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Italia Sub Tenebra - Macerata (by Orco Cattivo)

Post n°54 pubblicato il 28 Luglio 2008 da nemuskaiser
 


Il dominio di Macerata ha molte similitudini con la tipica situazione italiana: le sue origini sembrano antichissime ma nessuno dei vampiri presenti al momento, eccetto forse il Caesar Ludovico della Rovere, può dire di conoscere interamente la sua storia sin dalle origini.
L'estensione geografica è piuttosto generosa: il dominio infatti abbraccia, oltre alla città di Macerata, anche un certo numero di comuni limitrofi probabilmente per far fronte alle necessità di nutrimento dei Fratelli troppo limitate dall'esiguo numero di Vacche presenti nella sola città.
Per permettere un controllo più efficace di un territorio così vasto il Caesar ha deciso di suddividere la zona in diversi domini minori, composti da singoli comuni e controllati dai “Consiglieri”; costoro ricoprono anche la carica di Pater anche per il loro clan.
A causa di ciò la maggior parte degli esponenti di un clan ha preso rifugio nei propri domini minori di appartenenza anche se, ovviamente, esistono delle eccezioni e nessun Fratello viene obbligato a risiedere in un luogo piuttosto che un altro.
Non è chiaro quando siano stati definiti i confini dell'intero dominio, ma si pensa che la sua estensione territoriale risalga addirittura a prima della formazione della Camarilla ma, ovviamente, non esistono dati certi per comprovare questa supposizione.
Il Caesar, nonostante la concessione dei domini minori, ha sempre esercitato con molta efficacia la sua autorità: molti Fratelli in passato sono stati distrutti per aver violato una tradizione della Camarilla ed un numero di poco inferiore per aver osato mettere in dubbio l'operato di Ludovico. Oltre a questo, ben poche concessioni sono state fatte ai fratelli non appartenenti alla setta ed è stata portata avanti una dura lotta nei confronti del Sabbat.
Riguardo a questo ultimo punto la Spada di Caino non è mai stata un grande problema per il dominio di Macerata: ci sono state alcune “incursioni” in passato, culminate nella “conquista” di Corridonia nel 1969 e la successiva liberazione avvenuta cinque anni dopo, ma le forze del Caesar sono sempre state più che sufficienti per scacciare i branchi male assortiti del Sabbat.
Il dominio ha inoltre partecipato attivamente alla liberazione di Milano mantenendo sino ad oggi contatti con Giangaleazzo Visconti ex Arcivescovo di Milano, Lasombra antitribù e oggi Caesar.
Poco dopo il volgere del terzo millennio la presenza del Sabbat si è fatta ulteriormente sporadica tanto è che da diversi anni non si subisce un suo attacco o si sente parlare della setta nemica.
Nonostante la collaborazione con le alte sfere della Camarilla e con gli altri Caesar nella lotta al Sabbat, il dominio di Macerata, come la maggior parte di quelli italiani, non ha stretti rapporti con i vicini; ad ovest è presente il dominio di Perugia, antico tanto quanto quello di Macerata, a nord Ancona è nelle mani dei Giovanni secondo un trattato stipulato dal clan dei Necromanti con il Circolo Interno della Camarilla dal 1529 (e che i Giovanni, ovviamente, non perdono occasione di ricordare...) ed infine a sud non esistono domini immediatamente confinanti con quello di Macerata.
Il Caesar non ha mai dato troppa importanza alle adunanze tra tutti i membri dei Clan appartenenti al dominio, alcuni dicono per preservare la sua incolumità: si sta infatti parlando di un Fratello Anziano la cui Vitae potrebbe far gola a diversi Neonati. Altri pensano invece che Ludovico voglia evitare di far diventare i residenti del suo dominio facile bersaglio di un attentato nel caso essi si riunissero tutti assieme in un determinato luogo.
A causa di questa “riluttanza” nel corso degli anni ben pochi sono stati gli incontri ufficiali e molti Neonati non hanno nemmeno mai visto il Caesar di persona: egli ha comunque mantenuto il controllo del dominio convocando il consiglio dei Pater e imponendo le sue direttive da seguire in generale e nei domini minori nel contempo lo Sceriffo e il Flagello venivano utilizzati come tutori dell'ordine ed esecutori delle volontà del Caesar.
Il dominio non ha incontrato grosse crisi o difficoltà dalla fine delle Seconda Guerra Mondiale ad oggi, segno evidente della capacità di mantenere il controllo di Ludovico, dei suoi sottoposti e della fedeltà dimostrata dai Pater; che questa sia dovuta per paura di eventuali ritorsioni o per effettiva stima nei confronti di Ludovico è argomento molto dibattuto ovviamente non in presenza degli stessi Pater o del Caesar.

