Val Demone
La Val Demone include il dominio di Messina e la contestata città di Catania. Messina è saldamente in mano al temuto Don Caravelli, “capo di tutti i capi” dopo la Morte Ultima del suo Sire Antonius Caracus. Il potente Brujah ha mantenuto ed esteso il suo potere dopo aver distrutto gli altri pretendenti al trono d’Ayala e Lanza, esiliandone poi i seguaci.
La struttura gerarchica della città è mantenuta stabile attraverso la perenne minaccia di violenza e contemporaneamente è tenuta malleabile attraverso i conflitti tra i vari sudditi del Brujah, che lui stesso sobilla gioiosamente.
Nel 1837 Caravelli, in un momento di caos dovuto alle rivolte popolari in tutta l’isola, ha dichiarato Catania estensione del proprio dominio nonostante il parere contrario di Don Nicola Lazzari: come risultato Catania, lungi da cadere nelle mani del Brujah, si è spaccata in due zone in guerra. Caravelli ha inviato lungo gli anni una mezza dozzina di consiglieri a prendere possesso della zona ma questi hanno subito Morte Ultima pochi mesi o pochi anni dopo il loro insediamento. Quando nel 1848 i Giovanni Della Puttanesca si estesero con forza su Palermo il già fragile equilibrio tra i Lasombra siciliani ed i domini indipendenti si infranse in mille schegge. Onde evitare una guerra di frizione che alla fine avrebbe solo favorito i Della Puttanesca Don Caravelli, consigliato da Lazzari, convocò nel 1849 presso la sua corte una rappresentanza di tutti i Duchi dell’isola. La sua proposta era quella di formare un organo politico in grado di limitare lo strapotere dei due clan principali dell’isola attraverso lo sviluppo di strategie comuni. Al primo sospettoso incontro ne seguirono altri sino a che non venne infine firmata la Constitutio de Ordinibus Familiarum che gettava le basi del Parlamento siciliano.
Il Parlamento svolge una serie di ruoli: media i dissidi tra i vari clan rappresentati, prepara difese contro ogni aggressione interna o esterna, si relaziona con le varie fazioni e sette presenti sul territorio ed in casi estremi dichiarare una Lextalionis su tutto il territorio siciliano.
Il Parlamento si riunisce per tre notti consecutive ogni mese. Dati gli enormi rischi inerenti al viaggio generalmente ogni Duca ha inviato stabilmente a Messina un proprio rappresentante che risulta così individuo affidabile e nel contempo sacrificabile.
Nelle sedute aperte ogni rappresentante ha diritto di invitare un singolo osservatore.
Nicola Lazzari funge da Podestà, essenzialmente un primo tra i pari: sebbene questo formalmente non offra vantaggi addizionali in realtà la volontà di Caravelli è spesso sufficiente a muovere l’ago in una direzione invece che in un'altra.
Una seduta del Parlamento necessita la presenza di almeno un terzo dei rappresentanti dei Pater per essere considerata valida. Ogni riunione segue una serie di severi passaggi formali l’ignoranza dei quali viene considerata una infrazione dell’etichetta e può condurre in casi più gravi alla Faida delle Ombre. La discussione degli argomenti è trattata secondo una precisa scaletta che non può essere in alcun modo modificata. Ogni votazione è segreta: ogni membro dell’assemblea inserisce segretamente in un’urna una sfera di osso o una di onice che vengono rivelate allo scrutinio. Ufficialmente il Parlamento ha il potere di dichiarare una exaltatio: con essa viene nominato pro tempore un Duca di tutta la Val Démone, un ruolo che non differisce eccessivamente da quello del Dux Bellorum.
Negli ultimi sette anni è aumentato il numero di discussioni sulla valutazione delle offerte della Camarilla ma sino ad ora le votazioni, pur con una ristretta maggioranza, hanno dato esito negativo.
Val di Noto
La Val di Noto include gli Arcivescovadi di Siracusa, Ragusa, Modica e Catania, bastione dei Lasombra in Italia e ufficialmente di tutto il Sabbat. In pratica la situazione è molto diversa.
