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PANE FATTO IN CASA
Prima di Natale il pane lo facevo in casa ma a mano, era buono ma quanto doloro nell'impastarlo, tanto che spesso lo compravo pal panettiere.
Ora con la mia Alice che non è una cuoca ma una meravigliosa macchina del pane il pane lo faccio sempre in casa e la cosa più meravigliosa è che non diventa duro nel lasso di tempo che intercorre tra il mattino e la sera, anzi, dura anche tre gg o più mantenendosi morbido..
La fragranza di un pane appena sfornato non ha davvero paragoni, se poi questa fragranza perdura nel tempo.. Beh, allora è davvero fantastico.
Inoltre si possono fare davvero una svariata qualità di pani, poi impasti per pizze e focacce alcuni tipi di torte e le marmellate.. :-) davvero conveniente, se poi non amate il pane a cassetta, nessun problema selezionate solo impasto che comprinde la lievitazione principale e preparate le pagnottelle che preferite...
Ora Vi saluto , Vi auguro una bellissima serata e mi raccomando non smettete di seguirmi cercherò di metter cose interessanti ogni volta..
Cinzia
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Rappresenta semplicemente ciò che un po' tutti possiamo fare per star meglio risparmiando ,recuperando usando la nostra creatività
"Silenzio"
Vi sono qualità incorporee essenze,
cui è data come una duplice vita, che è poi
doppia entità che sempre scocca
e luce, in solida forma e in ombra.
Vi è un silenzio che è duplice mare e riva
corpo anima. Abita l'uno in solitari luoghi,
ricoperti d'erba recente: qualche solenne grazia,
umane memorie e una lacrimata sapienza
gli han tolto ogni terrore. Il suo nome è Mai Più.
È quello il silenzio corporeo: non devi paventarlo!
ha potere in se stesso di nuocere.
Ma se mai un incalzante fato (intempestiva
sorte!) ti portasse a incontrar la sua ombra
(un elfo è, senza nome e frequenta solinghe plaghe,
mai calpestate dal piede di un uomo),
oh, allora, raccomandati a Dio!
Edgar Allan Poe
"Taedium vitae"
Trafiggere la mia giovinezza con pugnali disperati, portare
La chiassosa livrea di questa età meschina,
Lasciare che ogni mano vile saccheggi il mio tesoro,
Immischiare la mia anima ai capelli di una donna,
E non essere che il lacchè della fortuna, lo giuro,
Io non lo amo! Queste cose sono meno per me,
Meno della lanugine di cardi sull'aria estiva
Che non ha seme: meglio stare in disparte
Lontano da questi calunniosi sciocchi che beffano la mia vita
Senza conoscermi, meglio il tetto più vile
Adatto a ospitare il più umile veltro,
Che tornare a quella rauca grotta di conflitti
Dove la mia bianca anima per la prima volta baciò la bocca del peccato.
Oscar Wilde
"Ad Arthur Rimbaud"
Mortale, angelo e demone, vale a dire Rimbaud,
tu meriti il primo posto in questo mio libro,
benché uno sciocco imbrattacarte t'abbia trattato da debosciato
imberbe e mostro in erba e studente ubriaco.
Le spirali d'incenso e gli accordi di liuto
segnalano il tuo ingresso nel tempio della memoria
e il tuo nome radioso canterà nella gloria,
perché mi hai amato come bisognava.
Le donne ti vedranno gran giovanotto forte,
bellissimo d'una bellezza contadina ed astuta,
molto desiderabile, di un'indolenza audace!
La storia ti ha scolpito trionfante sulla morte
e fino ai puri eccessi amante della vita,
poggiati i bianchi piedi sulla testa dell'Invidia!
Paul Verlaine
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