I Clan della Camarilla:

Brujah:
Stanziato a Civitanova Marche (divenuta ufficialmente dominio minore del clan dalla seconda metà del XIX secolo) da diverso tempo, il clan ha subito la medesima frantumazione dei loro pari presenti in Italia nel 1922, quando l’anziana Brujah Isabella Correlli si schierò apertamente a favore del Duce mentre il garibaldino Gregorio Romani vi si oppose.
Nel dominio di Macerata i Brujah “fascisti” approfittarono dello stato di caos susseguente l'ascesa della dittatura di Mussolini per eliminare dalle sue fila gli oppositori garibaldini e relegarli ad un numero esiguo stanziato, oggi, a Civitanova Marche Alta.
Grazie all'intervento dell'Arconte De Montbard la situazione oggi è molto più distesa che in passato ed entrambi le fazioni del clan sono presenti nel dominio di Macerata sebbene il potere e la direzione del clan venga indiscutibilmente decisa da Umberto Fiorentini, Pater della Feccia da ben prima della Seconda Guerra Mondiale e tenace sostenitore della corrente Fascista.
Il clan ha buoni rapporti con i Ventrue (questa intesa, però, non è nata grazie al Conte Luigi Visconti come nel resto della penisola, ma attraverso continui rapporti tra il Caesar e il clan), e con i Malkavian con i quali i Brujah hanno stretto alleanze ed accordi sin dal secolo scorso; esistono invece degli screzi piuttosto gravi con i Toreador per questioni territoriali che oramai ricordano solo i Pater dei rispettivi clan ma che sono stati in grado di trasmettere questo sentimento (senza darne troppe spiegazioni) ai loro sottoposti.

Gangrel:
I Gangrel non sono mai stati numerosi in Italia e il dominio di Macerata non fa eccezione; in realtà alcune leggende dicono che i forestieri sono giunti nella zona e vi hanno preso residenza sin dai tempi delle invasioni barbariche successive alla caduta di Roma e che quindi forse un Matusalemme potrebbe ancora avere il suo rifugio situato tra i boschi vicino Cingoli e San Severino; è molto più probabile invece che, data la natura nomade del clan, i Gangrel che sono passati nei secoli per il dominio di Macerata lo abbiano abbandonato dopo una breve permanenza.
Il clan non ha mai avuto influenza all'interno della politica del dominio, ne zone a loro assegnate dal Caesar. La loro defezione alla Camarilla del 1998 ha semplicemente accentuato questo aspetto ed oggi i Gangrel vengono considerati poco più dei Vili e viene loro concesso di risiedere nel territorio solo dopo un periodo di “osservazione” da parte delle autorità competenti e dopo un giuramento di rispettare le tradizioni della Camarilla.
Eccezioni alla regola ci sono state in passato e sicuramente ci saranno ancora in futuro vista la natura individualista dei Forestieri; è infatti noto che il Caesar abbia avuto al suo soldo, come guardie del corpo, alcuni Gangrel.
Altra eccezione è Franco Foresi: questo Fratello si è ben distinto negli anni 80 del XX Secolo ottenendo il riconoscimento a Pater del suo clan da parte di Ludovico, titolo più che altro onorario visto quanto detto sopra riguardo l'influenze dei Gangrel nella politica del dominio.
Nel 1998 la carica è stata “commutata” in quella ben più pragmatica di Flagello, più una conferma che altro visto che Franco già da tempo controllava i confini del dominio durante le sue peregrinazioni.
La fedeltà di Franco al Caesar è quasi sospetta e molto pensano che sia sotto l'influsso di alcuni poteri mentali (dei quali Ludovico è indubbio maestro) o, peggio ancora, di un Legame di Sangue. Queste illazioni non hanno però trovato riscontro fin'ora ed ovviamente nessuno è tanto stupido da chiedere spiegazioni direttamente a Franco o al Caesar.

