DSM

«Ciò che ci divide non è il fatto che noi non troviamo nessun Dio, né nella storia, né nella natura, né dietro la natura, - ma che quello che è stato adorato come Dio noi non lo troviamo affatto

 

AREA PERSONALE

 

OTTOBRE 1995

nella notte reprimo un grido che laceri questo
silenzio,
che interrompa questa opprimente, insensata
solitudine,
riecheggia in me con veemenza sconvolgendomi.
mi aggrappo alla vita, benchè vivere mi costi
tanto,
ci sarà un altro risveglio che mi porterà
il domani,
senza che trovi in me un perchè resistere,
un perchè continuare.
mi scontrerò di nuovo coll'irrazionalità
di un mostro
che fagocita la nostra dignità, la nostra
personalità.

cerco un porto sicuro dove poter credere che vivere
non è solo lottare
ma anche saper lasciarsi andare.
batte il mio cuore dolorosamente, scandendo
un tempo che monopolizza la mia mente,
attimi che mi sfuggono come granelli di
sabbia fra le dita;
troppo rapidi perchè ne colga l'unicità,
troppo lenti perchè non senta il peso della
loro miseria.

il mio corpo forse non saprà mai far crescere
in sè una nuova vita,
troppo lontano anche dall'aver solo accettato
la sua;
non conoscerà la gioia di elargire la scintilla che accende
la materia.
forse solo così eviterò di fallire come madre,
troppo malata di vita per insegnare ad amarla,
troppo debole per insegnare la forza,
troppo delusa per insegnare l'entusiasmo,
troppo paurosa per insegnare il coraggio.
forse solo così non tramanderò il male
di vivere che mi è stato tramandato da chi
prima di me dovette subirlo.

 

NOVEMBRE 1995


Apro gli occhi cercando collo sguardo

Fra gli affetti,

un punto fermo sommerso dalla marea

di un tempo che trascorrendo finalmente

è stato sottratto

alla lunga successione di momenti

troppo acri per formare un’esistenza serena.


Apro gli occhi come un automa,

costretto a vivere in una dimensione

che non mi appartiene,

stringo i pugni perché il dolore che ho di fronte

non mi vinca.

Cerco una luce in fondo a questa galleria

Dove non entra sole, dove non entra aria,

forse cerco un dio nel quale credere,

una fede che possa giustificare con

un perché non ho conosciuto che questo

da quando ricordo di aver avuto

coscienza.

Cerco una speranza per il domani

Che mi permetta di esistere non di vegetare.

Cerco la volontà per sostenere chi si appoggia

Alle mie forze,

per non sottrarmi

ad una carezza, un bacio, un sorriso rassicurante.


Chi saprà donarmi un sorriso?

Chi saprà dare senza chiedere?

Chi mi restituirà il tempo mai conosciuto?



 

GENNAIO 1996

 

Mi uccido ogni giorno accettando

Di vivere, ogni volta che fingo di farlo,

mi uccido ogni giorno infliggendo

al mio corpo uno strazio che lo distrugge.

Ho deciso di soffrire senza sapere
di volerlo fare.
mi sto annullando annientando
il mio corpo.

Illudendomi forse, che renderò così

Libero il mio spirito.


 

 

vuoto

Post n°286 pubblicato il 19 Novembre 2007 da sfigatto6
 

solo chi conosce il vuoto può capire il silenzio.

il silenzio non è assenza di...non tutti almeno lo sono,
è stasi.
non è un grido taciuto,
è un afono pensiero mai espresso,
è un feto mai nato,
è la pausa nella sinfonia della vita.


i miei silenzi non dicono.
non vogliono dire nulla ,
perchè non hanno nulla da dire.

non voglio giustificarmi.
taccio quando le parole non mi bastano più per continuare a vivere.

non taccio per dirti qualcosa.

taccio quando non ho più niente da dire.


così, i miei silenzi non valgono più di mille parole...
perchè sono solo silenzi...


ancora una volta hai peccato di superbia.

anche per te, i silenzi non sono nient'altro che silenzi.




 
 
 

omaggio            

Post n°285 pubblicato il 14 Luglio 2007 da sfigatto6

trovo in me la forza per sfondare il muro di silenzio
solo per un omaggio dovuto.

un saluto, un ultimo saluto
per il ragazzo che si è gettato dal terzo piano dell'ospedale
in cui era stato ricoverato al peso di poco più di 30 kg.

non ti conosco, non conosco la tua storia.

ma so cosa alla soglia dei 30 kg ti può aver spinto a farlo.
mi stringo umilmente al tuo dolore.

