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IL CRISTIANO VALE QUANTO PREGA (02) ...SEGUITO

Post n°9 pubblicato il 22 Giugno 2010 da angeloglobulirossi

PRECEDENTE: http://blog.libero.it/globulirossi/8974842.html

La preghiera

è come la grande autostrada verso Dio.

  • C'è la corsia di ingresso e per i mezzi lenti (= preghiera vocale attenta), parti di lì,

  • poi c'è la corsia del grande traffico stradale, la corsia della velocità (= preghiera di ascolto, la preghiera che si fa ascolto di Dio),

  • e poi c'è la preghiera la corsia di sorpasso, la corsia dell'alta velocità (= preghiera del cuore, interiore, di silenzio).

Si parte dalla preghiera vocale attenta, il primo passo, però bisogna arrivare all'ascolto di Dio, è lì che scorre il traffico. Gran parte dei cristiani non arriva a questa, corsia di centro, preghiera e così spiegata la vita cristiana fiacca che non arriva alle decisioni.

Poi bisogna imparare l'arte della preghiera del cuore. Qui si forma il cristiano profondo. Ci vuole buona volontà e una macchina buona. Chi tende alla preghiera del cuore tende alla preghiera della santità, vuole fare della sua vita un capolavoro di Dio, la scelta della santità, che la nostra vita diventi adesione perfetta e costante alla volontà di Dio.

Qual è la più bella forma della preghiera del cuore?

La “preghiera sanguinante del Getsemani: Padre non la mia, ma la tua volontà sia fatta”.

  • Ma si può fare meglio: “Padre in questo momento voglio essere la tua gioia, in questo preciso momento aiutami ad essere la Tua gioia”.
  • Nei momenti più banali di oggi, “Padre, voglio essere la tua gioia”. Questa preghiera è un po' più facile ed è la stessa.
  • Quando la tua vita combacia perfettamente e costantemente con la volontà di Dio siamo alla preghiera perfetta del cuore, alla preghiera della santità. Allora la preghiera è amare.

Gesù con il Padre Nostro ci insegna che la preghiera è amare. Il Padre Nostro è fatta da 7 atti d'amore. C'è una invocazione che non sembra un atto d'amore “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, ma essendo al plurale è un atto d'amore e poi i Padri parlavano del “pane soprasostanziale”, la “grazia”, “dacci la forza per l'oggi”.

Amare cosa è ?

  • Amare è cambiare, cioè crescere, correggere, modificare, guarire.
  • L'amore sta nei fatti, le decisioni pratiche.
  • Un prete deluso dal suo gruppo del R.n.S. pieno di divisioni, ad un certo punto gli da il segreto della preghiera perfetta: “ti aspetto fuori”. Poi il prete, crollò per un infarto. Quando il Vescovo va a trovarlo gli dice: “Dio mi ha messo alla prova, ho insegnato la formula perfetta della preghiera e Lui ha aspettato fuori anche a me”.

C'è un test per misurare la validità della preghiera?

Sì: occorre chiedersi:

  1. cresce la mia carità?
  2. cresce l'adesione ai miei doveri?
  3. cresce il distacco dal male?

Il Credo della preghiera:

  • Credo che la preghiera non è tutto ma che tutto deve cominciare dalla preghiera perchè l'intelligenza umana è troppo corta e la volontà dell'uomo è troppo debole perchè l'uomo che agisce senza Dio non da mai il meglio di se stesso.
  • Credo che Gesù Cristo dandoci il Padre Nostro ci ha voluto insegnare che la preghiera è amore.
  • Credo che la preghiera non ha bisogno do parole perchè l'amore non ha bisogno di parole.
  • Credo che si può pregare: tacendo, soffrendo, lavorando ma il silenzio è preghiera solo se si ama. La sofferenza è preghiera solo se si ama. Il lavoro è preghiera solo se si ama.
  • Credo che non sapremo mai con esattezza se la nostra è o non è preghiera. Ma il test infallibile della preghiera è se cresciamo nell'amore, nel distacco del male, se cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio.
  • Credo che impara a pregare solo chi impara a tacere davanti a Dio.
  • Credo che impara a pregare solo chi impara resistere al silenzio di Dio.
  • Credo che tutti i giorni dobbiamo credere a Dio il dono della preghiera perchè chi impara a pregare impara a vivere”.