Come molte città della Magna Grecia Siracusa era abitata da Cainiti autarchici, discendenti dei vampiri fuggiti al conflitto tra la Sparta dei Ventrue e l’Atene Brujah. Il primo signore noto del dominio fu l’heghèmon Malkavian Alchia che supportato dalla Ventrue Artemide e dalla Toreador Arikel ottenne l’aiuto di Camillo contro i Cartaginesi nel III secolo avanti Cristo.
Tra la prima e la terza guerra punica Alchia venne spodestato da una coterie di suoi sudditi, stanchi dei sacrifici onerosi imposti dal loro signore tesi alla continuazione del conflitto. Mentre i Cainiti siracusani si schieravano dalla parte dei Brujah cartaginesi Alchia, con ciò che rimaneva del suo seguito, continuava la guerra che ormai lo ossessionava sino alla sua scomparsa durante la caduta di Cartagine. Siracusa cadde sotto l’influenza di Camillo, sottoposta a pesanti dazi di sangue, sino al crollo dell’Impero: fu allora che il Re delle Ombre, dopo aver scacciato i Toreador, Ventrue e Malkavian greci fece costruire sulle rovine di una fortificazione romana, al centro di un nodo mistico, quello che i villici avrebbero chiamato poi Castel d’Ombro: l’architetto mortale, un moro, venne ucciso e la sua anima, unica depositaria dei segreti della fortezza, vincolata ad un gioiello. Lasombra, quando desto, talvolta varcava i cancelli di Castel d’Ombro per tornare dopo anni di viaggi, mentre i cancelli della fortezza rimanevano aperti in attesa. Nessuno riuscì mai a penetrare la fortezza in questo periodo, difesa da Cainiti, ghoul e creature uscite dagli incubi notturni più terribili. Mentre Lasombra giaceva in torpore ed i suoi schiavi lo servivano silenziosamente nel terrore di destarlo i suoi discendenti utilizzavano Castel d’Ombro come centro dei loro giochi politici, sotto lo sguardo severo ma giusto di Montano, formalmente Principe di tutta l’isola in assenza del suo Sire. Montano, per preservare la pace, impediva agli Amici Noctis di risolvere i loro affari sull’isola imponendo loro di traversare lo stretto di Messina ad ogni convocazione delle Corti di Sangue.
Siracusa fu un calderone di intrighi politici e fazioni in lotta: nella prima parte del XIII secolo due grandi fazioni di Lasombra si spartivano la Sicilia cercavano di influenzare l’Imperatore Federico II qui residente: i mussulmani Ashirra (o Qabilatal al-Khayal) guidati da Ngalo Umbeke, Lasombra nubiano sotto il controllo della Setita Su’uan, che stavano perdendo terreno in Iberia ed i crociati latini sotto Boukhepos, che subivano lo smacco in territorio germanico da parte dei Ventrue Hardestadt e Jurgen e cercavano qualche forma di riscossa. Prima che Ngalo, già pericolosamente vicino a Federico, potesse porre qualche idea nell’orecchio dell’Imperatore Montano agì neutralizzando gli agenti del nubiano che fu costretto alla fuga.
Da Siracusa i membri dell’Eresia Cainita estendevano il loro potere in tutto il Sud Italia
Con la distruzione di Castel d’Ombro da parte degli Anarchici, la fuga di Montano e l’apparente distruzione del Re delle Ombre, le cose non mutarono eccessivamente: sebbene il conflitto secolare tra la fazione cristiana e questa mussulmana si concluse violentemente con l’imposizione del credo del Sabbat Siracusa rimaneva il fulcro spirituale del clan. Gli Amici Noctis alleati di Graziano si divisero gli Arcivescovadi della valle: Siracusa venne affidata a Salluccio, Ragusa a Beatrice, Catania a Una e Modica a Rebecca. Nonostante gli intrighi tra gli Amici Noctis siano più che mai subdoli gli Arcivescovi si sono accordati informalmente in una politica di non aggressione nei confronti dei domini del continente, impegnandosi a offrire ai branchi del sud Italia un limitato supporto solo quando esplicitamente richiesto. Le forze dei Lasombra sono dedicate quasi esclusivamente al mantenimento dello status quo: dopo la sconfitta dei Borboni i Magistri si sono adoperati per ristabilire la loro influenza a tutti i livelli della struttura governativa. Il conflitto a bassa intensità contro il Parlamento di Messina ed i Della Puttanesca ha ritardato sensibilmente questi tentativi.