Malkavian:
I Farnetici furono molto importanti durante l'impero romano e possedevano un influenza quasi pari a quella dei Ventrue alla sua conclusione ma in queste notti sono rimasti molto pochi in Italia. Ancora una volta, però, il dominio di Macerata è una curiosa eccezione alla regola.
La presenza dei Farnetici nel dominio si fa risalire alla nascita della Camarilla: a quanto pare il Caesar del periodo (il cui nome è ricordato solo da alcuni Fratelli più anziani) decise di accettare nel suo territorio i Malkavian solo dopo che avessero dimostrato di saper tenere a bada la loro pazzia.
Da allora i Farnetici hanno fatto parte del dominio tra alti e bassi: il precedente Pater, Filippo Neri, aveva rifugio a Corridonia e quindi la città si considerava territorio dei Lunatici fino al 1969, anno in cui il Sabbat con un colpo di mano distrusse il Pater e prese Corridonia sotto la sua egemonia mantenendola per circa un lustro. Successivamente Corridonia tornò sotto le mani del dominio ma i Lunatici, per ragioni chiare solo a loro, non chiesero mai di riottenerla come dominio minore preferendo spargersi per tutto il dominio liberamente.
Il clan è rimasto senza Pater sino al volgere del secondo millennio, periodo in cui una terribile epidemia lo ha colpito invalidando mentalmente la maggior parte dei suoi appartenenti: invece di ordinare un epurazione il Caesar nominò a guida del clan Giorgio Maffei, un Ancillae psicologo che nonostante l'Abbraccio aveva continuato il suo lavoro e i suoi studi divenendo un vero e proprio luminare nella cura delle malattie mentali.
Il nuovo Pater, rimasto illeso dall'epidemia, ha da allora guidato il clan e si è preso cura dei suoi Fratelli meno fortunati (e, qualcuno direbbe, controllabili).
Oggi l'influenza dei Malkavian si estende principalmente non su territori ben definiti ma su istituzioni mortali: è noto infatti che il clan, o forse solo il loro Pater, abbia diversi agganci nelle strutture ospedaliere dell'intero dominio.

Nosferatu:
Se generalmente in Italia i Nosferatu rimangono isolati nelle catacombe e nelle antiche cloache, incapaci di accettare i cambiamenti del mondo moderno, circondandosi dei cadaveri mummificati delle loro vittime a Macerata le cose sono radicalmente diverse...
I Topi di Fogna, da tempo immemorabile, sono sempre stati gli occhi e le orecchie del dominio di Macerata e da sempre al servizio dell'attuale Caesar.
Il rapporto tra il clan e Ludovico è talmente stretto che, sin dai tempi dell'unità d'Italia e dell’estensione della Camarilla sulla penisola orchestrata dal Patto delle Ceneri, Potenza Picena fu concessa ad uso esclusivo dei Nosferatu come dominio minore per i servizi e la fedeltà dimostrata alla Torre d’Avorio e al Caesar.
I Topi di Fogna da allora non hanno certo riposato sugli allori e da sempre sono organizzati in modo tale da darsi reciproco supporto usando il paese come “base operativa” per incontrarsi e per discutere delle azioni da intraprendere.
Si narra che vi siano innumerevoli cunicoli, costruiti in antichità o dagli stessi Topi di fogna in tempi più recenti che colleghino Potenza Picena con le altre città principali del Dominio e che addirittura uno di questi porti direttamente al rifugio del Caesar, tanto é la fiducia che costui ha nei confronti dei Nosferatu.
Altre speculazioni parlano di una vera e propria organizzazione segreta gestita dai Topi di Fogna atta ad addestrare gli appartenenti del clan a servire al meglio il dominio; si narra che il Pater abbia costruito sotto Potenza Picena una vera e propria “caserma” dove i neonati del clan vengono portati e dove vengono allenati per almeno tre anni prima che sia loro permesso di circolare liberamente per il resto del dominio.
Sicuramente molte di queste voci lasciano il tempo che trovano: è assurdo pensare che i cunicoli sotto Potenza Picena possano arrivare addirittura fino a Macerata o che il Caesar abbia concesso un simile potere al Pater nei confronti degli altri Nosferatu. Vi é comunque da dire che i Topi di Fogna sono presi in grandissima considerazione al punto tale che anche il ruolo di Sceriffo viene ricoperto da uno di loro: Mario Berni, detto per le sue capacità investigative Wolfe, infante dello stesso Pater Simone Salvucci.

