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Le avventure&disavventure di un gruppo di VOLONTARGHI del Canile Intercomunale di Modena

 
 

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« il volontariato zoofilo...... dopo il successo »

sintesi COMUNICATO STAMPA - APG GATTILE COMUNALE

Post n°68 pubblicato il 22 Marzo 2008 da gruppoargo
Foto di gruppoargo

Per completezza di informazioni si pubblica una sintesi del comunicato stampa divulgato dall'Ass. Protezione del Gatto a seguito degli articoli apparsi sulla stampa locale riferiti al GATTILE COMUNALE gestito dall'Associazione.

L’Associazione Protezione del Gatto ringrazia la stampa locale per avere portato all’attenzione della cittadinanza la situazione relativa alla gestione della popolazione felina del Comune di Modena e degli altri Comuni convenzionati e coglie l’occasione per far conoscere a tutti gli interessati, e soprattutto agli amanti degli animali, la realtà esistente sul territorio e le problematiche relative alla gestione del randagismo felino.

La Protezione del Gatto esiste dal 1974, è regolarmente iscritta al Registro Provinciale come Organizzazione di Volontariato Zoofila ed opera a tal fine in modo autonomo, facendosi carico di ogni situazione di disagio (abbandoni , maltrattamenti, rinunce) relative soprattutto ai gatti, ma ovviamente anche ad altri animali in situazioni critiche.

Nell’ambito della sua attività, ha in atto una Convenzione triennale (2006-2008 ) con i Comuni di Modena, Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Castelnuovo Rangone e Castellarano che ha come oggetto la gestione del Gattile Intercomunale di Via Pomposiana 315, Marzaglia Nuova - Modena.

 

IL PUNTO SULLA TUTELA DELLA POPOLAZIONE  FELINA SUL TERRITORIO

 

E’ sulla situazione dei gatti nella  città e nella provincia di Modena che la Protezione del Gatto vuole richiamare l’attenzione di tutti.

Esistono due ordini di problemi: il primo relativo alla struttura gattile ed il secondo al controllo e alla tutela della popolazione felina sul territorio.

Mentre le criticità del Gattile Intercomunale riguardano solo Modena e gli altri Comuni convenzionati, i problemi relativi alla gestione della popolazione felina sono gli stessi su tutto il territorio provinciale, e probabilmente nazionale.

 

1)      PROBLEMI RELATIVI ALLA STRUTTURA DI RICOVERO

 

L’APG gestisce il Gattile Intercomunale che è situato in alcuni vecchissimi edifici (soprattutto una casa e una porcilaia) di proprietà del Comune di Modena.

L’Associazione ha eseguito con mezzi propri molte migliorie quali recinti contigui all’edificio principale, per permettere ai gatti di uscire all’aperto, rivestimento in ceramica del locale cucina e di quattro stanze ricavate nell’ex porcilaia destinati a isolamento sanitario, ma la struttura ha bisogno di un intervento di risanamento molto più risolutivo.

L’inadeguatezza della struttura rende più onerosa la gestione: è impossibile effettuare un corretto isolamento sanitario,  non esiste un locale per le attività veterinarie, non esiste un ufficio per ricevere il pubblico.

Inoltre è ormai assodato e condiviso da numerose esperienze in Italia e all’estero il fatto che la soluzione più idonea per i gatti che, per qualche motivo (rinuncia, abbandono , ritrovamento), entrano in una struttura di ricovero e non ne escono subito (mediante riconsegna al proprietario o adozione) non è il contenimento in locali chiusi ma l’ospitalità in un’Oasi Felina.

L’Oasi felina è un’area all’aperto di dimensioni sufficientemente vaste, adeguatamente recintata e attrezzata anche per le condizioni ambientali estreme (estate, inverno, precipitazioni) dove vengono ospitati e accuditi i gatti che devono rimanere in struttura  a medio e lungo termine.

