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Stabilità politica dei governi: la differenza tra l'Italia e la Francia

Post n°8 pubblicato il 06 Marzo 2007 da maksi

Vediamoci chiaro.

Sulla questione della stabilitá dei governi in Italia e in Francia, ci sono certo quelche piccola differenza, ma infine è sempre uguale il risultato.

Il governo italiano è caduto per due soli voti al senato, perchè la maggioranza era risicata e sono mancati 2 voti al quorum.

In Francia il governo non cade, ma è diventato talmente impopolare e odiato che non riesce più a fare leggi che non siano bi-partisan.

In Francia hanno avuto alla elezione del Présidente di 5 anni fa, la sorpresa di vedere Le Pen (diciamo che in Italia potrebbe essere Pino Rauti) arrivare a contendere il secondo turno. Cosí è stata determinata la fine non solo per il governo di sinistra socialista che aveva fatto cinque anni in coabitazione (che batosta si è preso!) ma anche quella della maggioranza parlamentare successiva (oramai sará sempre cosí) che diede una maggioranza assoluta al partito di destra detto unione per la maggioranza per il presidente.

Ecco una cosa che in Italia sarebbe rimasta assolutamente inconcepibile (questo partito unico di destra, che alcuni vorrebbero).

Si certo, il governo Berlusconi ha tenuto cinque anni... o quasi (con qualche ritocco e quelche crisi non lo dimentichiamo), diciamo la maggioranza di destra, di coalizione, ha tenuto un governo di destra per cinque anni. Beh il risultato non è poi lo stesso ?

Adesso abbiamo Prodi bis. Ma sarebbe stato possibile un governo di destra ? Chiaramente no, per quello alcuni volevano elezioni anticipate, per avere una maggioranza per un presidente... come in Francia.

Allora, io dico: facciamola subito la riforma per una legge elettorale piú democratica, con ristabilimento di una proporzionale che dia maggiore rappresentatività ad ogni circoscrizione, ad ogni cittadino.

Guardate, i Francesi e gli Italiani che votano sono sempre meno, ad ogni elezione. In Francia, quelli che sono iscritti, lo sono solo se lo chiedono; non sono iscritti automaticamente come da noi... e quelli che si astengono sono sempre di piú!

Nel 2002, in Francia, gli iscritti erano (solo) 41,2 milioni, ma i votanti 29,5 milioni su 60 milioni di Francesi!

Nel 2001, in Italia, gli iscritti erano circa 40 milioni, ma i votanti erano di 37,2 milioni su 58 milioni di Italiani!

Ogni elezione da 20 anni ad oggi, diminuisce il numero dei partecipanti al voto. Bisognerá pure far qualcosa nó ?

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/05/07 alle 00:01 via WEB
E successo qualcosa, in Francia a queste elezioni si sono iscritti migliaia di nuovi elettori che non erano iscritti per ragioni varie, domicilio, o altro. Oltre tutto la partecipazione al voto è stata storica, dal 1969, con circa 86% ! Qualcosa si è fatto ? No, qulcosa è successo, Nicolas Sarkozy, dopo Le Pen è il più grande rischio per la democrazia che ci sia stato dal 1939. Riflettiamoci.
(Rispondi)
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