 
 
 

Post N° 284

Post n°284 pubblicato il 21 Maggio 2007 da sfigatto6

è terribile sentire in me,
che puoi ancora devastarmi.
piango come un tempo,
di dolore,
di disperazione,
di rabbia.

terribilmente,
ancora,
instancabile,
ti accolgo in me,
una,
cento,
mille volte,
e ogni volta,
rinnovo in me
il desiderio di te,
avido,
insaziabile,
incontrollabile.

mi dai una gioia immensa,
così come il dolore che desti in me
mi uccide.

ed è triste non poter negare a me stessa
che ancora oggi,
forse per sempre,
senza scampo,
ti amo.

e vorrei poter estirpare da me
questa pianta infestante
che si prende tutto di me
dandomi allo stesso il suo tutto.

spero non sia già troppo tardi.

 
 
 

Post N° 283

Post n°283 pubblicato il 06 Maggio 2007 da sfigatto6
 

  13 febbraio

una folata di passato
mi ha investito ieri.
dopo quasi un anno di silenzio, ciclicamente torni a me.

come il tempo non fosse trascorso,
mi racconti dei tuoi mali,
senza ricordare che mi hai guardato morire,
senza pietà.

la cirrosi epatica ti ucciderà.
portandoti via all'alba dei 40 anni.

parole vuote, senza suono,
silenzio rumoroso, senza tregua,
questo sei.

 
 
 

    PERDITA        

Post n°282 pubblicato il 06 Maggio 2007 da sfigatto6
 


ti perdo.
forse per sempre.

i tuoi occhi spenti, vacui, fissano il vuoto.
le tue labbra masticano parole vuote
verso fantasmi immaginari
che la tua mente malata
partorisce ogni giorno,
in un delirio che si rinnova ad ogni istante.

ti guardo,
cercando in te
ciò che fosti.

non lo trovo.

gocce di rugiada rigano il mio volto.

ti amo.

l'amore per te ofusca la mia mente,
ossessionandola.

tu non ci sei più,
rapita dal male mentale che possiede il tuo io.

e non so se potrò vivere,
senza te per vivere.

ti guardo.
per l'ultima volta forse.
mi sento morire dentro.
mi sento morire dello stesso amore
che ci tenne in vita
morbosamente avvinghiate
l'una all'altra.

è l'ennesimo lutto.
forse il più doloroso.

quello che da sempre mi ossessiona.
ti lascio,
ma nell'istante stesso in cui lo faccio,
vorrei morire.

anche se tu non lo saprai mai,
ti ho amato,
sopra la mia stessa vita.

i tuoi occhi sbarrati
urlano nel silenzio,
senza per questo
poterli zittire barattando
la mia vita per la tua.



 
 
 

Post N° 281

Post n°281 pubblicato il 10 Aprile 2007 da sfigatto6


 
 
 

mamma

Post n°279 pubblicato il 02 Aprile 2007 da sfigatto6

è una notte di pianto.
una notte di lacrime.
una notte di singhiozzi.

l'ira della tua follia,
la stessa che ha velato il tuo sguardo,
si è scagliata contro di me stasera.

hai stretto le tue mani intorno al mio collo,
e così come mi hai dato la vita,
hai desiderato di portartela via.

mi hai sovrastato,
annientadomi,
nello spirito,
molto prima che nell'anima.

all'alba dei miei trent'anni
continuo a ripetermi
che non ho più la forza
per tutto questo.

sola nella notte,
rimando a memoria
le lezioni di vita,
che tu,
infimo essere non lesini
d'impartirmi.

tu,
piccolo, muto, provinciale ed egocentrico peter pan,
non sai neppure di cosa parli
a vanvera,
ma soprattutto
non sai con chi ti atteggi
a magister vitae.

oggi è solo l'orgoglioso ricordo
di quella che fu la mia forza,
a tenermi in piedi.
la consapevolezza di ciò che sono attraverso la mia storia.

eppure singhiozzo,
miseramenete,
nel buio della notte,
nel silenzio della solitudine.

domani,
sarà tempo di ulteriori battaglie,
supplico lo stesso dio
per la stessa pietà
da trent'anni,
eppure sono sopravvissuta
persino alla morte del mio corpo.

schiava della mia dannazione,

respiro.