Toreador:
Nonostante l'importanza all'interno della Camarilla e l'influenza che è in grado di esercitare nel resto d'Italia il Clan Toreador non ha molto peso politico all'interno del dominio di Macerata.
Agli estranei e ai non appartenenti al clan non è chiaro se questo sia dovuto ad un disinteresse dei Degenerati verso certi aspetti della non vita, impegnati come sono nell'organizzazione e gestione delle Gilde, a loro tanto care, e necessarie per definire la loro gerarchia sociale, ovvero se sono stati ostacolati in passato dal Caesar o dagli altri Pater nell'ottenere una certa importanza all'interno del dominio.
Di certo il clan è presente nel territorio sin dall'antichità e tra i suoi membri più illustri (e più anziani) c'è qualcuno pronto a giurare che in passato, e per un lungo periodo di tempo, i Toreador governavano l'intero dominio, incontrastati.
Come poi siano andate le cose non è chiaro e la storia è stata probabilmente cancellata dal tempo o dall'opera di qualcuno.
Oggi il clan ha come suo dominio minore la città di Recanati, luogo che calza a pennello con buona parte delle attività del clan volte a promuovere l'arte.
I Toreador, comunque, hanno i loro rifugi in tutto il territorio del dominio e sono ben visti dagli altri clan, con l'eccezione di quello Brujah: per questo motivo non si hanno notizie di Toreador residenti a Civitanova Marche.
Vi sono stati degli screzi in passato tra i due clan non ancora appianati del tutto: i Toreador asseriscono che in passato il dominio minore di Civitanova fosse loro e che furono scacciati violentemente dai Brujah, supportati celatamente dal Caesar.
Ovviamente i Brujah respingono qualsiasi accusa e lo stesso Caesar ha promulgato più di una Caccia di Sangue per punire quei Degenerati tanto audaci da osare sfidarlo in siffatto modo.
La situazione oggi è molto meno tesa che in passato tra i due clan ma comunque la diatriba continua, il più delle volte verbalmente.
Recentemente i Toreador hanno ottenuto una sorta di “vittoria” influenzando l'ex sindaco di Civitanova (alcuni dicono con l'aiuto dei Malkavian visto che si tratta di un medico) a promuovere l'associazione “Civitanova Danza” sulla quale si appoggia una delle gilde dei Degenerati.
In questo modo i Toreador hanno indirettamente messo le loro mani su alcune istituzioni Civitanovesi senza che i Brujah potessero protestare o intervenire in alcun modo. Dal 1945 il clan è guidato dall'Ancillae Vincenzo Chini.

