare per vedere Menez in campo 90 minuti? E' un giocatore che ha una marcia in più, e noi, in evidente salita, invece di scalare e riprendere trazione, non possiamo permetterci di continuare ad arrancare. Ora ci sarà la sosta, poi sarà necessaria la svolta auspicata nel post-inter, ed ancora in attesa. La vetta è a 8 punti, e noi ne abbiamo buttati via anche troppi. Siamo penultimi ed abbiamo la peggior difesa. Potrei dire che dal punto in cui siamo possiamo solo migliorare, ma non sarebbe la verità perchè, come già detto, al peggio non c'è mai fine!

sveglia!!!

Giuliano Quattrini

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