 
 
 

estraneità

Post n°278 pubblicato il 01 Aprile 2007 da sfigatto6

inutile fingere...

siamo già, solo, per sempre,
miseramente,
niente più che due estranei.

la lontananza ci ha spento

senza speranza.

attendo solo che la monotonia della mancanza
fra noi,
renda la perdita
meno dolorosa,
inevitabile,
muta e sorda
priva di ribellione.

stiamo solo consumando gli ultimi scampoli di vacuità.

 
 
 

Post N° 277

Post n°277 pubblicato il 31 Marzo 2007 da sfigatto6

inutilmente,
mi illudo di poter ricomporre in me
i pensieri,
di poter dare loro voce.

ma la mia voce si fa fievole,
i miei pensieri, confusi,
non trovano forma,
non trovano collocazione.

il dolore ofusca la mia mente.

per l'ennesima volta.

l'eterno ritorno paralizza i miei pensieri.

la follia rapisce i miei affetti,

forse definitivamente, per sempre.

forse sei morta del tuo male,
forse non vedrò più il tuo sguardo.

ti amo, mamma.

prego che il demone che attanaglia la tua mente,
ti regali ancora qualche sprazzo di lucidità.

prego perchè io possa rivedere i tuoi occhi.

prego per barattare la mia misera vita con la tua libertà.

prego da sempre per questo.

eppure caparbiamente resiste ancora in me il mio anelito di vita,
senza per questo aver trovato la forza di non morire ogni giorno.

il mio silenzio mi uccide.
ma non riesco più a vivere.

 
 
 

eterno ritorno

Post n°276 pubblicato il 15 Marzo 2007 da sfigatto6

ci sono
persone che non passano.

stazionano in noi,
ora latenti,
ora silenziosi,
ora ingombranti,
altre volte il fracasso del loro silenzio
può ossesionarci.

non vi è una logica razionale in questo.

tutto ci spinge a loro.

contro ogni razionalità,
contro ogni buonsenso,
siamo schiavi di questo cordone ombelicale
inscidibile.

a volte capita.

non saprei dire se questa
sia o meno una fortuna.

eppure tutto, ricondotto a te,
perde di importanza,
perde di forza,
perde di senso,
perchè potendo scegliere,
lo rifarei con te.

mi illudo di aver scelto di vivere senza te,

ho solo rinunciato a tentare di farlo.

eppure, il tuo respiro, è  in me.
per sempre.

io ti ho amato,
il valore del mio amore
non è dato essere a conoscenza di tutti.

forse questa è la vera fortuna.

l'assenza di schiavitù a te.
lontani o vicini,
comunque indissolubilmente insieme.

 
 
 

Post N° 275

Post n°275 pubblicato il 14 Marzo 2007 da sfigatto6

tutta questa sarcastica ironia....
anche di prima mattina...
è solo lievemente nauseante....

vado all'inferno?

divertente!

 
 
 

Post N° 274

Post n°274 pubblicato il 14 Marzo 2007 da sfigatto6

assenza di armonia.

nei tuoi gesti, nelle tue parole.

assenza di coerenza.

assenza di integrità morale.

assenza di te...

in me.

assenza di te,

semplicemente.

forse avevi ragione,
quando dicevi che non mi meriti.

riduci tutto ad un patetico scherno della vita,
dei suoi valori.

ma la vita con me è stata magister vitae austera...
la tua bruttura non può contaminarmi,
ma solo disturbarmi col  suo stridente
cicalio.

ora voglio solo esercitare
un' umile
astensione di giudizio.

 
 
 

Post N° 273

Post n°273 pubblicato il 14 Marzo 2007 da sfigatto6

solo pochi istanti...per augurati un sereno sonno, piccolo.

 
 
 

l'eterno ritorno

Post n°272 pubblicato il 10 Marzo 2007 da sfigatto6

attanagliata dall'incalzare degli eventi,
resa afona dall'eterno ritorno,
privata coattamante di inchiostro e calamaio,

perduro nel silenzio.

schiava del mio demone,
posseduta dal mio dioscuro.

marzo 2007- anno primo.

alle ore 21 del 2 marzo 2006,
per la seconda volta in diciasette anni di malattia,
la mia scintilla di vita,
usciva da me,
ed insensibile spettatrice guardava il mio corpo spegnersi.

il cuore rallenta,
il cervello privato d'ossigeno, ofusca i pensieri,
gli occhi sbarrati implorano di chiudersi.