Tremere:
Il dominio di Macerata non ha mai avuto una Cappella Tremere al suo interno: la più vicina è quella di Probitas a Perugia, e il Caesar non sembra intenzionato a cambiare nell’immediato le cose.
Effettivamente gli Stregoni non hanno mai avuto una grossa rappresentanza in zona: di norma Ludovico ha sempre mal tollerato la loro presenza e in passato molti di loro sono stati invitati, senza mezzi termini, a svolgere le loro mansioni nel più breve tempo possibile e a togliere il disturbo quanto prima.
Le ragioni di questi contrasti non sono mai stati chiariti ma il Caesar ha sempre affermato di aver buone ragioni per le quali preferiva avere minor contatti possibili con i Tremere.
Negli ultimi anni le cose sono leggermente cambiate: Ludovico ha permesso ad un apprendista di alto circolo, aiutato da altri quattro di grado inferiore, di stanziarsi a San Severino per un periodo di tempo indefinito a patto che qualcuno dei suoi fedeli servitori potesse tenere sott'occhio il loro operato.
Voci di corridoio suggeriscono che sotto ci sia stato un accordo ben più vantaggioso per il dominio e favori molto consistenti da parte della Cappella di Probitas a Perugia che hanno convinto Ludovico. Altri insistono nel sostenere che gli Stregoni abbiano utilizzato qualcuna delle loro strane magie del sangue per rendere più manipolabile il Caesar e che quindi il dominio possa ora essere pericolosamente sotto l'influenza malsana del clan Tremere.
Ovviamente ne l'apprendista Paolo Torresi ne i suoi sottoposti hanno svelato alcunché fino ad ora e nessuno è tanto pazzo da tentare di verificare di persona se il Caesar è sotto l'influsso di qualche diavoleria Tremere o meno.

Ventrue:
Mentre nel resto d'Italia i Ventrue attribuiscono maggiormente la loro discendenza dai Franchi nel dominio di Macerata i Sangue Blu, orgogliosamente ostentano le loro origini dai Patrizi che governarono Roma nell'antichità.
Spingendosi ancora più oltre i Ventrue fanno risalire le loro origini addirittura alla figura mitologica di Maccio Macro, annoverato nientemeno tra i nipoti di Noè, che governò da prima nella città Romana di Helvia Ricina e successivamente su Macerata.
Gli storici hanno da lungo tempo provato che Macerata non c'entra proprio nulla con Helvia Ricina e Maccio Macro è poco più di una leggenda: eppure tutti sanno che i Ventrue sono tra i più abili manipolatori della memoria e quindi del passato e quindi chi può dire quale sia la verità?
Quello che è certo è che i Ventrue sono il clan più potente del dominio e che, a dire dei suoi stessi membri, da sempre governa Macerata.
Gran parte dell'importanza del clan ovviamente deriva dal suo illustre Caesar Ludovico della Rovere, Anziano potente e rispettato; speculazioni sul suo nome potrebbero far risalire le sue origini alla famiglia nobiliare “della Rovere”, Duchi di Urbino dal XVI Secolo fino alla prima metà del XVII. Ludovico potrebbe essere stato un figlio cadetto cancellato dagli annali della storia e quindi avere oggi tra i quattro e i cinque secoli!
Ovviamente il Caesar non ha mai svelato apertamente le sue origini o il suo passato: la sua capacità di tenere sotto la sua egemonia (si potrebbe aggiungere, con “il pugno di ferro”) il dominio è sufficiente affinché egli venga rispettato dai membri degli altri Clan e dai Pater.
Inutile aggiungere che al resto dei Ventrue, che vivono di vera e propria luce riflessa, rimangono le briciole: il Caesar è un fervente seguace di tutte le usanze del clan e tiene in grandissima considerazione la Dignitas. Unico problema è che, essendo il Ventrue che per ovvie ragione ne detiene in maggior quantità, può tranquillamente guardare dall'alto in passo tutti gli altri appartenenti al suo clan stanziati nel dominio.
Molte Ancillae hanno lasciato il territorio in cerca di maggior fortuna altrove perché non erano in grado di competere con i giochi di potere del Caesar o non avevano abbastanza zone sufficientemente libere dall'influenza di Ludovico. Il risultato oggi è che Macerata viene prevalentemente abitata da Ventrue relativamente giovani, Caesar escluso.
Ludovico non ha mai preso in considerazione l'idea di nominare un suo Deputato preferendo agire di persona per comunicare le sue volontà al resto del clan: nonostante questo il Caesar non ha un occhio di riguardo per i suoi simili; i Ventrue, quindi, non hanno un trattamento di favore solo perché tali, il Caesar infatti si è sempre circondato di Fratelli che reputava meritevoli a prescindere dalla loro provenienza. Per questo motivo anche i Sangue Blu hanno visto raramente Ludovico che, di norma, li ha convocati assieme agli altri Fratelli solo nelle rare adunanze.