Val di Mazzara
La Val di Mazzara include il dominio di Palermo e quello di Trapani, un tempo roccaforte dei Brujah Bizantini è dal 1848 in possesso dei Giovanni Della Puttanesca.
I Della Puttanesca, disprezzati dal resto del nefasto clan, mossi da un distorto senso dell’onore unito ad una proverbiale facilità all’ira che li ha resi prodighi a dichiarare Faide delle Ombre, deficienti nelle applicazioni più fondamentali della Necromanzia, controllano direttamente o indirettamente una notevole fetta della prostituzione in Sicilia, hanno la possibilità di recuperare ogni tipo di materiale legale o illegale tramite i loro contatti nelle dogane portuali e possiedono un buon numero di volenterosi picciotti che utilizzano nel racket delle estorsioni: nonostante questo i Della Puttanesca non hanno stretto legami duraturi con la Mafia dalla quale sono sorti, vedendo nella penetrazione di una organizzazione restia a lavorare con estranei e già toccata da Ventrue sabaudi, Lasombra siracusani e Brujah caravelliani un investimento rischioso. L’Unico Sangue Amedeo Schieri non è comunque di questo avviso ed ha ottenuto una certa influenza all’interno di una famiglia mafiosa emergente: se Schieri ed i suoi associati non saranno in grado di portare profitto con questo progetto i Giovanni valuteranno la possibilità di iniziare per conto loro operazioni di contrabbando ed estorsione.
I Giovanni Unico Sangue lasciano spesso i Della Puttanesca ai loro affari reputandoli troppo squallidi per avere con loro contatti continuativi e troppo abili nel far denaro per il clan con mezzi illeciti per lasciarli a loro stessi. Come risultato la Val di Mazzara viene ora considerata dai Necromanti come la discarica dei Giovanni che hanno in qualche modo deluso le aspettative degli anziani e che sperano di tornare in auge. I Della Puttanesca mantengono saltuari rapporti con il Nagloper Landolfo II, alleato del clan: le sanguinose pratiche mistiche del Cainita sfuggono ai pragmatici e spesso grossolani Doppio Sangue
Al centro della ragnatela di intrighi e favori del dominio siede Donna Teresa, che mantiene la fedeltà dei suoi sottoposti attraverso una rete di torbidi rapporti carnali.
Qualunque Cainita residente del dominio non appartenente alla famiglia Della Puttanesca deve fare un passo vero il Giuramento di Sangue con uno degli anziani del clan residenti. Inoltre i Doppio Sangue hanno un controllo serrato su diversi strati della società che difendono da ogni penetrazione con inusitata ferocia. Sebbene molti dei Cainiti più anziani sembrano aver preso con filosofia il passaggio di ruoli un piccolo gruppo di Brujah Micheliti, in qualche modo coperti dai loro Sire, stanno cercando un modo di scalzare i Giovanni dal trono e sostituirli con una struttura sociale reminescenze quella bizantina. Attualmente questo piccolo gruppo di rivoltosi, con contatti nella massoneria siciliana ed in alcuni strati della burocrazia sabauda, sta prendendo contatto con la Camarilla italiana per proporsi come agenti sabotatori. Il Patto delle Ceneri sta valutando la proposta e deve decidere se vendere i ribelli ai Giovanni in cambio di futuri favori o sacrificare i rivoltosi per generare caos sufficiente sull’isola che giustifichi un intervento diretto della Torre d’Avorio.
Ovviamente sto celiando, nel senso che non ho mai dubitato del mio istinto e le esperienze (fortunatamente brevi) che ho avuto con questa gente mi hanno vieppiù rinsaldato nella mia convinzione.