tra le braccia di mio padre,
tramortito dalla sua stessa drammatica impotenza,
lotto per resistere alla suadente voce della morte che mi chiama a se,
lusingandomi col suo dolce amaro sapore d'oblio.

un anno dopo il sondino naso gastrico,

mi ritrovo a combattere con i mulini a vento
di sempre.

gli occhi di mia madre posseduti dal suo demone,
sono vuoti, senza io,
la precarietà mi soffoca con la sua angoscia,
come solo  può fare con chi ha già perso tutto una volta nel corso della sua vita.

mi ritrovo senza casa,
senza più la certezza del mio lavoro,
ad alimentare coattivamente il mio passato con il quinto del mio stipendio.

vivo una pena sisifica che si rinnova ogni giorno.

cedo la proprietà dell'unico bene di cui ho possesso.

nullatenente mi appresto a pagare il biglietto, esoso in vero,
per l'ultimo giro di giostra.

e mi ritrovo con un compagno che già distante anche da vicino,
pone tra noi la distanza di un altro continente,
fingendo di credere che sapremo sopravvivere a questo.

piccolo, ingordo ,provinciale, banale Topino, 
tu che hai fatto solo scelte giuste,
continuerai a vivere solo splendide giornate...
così come io,
d'altronde, continuerò a vivere anche senza di te...
così come ho continuato a fare dopo aver rinunciato a tutto.

non crucciarti.
non sono strana.
semplicemente mi hai già perso.
cadrai anche tu come tanti nell'oblio,
un oblio incolore, senza voce senza rimpianti,
privo di rammarico.

perchè tu hai scelto di non essere per me.

ed io, non posso più essere per te
più di quanto tu non sia disposto ad essere per me.

averlo già fatto, mi ha reso incapace di poterlo fare di nuovo.

sono certa che non  ti pentirai mai della tua scelta.
come sempre .

 

 
 
 

la pausa

Post n°271 pubblicato il 10 Marzo 2007 da sfigatto6

2 marzo 2007

nel giorno di oggi un anno fa
si fermava il mio cuore.
la morte si fa conoscere quando
sta arrivando,
tenta di sbarrare i nostri occhi
senza per questo renderci incoscienti.

ho lottato contro tutta me stessa
per non lasciarli chiudere.

per non spegnere la mia scintilla di vita,
per non morire,
esamine tra le braccia di mio padre.

lo amo troppo per fargli questo.
probabilmente,
è per questo che sono ancora
qui,
caparbiamente.

un anno dopo
l'ultima seduta di psicoterapia.

un anno dopo aver visto
per la prima volta
quella che sarebbe diventata la mia casa.

ironicamente un anno dopo,
inizia la procedura di mobilità eccezionale,
che porterà alla demolizione
del mio nido.

privata di carta e calamaio,
cado nel silenzio,
vinta dal mio dio minore,
dalla mia parte oscura.

soffoco nel mio stesso silenzio,
che mi attanaglia
all'angoscia
che l'assenza di parole genera
in me.

non supereremo la cina.
siamo troppo lontani già vicini.

forse sapere che non sarai,
non mi permette di essere per te.

non temere l'ennesima assenza di te,
non avrà la forza di uccidermi.

 
 
 

eterno ritorno

Post n°270 pubblicato il 11 Febbraio 2007 da sfigatto6

vuoto.

è l'unica sensazione che riesco a distinguere
e definire
in me.

nel mio trentesimo anno
di vita
ancora,
senza scampo,
combatto coll'irragionevole mostro
che rapisce la mente di mia madre,
l'annulla,
l'estranea,
deturpa il suo volto,
spegne i suoi occhi,
alimenta il suo delirio.

e non trovo la forza.
non trovo più la forza
per fingere con me stessa
che un giorno tutto questo
finirà.

smarrita nel mio dolore,
mi sento esranea persino a me stessa.

non riesco a piangere.

vorrei lavar via il mio male
con le mie gocce di rugida.
ma neppure loro
trovano la forza.

 
 
 

Post N° 269

Post n°269 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da sfigatto6

ricomincio.
come sempre di nuovo, riprendo da dove ho lasciato.

dopo un silenzio forzato,
doloroso, invero.

è tardi...
solo poche parole...
per non dimenticare che oggi
ho attinto un pò di latte
dalla sorgente degli dei.

per non dimenticare,
scrivo,
come sempre.