Vili:
In Italia i senza clan sono considerati, nel migliore dei casi, meno di nulla. Solo un continuo servilismo permette ai vili locali di sopravvivere, Macerata non fa eccezione alla regola.

I Clan Indipendenti:

Assamiti:
Fino a qualche anno fa non si era mai sentito parlare della presenza di Assamiti nel dominio. Le cose mutarono nel 2003 quando una delegazione di Assassini chiese il permesso di stanziarsi nella comunità pakistana di Corridonia: il Caesar accordò a loro tale permesso a patto di giurare fedeltà a lui e alla Camarilla e prestando eventuali servizi (le cui nature sono rimaste finora segrete) al dominio. In realtà si pensa che il Caesar sia stato convinto ad accettare da alte cariche della Camarilla come l'Arconte De Montbard, che avrebbe accompagnato di persona gli Assamiti al cospetto del Caesar in vista di futuri accordi con la fazione Scismatica.
Quello che è certo è che oggi almeno due Assassini (il numero preciso è conosciuto solo dal Caesar, dallo Sceriffo e dal Flagello) sono stanziati a Corridonia e che non hanno mai dato problemi di sorta.

Giovanni:
I Giovanni influenzano pesantemente la penisola e anche nel dominio di Macerata hanno una loro rappresentanza. Il centro di potere dei Necromanti nel centro Italia è Ancona: la città fu concessa al clan dal Circolo interno della Camarilla nel 1529 mediante la stipulazione di alcuni trattati. Successivamente venne perduta durante la Grande Guerra ed infine riconquistata grazie all'aiuto anche del dominio di Macerata nel 1973.
In cambio di questo supporto i Giovanni hanno aiutato il dominio di Macerata a riconquistare Corridonia dal Sabbat utilizzando alcuni Spiriti come spie per il Caesar.
Per questo motivo si è instaurato un rapporto di collaborazione e di mutuo supporto tra Macerata e Ancona ed è stato concesso ad un esponente dei Giovanni di risiedere nel dominio di Macerata, di portare avanti i propri studi ed interessi, a patto che non vadano in contrasto con quelli dei membri della Camarilla in cambio di servizi di vari natura richiesti dal Caesar.
Mario Giovanni, membro insediato del Clan presente nel Dominio di Macerata dal 1974, è scomparso misteriosamente nel 2000; al suo posto è stato inviato il Neonato Leonardo Giovanni, ancora oggi presente nel dominio.

Lasombra:
Ai Custodi, anche antitribù, non è assolutamente permesso risiedere nel dominio, a nessuna condizione.
Le voci si susseguono a riguardo: si mormora che i Lasombra presentatisi al cospetto del Caesar siano stati nella migliore delle ipotesi cacciati in malo modo e nella peggiore distrutti tra atroci sofferenze per aver insultato in qualche modo Ludovico.
Coloro che invece si sono spacciati per Vili e sono stati successivamente scoperti hanno subito tutti la medesima sorte di perire a causa di una Caccia di Sangue.
Non si sa perché il Caesar abbia un odio così viscerale per i Lasombra: egli non si è mai confidato con nessuno a riguardo. Eppure Ludovico è stato un forte sostenitore della liberazione di Milano dal Sabbat e molti insistono nel dire che abbia, ancora in queste notti, contatti di varia natura con il Caesar Lasombra Giangaleazzo Visconti.

Ravnos:
Alcuni Brujah stanziati a Civitanova insistono nell'affermare che diversi Ravnos dalla fine della Seconda Guerra Mondiale si sono mischiati con i Rom che periodicamente e per periodi variabili, si stabiliscono nella città. I membri di questo clan sono sempre stati tenuti sott'occhio e poco tollerati nonostante non abbiano mai combinato grossi guai. Al volgere del secondo millennio sono completamente spariti.

Seguaci di Set:
Non si hanno notizie della presenza di Seguaci di Set nel dominio di Macerata: forse qualcuno di loro si è spacciato in passato per Vile ma nessun Setita si è mai presentato come appartenente al clan.

Tzimisce:
Medesimo discorso dei Seguaci di Set, anche se sembra assurdo che qualche Demone si possa spacciare per una creatura che sicuramente considera inferiore.

 
 
 
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