Quelli giocano di ruolo come io ferro cavalli, sembrano un partito politico, come finisce la maggior parte della gente che si "struttura" e si appecorona supinamente ai diktat di una "dirigenza".
Che poi mi domando e dico: ma c'è stato qualcuno - nell'ambito dei seguaci della Camarilla - che abbia mai sancito con un voto democratico la "leadership" della CI o - come sospetto io - si sono semplicemente imposti, calando dall'alto in perfetto stile deus ex machina?
Un saluto con affetto.
Certo che finché non fanno danno tutto va bene, lungi da me il pensare di impedire loro di fare quel che vogliono; però quando leggo di epurazioni, censure e manie di grandezza... bhé, faccio fatica a ritenere tutto questo sano e parte integrante del gioco, specie se anche tu mi confermi che con l'ambientazione o lo spirito del gioco tutto questo non c'entra nulla!
Altro che opinioni altrui o sentito dire, li ho anche dovuti vedere all'opera un paio di volte (proprio perché mi invitavano in quanto ci si conosceva un po' tutti) e la cosa non ha fatto che rafforzare la mia opinione.
Che sia divertente? C'è chi ritiene di si, ma non io; come ho detto, il discorso non mi interessava allora, figurati adesso che non gioco più... e comunque nessuno ti proibisce di sbatterti a destra o a manca giocando live, ci mancherebbe, solo ti prego di non cercare di convincermi altrimenti perché semplicemente non lo reputo giocare di ruolo. Poi sei libero di fare come credi, io non ci metto bocca, ma rispetta almeno le opinioni altrui, senza dare dell'incompetente o del disinformato a chi non è d'accordo con te, perchè mi sembra un atteggiamento diciamo fuori luogo, per non dire altro. Nemuskaiser poi giudicherà...
Certe partigianerie spicce poi mi fanno sorridere, almeno finché non escono dal seminato; ho amici che hanno giocato (e credo giochino ancora) Live - specie a Vampiri - ma nemmeno a me interessa il discorso, anche perché il discorso del gioco Live interessa fondamentalmente pochi ambiti o ambientazioni che non mi interessano.
Per fare un esempio, mi sarebbe piaciuto - quando ero parecchio più giovane - giocare a Cyberpunk o qualcosa del genere dal vivo... ma di solito non è un'ambientazione contemplata perché ci sono degli scogli difficili da superare, come l'uso delle armi in gioco... immaginate di iniziare uno "scontro a fuoco" in perfetto stile infiltratore tra giocatori e PNG... a meno di giocare in un luogo chiuso e isolato, me lo dite come si fa a non scatenare il panico tra i passanti?
I giocatori del Fantasy in genere si appartano in località extraurbane dopo aver (si spera) chiesto il permesso di fare una due o tre giorni; i Vampirla al massimo possono generare curiosità, ma per lo più vanno in giro di notte e la gente al più li può prendere per un gruppo di darkettoni un po' fusi di testa... ma un gruppo di cyberpunk con cavi, tubi e neon che gli scappano fuori da sotto i vestiti e magari un modellino softair di MP5 o di Glock 17?
Sai che bordello, come minimo ti danno procurato allarme, quando la vecchietta di turno in preda all'ansia chiama i caramba!
Può sembrarvi una frescaccia, ma vi assicuro che in altri paesi dove ci hanno provato negli anni '90 è scoppiato il finimondo, con tanto di intervento delle forze dell'ordine, incazzate come coguari quando hanno scoperto che si trattava di una semplice partita live...
Io sinceramente preferisco evitare... e poi mi ci vedreste a fare l'agile elfo o il macilento nosfigatu nella notte alla mia tenera età?
Un saluto, gente!
Mai passato per la mente che – molto più semplicemente – io e Gualkon siamo amici intimi dalle elementari, essendo coetanei e abitando praticamente a meno di 100 metri l’uno dall’altro?
Siamo stati insieme per anni e abbiamo condiviso tutto, nel bene e nel male, comprese esperienze non proprio piacevoli; ci siamo persi di vista soltanto durante e subito dopo il liceo, perché i suoi dovettero trasferirsi a Rieti per lavoro.