I rischi, le insidie del mondo della preghiera:

1) la preghiera che batte il vento e non va ai problemi (l'eresia più grave della preghiera è la schizofrenia della preghiera, la preghiera separata dalla vita: la vita di qua e la preghiera di là, la preghiera che non si interroga sui problemi che bruciano;

  • quando la preghiera convive con i disordini morali gravi,
  • quando convive con la trascuratezza dei nostri impegni sociali e famigliari, siamo alla eresia della preghiera;
  • quando la gente dice guardati da chi va in Chiesa, hanno ragione perchè chi prega deve cambiare, deve vedere le sue magagne, deve correggersi;
  • la preghiera deve essere dare e agire, per questo sarebbe bene la preghiera continua della adorazione eucaristica…alle 23 di notte del Venerdì chiudiamo il SS perchè scendiamo nelle strade a parlare con le prostitute…è un altro modo di pregare, dire la parola di Dio alla prostituta, soffrirai con la prostituta…la preghiera è azione altrimenti non è preghiera);

2) la mania alla corsa ai luoghi di apparizione (= la persona di autentica preghiera non sente il bisogno di andare a caccia dei luoghi dove avvengono le apparizioni;

  • la persona di preghiera ha tutto: eucarestia, Parola di Dio, Chiesa…; non si trascura la PdD e la eucarestia per l'apparizione!);

3) la mania esorcistica (tanta gente vive agitata dal problema di Satana, ma abbiamo lo Spirito Santo in noi cosa ce ne facciamo di Satana…tanta gente vede satana dappertutto eccetto dove c'è di sicuro: il peccato mortale, lì c'è satana.

  • Chi ha lo Spirito Santo con un soffio sbaraglia Satana. Quando c'è paura di satana, il primo esorcismo è confessarsi e farlo bene);

4) manomissione della Parola di Dio (= no alla superstizione della Bibliomanzia, cioè consultare abitualmente la Bibbia aprendola a caso;

  • non posso obbligare Dio a parlarmi quando apro a caso la Bibbia; prima di prendere in mano la PdD occorre “sbucciare la banana” leggendo i passi paralleli…questa è la serietà verso la PdD);

5) bolire nei gruppi la preghiera spontanea, per evitare l'insidia dei messaggi trasversali (pugnalare un fratello e una sorella);

  • noi nella revisione di vita, davanti al Santissimo accusiamo noi stessi non il fratello!

La preghiera e l'amore ottengono l'impossibile”. Triplica il tuo amore e triplica la tua preghiera, tu mamma, e vedrai cosa otterrai.

  • La Madonna la via privilegiata e sicura per l'incontro con il Signore. E' Lei che ci dispone ad accogliere la Sua parola e ci rende perseveranti nella preghiera (Giovanni Paolo II).
  • Rallegrati Maria, gioia di Dio…” (= Ave Maria piena di grazia…).

Fiuggi, 7/12/2001   (p. Andrea Gasparino)  

SULLA PREGHIERA

Papa Bendetto XVI: "È venuto il momento di riaffermare l'importanza della preghiera di fronte all'attivismo e all'incombente secolarismo di molti cristiani impegnati nel lavoro caritativo" (Papa Benedetto XVI, enciclica Deus caritas est, 2005, n°37).

  • "Occorre guardarsi, dice San Bernardo da Chiaravalle, dai pericoli di una attività eccessiva, qualunque sia la condizione e l'ufficio che si ricopre, perchè le molte occupazioni conducono spesso alla "durezza del cuore", non sono altro che sofferenza dello spirito, smarrimento dell'intelligenza, dispersione della grazia...

  • "Ecco, dice San Bernardo, dove ti possono trascinare queste maledette occupazioni, se continui a perderti in esse... nulla lasciando di te a te stesso"... Quanto utile è anche per noi questo richiamo al primato della preghiera e della contemplazione!" (Papa Benedetto XVI, angelus, Castel Gandolfo, 20 agosto 2006).


Sant' Agostino: Gesù ci ha insegnato a pregare per conseguire la vita beata; la stessa vera Vita in persona ci ha insegnato a pregare non con molte parole poichè Dio sa già quello che vogliamo chiedergli…

  • a Dio non interessa tanto la manifestazione del nostro desiderio che già conosce,

  • ma piuttosto che questo desiderio si ravvivi mediante la nostra domanda poichè possiamo ottenere ciò che egli è già disposto a concederci…

Pregare incessantemente (1Ts5,17) vuol dire desiderare senza stancarci la vita beata, che è eterna, da colui che solo può concederla” (Agostino, “Lettera a Proba”).

 
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