 

 
 
 

Post N° 268

Post n°268 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da sfigatto6

sono molto diversa da come ti aspettavi.

hai creduto che distaccato,
ti saresti trovato soffocato
da me.

hai creduto,
che volendoti ad ogni istante,
ti togliessi aria.

ti ritrovi,
 senza capire perchè,
con una me sfuggente.

te la prendi.
perchè non mi perdo in te,
perchè non voglio dormire con te.

e mi chiedo,
come tu possa pretendere
che io possa accettare che tu te ne vada per tre anni,
quando tu,
non riesci ad accettare che io ti lasci dormire da solo.

come ti ripeto sempre....

manchi di coerenza.

 
 
 

Post N° 267

Post n°267 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da sfigatto6

ci sono momenti in cui solo il silenzio
ha la capacità di parlare di noi.

ci sono momenti in cui le parole
ci sembrano inadeguate.

probabilmente lo sono.

ma poi le sensazioni taciute,
prendono forma,
riacquistando voce.

a volte non riusciamo neppure più a piangere.

eppure queste emozione compresse
in noi,
d'incanto
trovano una via di fuga
ed esplodono
inaspettate.

oggi è uno di quei momenti.

ti pongono domande sterili,
per formulare un'anamnesi.
sintetizzano,
senza saperlo,
la miseria della nostra esistenza.

-quando ha avuto la prima mestruazione?
- nel '88 a undici anni
-gravidanze?
- un aborto spontaneo nel 2001
-fuma?-
-si
-quante sigarette al giorno?
-5
-è in menopausa?
-no, in amenorrea
-da quando?
-dall'età di 16 anni, con qualche breve interruzione
-ha avuto episodi di anoressia?
-si
-anche recenti?
-si
-da quando?
-sono nel 17simo anno di malattia...
-ah!
-fratture?
-si
-cadute?
-si
-ha già fatto questo esame?
-ogni anno
-e....
-e...soffro di una osteoperosi molto grave.
-ah!.....va bene...si rivesta.può andare.

sintesi di una vita.

solo le goccie di rugiada che stanno segnando le mie gote...
raccontano la mia miseria.

 
 
 

Post N° 266

Post n°266 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da sfigatto6

mestamente,
lentamente,
inevitabilmente

ci stiamo avviando al prologo.

ci stiamo avviando
verso il peggio
che una storia
possa riservare,
la sua fine.

la nostra storia.

sono stati due mesi intensi.

sono stati due soli mesi,

che nell'arco di una vita,
non sono altro
che una fugace parentesi.

ci stiamo trascinando
sapendo già
che non ci sarà seguito.

fingiamo di essere qualcosa....

sapendo
che già domani
non saremo più
niente.

è andata come hai voluto che andasse.

non farò nulla per evitarlo.

non più ormai.

l'accanimento terapeutico
per tenere in vita
un rapporto allo stadio terminale,
va contro il mio nuovo IO.

avere perso tutto
una e più volte,
mi fa non temere
la perdita del noi.

si volta pagina.

su di una pagina bianca
si può ricominciare a scrivere.

vorrei solo trovare
lo spunto
per salutarti adesso.

perchè tutto quello che verrà da ora in poi,
sarà solo una caricatura di noi.

ho tempo ancora per un bacino
della buona notte.

infinitamente

senza senso.

 
 
 
 
 

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A ME STESSA

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 DICEMBRE 1995


Sorridi anche se hai voglia di piangere,

anche se non ce la fai più,

anche se vorresti morire.

La tua vita è di tutti coloro che ti amano,

conducila il più dignitosamente

possibile.

Sii umile nella tua forza;

guarda oltre,

saprai scovare un motivo per continuare.



 

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A MIA MADRE -

 dicembre 1995

Ossessione della mia mente,ossessione del

Mio cuore,

ti ho amato sconfinatamente,

ti ho posto a capo dei miei pensieri

al mattino quando apro gli occhi,

alla sera quando mi corico

e non posso prendere sonno.

Hai impregnato di te il mio io,

condizionato le mie scelte.

Ho tentato di non odiarti mai per questo.




Il mio cuore sanguina ogni qualvolta

Ti vede soffrire,

ogni qualvolta la tua mente vaneggia.

Vorrei sollevarti nel dolore, vorrei che

La tua mente potesse vedere la luce

Coi miei occhi.