Io ho sempre coltivato la mia passione per il gioco di ruolo e il fumetto, lui preferiva di gran lunga i wargame e adesso si dedica quasi esclusivamente a questioni storiche e geo-politiche.
Ci siamo rivisti ai 3 giorni, al distretto militare, dove abbiamo preso la decisione di tentare la carriera militare. Lui (che ha sempre frequentato l’ambiente dai tempi di Rieti, dove ci sono un paio di scuole) è entrato nell’Esercito ma al momento di entrare in SPE l’hanno trombato in malo modo, mentre io – che ero stato inizialmente declassato per “impedimento visivo” – dopo alcuni anni di università mi sono visto recapitare la cartolina e sono dovuto andare a fare il marmittone in Sardegna.
Ci siamo entrambi avvicinati al fumetto professionale e ci siamo iscritti a sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics qui a Roma; io ho fatto tutto il corso di comics perché avrei voluto lavorare in quel campo. Gualkon invece s’è fermato al corso di perfezionamento in sceneggiatura perché avrebbe dovuto collaborare con un cugino, regista cinematografico… non so cosa ne sia stato ma intuisco che non dev’essere andata bene perché al momento sta col culo per terra come me…
E’ vero che ultimamente non ci frequentiamo più molto di persona, però ci teniamo sempre in contatto, anche perché stiamo collaborando ad un nuovo progetto a 4 mani per la stesura di un nuovo romanzo e lui è decisamente più ferrato di me dal lato tecnico.
Grazie per aver sputtanato vita, morte e miracoli del sottoscritto… e mi trattengo perché non c’ho voglia de alza’ la caciara a casa degli altri.
Anzi, chiedo scusa in anticipo anche al tuo amico Vincenzo, non era evidentemente mia intenzione arrivare a questo punto ma quando ce vuole ce vuole.
Adesso ditemi quello che vi pare, ma comincio a credere che abbia ragione l’ex patron della WEG di cui hai scritto qualche tempo fa… davvero un bel branco di jene quello che oggi frequenta il mondo degli RPG… complimenti, complimenti vivissimi… auguro a quest’hobby altri due di questi giorni, così finalmente la facciamo finita e non ci sarà più motivo per contenziosi.
Scusa Cla’ se magari ti sentirai offeso, vista la passione che ancora ti lega a questo ambiente, ma se tanto mi da tanto, è meglio che gli RPG spariscano nell'oblio, così pure i facoceri che ce girano intorno se leveranno finalmente dalle palle e la smetteranno di tediare la gente con le loro illazioni.
Un saluto a tutti e state calmi, se potete!
Ho purgato dal blog e il post e tutti i commenti (mi spiace per Walter, spero non se la prenda).
Inutile rivangare pubblicamente questa storia; come si dice: "i panni sporchi è meglio che si lavino (e si asciughino e si stirino) in famiglia.
Un'ultima nota per Nemuskaiser: ritieniti assolutamente libero di cassare i nostri ultimi commenti, come più ti aggrada... in fin dei conti Gualkon ha ragione: abbiamo dato fin troppa importanza a questi figuri degnandoli pure di una risposta.
Troppa grazia sprecata... in quanto a noi ci risentiamo quanto prima per "quello che sai"; ho già cominciato a lavorarci...
Fatte i cazzi tua e lasciali perde, più gli dai spago e peggio è, lo dovresti sapere per esperienza ormai.
Stanno bene così...
Vi siete fatti il vostro film, tenetevelo bello stretto, mi raccomando; non sia mai che lo scoprire di aver gettato tanto fango a vuoto ed esservi fatti una marea di seghe mentali possa intaccare il vostro immenso ego.
Tra parentesi, potete continuare se vi fa piacere perché a volte vi trovo anche divertenti. Spero solo che vi trovino altrettanto divertenti anche gli altri utenti, perché mi scoccerebbe assai sapere che la vostra presenza inficia la pagina di un amico.
P.S.: se non foste stati troppo impegnati a dire minchiate vi sareste resi conto che sto semplicemente aggiornando pagina e profilo, cosa che faccio ad intervalli più o meno regolari.
Saluti e statemi bene…