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Ja, Herr Direktor!

Post n°29 pubblicato il 03 Febbraio 2006 da graziejas

Sono un giornalista, sono uno scrittore, mi guadagno il pane scrivendo. Le rivelazioni dell'inverno. Candelora candelora, de l'inverno semo fora. Sono un umile cronista, uno scribacchino, un cuoco di redazione, ho il computer più vecchio del gruppo, lo schermo più piccolo, la tastiera  più legnosa. Su un autobus di periferia pensavo alla mia vita, con dolcezza. Cercavo i lineamenti del conforto. Non ero soddisfatto. Indagavo gli occhi sfibrati degli uomini del giorno che cade. Non ero soddisfatto. L'autobus arriva al capolinea, scendere con ordine. Con una mancanza ricordata ed attuale. Non sono soddisfatto. Ma io scrivo.
Sono diabolici gli uomini dagli occhi chiari. Ho un amico dagli occhi verdi, verdi come un'ascensore. Ho un'amica dagli occhi chiari che poco so. Condizione d'amicizia di pregio: episodica emancipata.
Una guida turistica ha imparato il mio passato. Lo distribuisce agli avventori con il distacco del tempo, lo distribuisce ai curiosi con il vanto sottile del possesso. Una storia mordente e rara; ed è già sua (ed io, io sono anche divulgatore). L'esilio tirato per altri quindici giorni. Un calendario che esige rigore.
Flavia, potrebbe essere il tuo nome. E' che non riesco proprio a sentirli bene, i tuoi amici. Si chiama poche volte, il nome di chi si conosce. Ci incontreremo ancora, in chiostri, corridoi d'ospedale, su scale di città?

 
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