Volevo farti vivere

 
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3 DICEMBRE 2002

 

3/12/02


A volte penso che camminare rasenti la morte non possa che cambiarci profondamente,

senza scampo.

A volte credo che assaporare troppo da vicino l’assenza di vita finisca per ucciderci pian piano.

Desiderare tanto e così a lungo di morire ci uccide inevitabilmente.

E cerco una ragione per smettere di tentare di morire ogni giorno.

Prego che la morte si porti via questo blando ricordo di vita.

 

30 DICEMBRE 2002

 

30/12/02



Respiro lentamente.

Assaporo l’aria che entra in me, ascolto la sensazione strana che questo vivere, vegetare fa scaturire in me.

E mi sento senza scampo, senza me stessa, senza orizzonte, senza meta, senza via, privata di tutto e di tutti, privata di quello che fu tutto il mio mondo.

E cerco una via di fuga dal mio passato, dal mio presente, senza per questo sapere dove voler fuggire.

Osservo la vita, i fatti della vita che mi passano in fianco senza più farmi vivere.

Piango per ciò che non trovo più in me, per ciò che non sono più, per ciò che cozza contro il mio sguardo ogni volta che mi guardo intorno.

Vorrei poter dire mille cose, vorrei urlare tutto il male che ho dentro, vorrei vomitare la mia rabbia, vorrei semplicemente assenza di vita.

Sfibrata dal male di vivere, giungo sfinita all’ultimo giro di boa del mio universo, e perso anche quello, non capisco perché continuare a camminare lungo questa via che si è fagocitata tutto di me oltre che tutta me stessa.


E non scorgo pietà nello sguardo di chi tanto mi uccise, non scorgo comprensione, non scorgo amore, non scorgo più nulla perché forse non è rimasto più nulla.

Mi attacco con forza ai miei credo, senza credere più a nulla…perché tutto ciò in cui credetti soccombe sotto il peso della nostra miseria

 


IO SOTTOSCRITTA, F.B.,  nel pieno delle mie facoltà mentali, e allo scopo di salvaguardare la dignità della mia persona,affermo solennemente
con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.

Considero prive di valore e lesive della mia dignità di persona tutte le situazioni in cui non fossi capace di un'esistenza razionale e/o fossi impossibilitato da una malattia irreversibile a condurre una vita di relazioni; e quindi considero non dignitose tutte le situazioni in cui le cure mediche non avessero altro scopo che quello di un mero prolungamento della vita vegetativa. Perciò, dato che in tali circostanze la vita sarebbe per me molto peggiore della morte, voglio che tutti i trattamenti destinati a protrarla siano sospesi o cessati.
Considero egualmente non accettabili, in quanto anch'esse peggiori della morte e in contrasto con il mio concetto di valore della vita e dignità della persona umana, situazioni in cui malattie senza prospettive di guarigione siano inutilmente prolungate attraverso cure e metodi artificiali.

Dispongo che interventi oggi comunemente definiti "provvedimenti di sostegno vitale" e che consistono in misure urgenti quali, ad esempio, la rianimazione cardiopolmonare, la ventilazione assistita, la dialisi, la chirurgia d'urgenza, le trasfusioni di sangue, l'alimentazione artificiale, terapie antibiotiche, non siano messi in atto
In particolare, nel caso io fossi affetto/a da una malattia allo stadio terminale, da una malattia o una lesione cerebrale invalidante e irreversibile, da una malattia implicante l'utilizzo permanente di macchine o altri sistemi artificiali, incluso ogni forma di alimentazione artificiale, e tale da impedirmi una normale vita di relazione, rifiuto qualsiasi forma di rianimazione o continuazione dell'esistenza dipendente da macchine e non voglio più essere sottoposto/a ad alcun trattamento terapeutico.
Chiedo inoltre formalmente che nel caso fossi affetto/a da una delle malattie sopra indicate siano intrapresi tutti i provvedimenti atti ad alleviare le mie sofferenze, compreso in particolare l'uso di farmaci oppiacei, anche se essi rischiassero di anticipare la fine della mia vita. 
 Detto infine le seguenti disposizioni 
    * non voglio l'assistenza religiosa
    * il mio corpo puo'essere donato per trapianti
    * il mio corpo puo' essere utilizzato per scopi scientifici e didattici
    * voglio essere cremato
    * non voglio funerale o altra cerimonia funebre
    * voglio che le mie ceneri vengano disperse in natura


 

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