Nell’orizzonte infinito, un volo leggero
di gabbiano disegna parole bizzarre sul mare increspato.
Il mare baldanzoso, bagna i miei piedi nudi
e sussurra parole bucoliche d'amore.
Ascolto la sua voce, ignorando la melodia delle onde.
Acciuffo il vento con le mani.
Proferisco il suo nome al vento,
è gradevole quel vento che ti spazza via un po d’anima.
Profuma di nuova vita mentre avvolge il corpo,
vestito di un abito dai risvolti logorati dal tempo.
Voglio scribacchiare pensieri bizzarri,
che il tempo farà suoi e colorare
le cose più belle del mondo che non possono
essere viste e nemmeno toccate, ma che
bisogna percepirle col cuore.
Attraverso le parole bizzarre
diveniamo petali di quel fiore variopinto,
quel filo d'erba che si chiama amicizia.
Grillo Parlante