Già dal 2005 la Protezione del Gatto ha iniziato a lavorare a questo obiettivo, e in particolare ha sottoposto all’Amministrazione Comunale una proposta (già elaborata sia come bozza di progetto e calcolo dei costi) che prevedeva la seguente suddivisione degli oneri: 1) la Protezione del Gatto chiedeva la disponibilità di un appezzamento di terreno contiguo all’attuale Gattile per realizzare con finanziamenti propri l’Oasi Felina ; 2) l’Amministrazione comunale risanava a proprie spese gli stabili di sua proprietà, realizzando solo i locali di servizio necessari alla struttura, cioè l’ufficio per le attività rivolte al pubblico, il locale per l’espletamento delle attività veterinarie, i locali di degenza e isolamento sanitario.  

Purtroppo fino ad ora non si è ancora concluso l’iter per l’utilizzo del terreno, e il Comune, per i noti limiti di bilancio, non ha ancora reperito i fondi per la ristrutturazione.

La Protezione del Gatto fa sapere però che è già in calendario un incontro con i responsabili dei servizi per il terreno da destinare all’Oasi: spera che si tratti dell’incontro conclusivo per mettere già in cantiere nel 2008 la realizzazione dell’opera.

Si spera inoltre che , in parallelo, l’Amministrazione Comunale di Modena individui risorse economiche adeguate all’effettivo  risanamento delle  strutture di sua proprietà.

 

2) PROBLEMI RELATIVI ALLLA POPOLAZIONE FELINA LIBERA SUL TERRITORIO

 

·        Ai sensi dell’art. 29 della Legge Regionale n. 27 del 2000:

§         I gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed e' fatto divieto a chiunque di maltrattarli o di allontanarli dal loro habitat.

§         Per favorire i controlli sulla popolazione felina i comuni, d'intesa con le aziende unità sanitarie locali e con la collaborazione delle associazioni zoofile ed animaliste interessate non aventi fini di lucro, provvedono a censire le zone in cui esistono colonie feline.

§         Le associazioni zoofile ed animaliste interessate non aventi fini di lucro possono richiedere al comune, d'intesa con l'azienda unità sanitaria locale, la gestione delle colonie feline, per la tutela della salute e la salvaguardia delle condizioni di vita dei gatti, previa stipula di apposita convenzione.

§         I gatti in libertà sono sterilizzati dai servizi veterinari dell'azienda unità sanitaria locale competente per territorio, secondo i programmi e le modalità previsti all'art. 23 della L.R. n. 27/00.

§         Le strutture di ricovero per gatti sono riservate a felini con accertate abitudini domestiche, non inseribili in colonie feline. I comuni devono prioritariamente favorire e tutelare le colonie feline.

Il significato di quanto riportato e’, in sintesi, che a norma di legge, a differenza dei cani, i gatti hanno diritto a vivere liberi sul territorio e ad essere protetti mediante interventi finalizzati alla tutela del benessere e al controllo delle nascite.

La normativa in oggetto attribuisce ai Comuni, d’intesa con l’AUSL locale, la responsabilità di tali attività.

La normativa citata auspica che, per motivi di natura economica e di disponibilità di risorse umane adeguatamente competenti, l’Ente Pubblico deleghi la gestione dei servizi in oggetto ad Organizzazioni Zoofile mediante stipula di convenzione.

L’Associazione Protezione del Gatto, nell’ambito della sua attività di gestione del Gattile, ha individuato la mancanza di un’adeguata gestione delle colonie feline sul territorio come principale causa dei problemi che affliggono la struttura gattile: numero eccessivo di ingressi di gatti, numero eccessivo di cucciolate nel periodo primavera/estate dovute alla mancata sterilizzazione delle colonie, pessimo stato di salute degli esemplari recuperati, altissimo numero di animali rinvenuti incidentati.

Dal momento che la quantità e le condizioni dei gatti in ingresso rispecchia la situazione di degrado del territorio, la Protezione del Gatto nel 2006 ha elaborato a proprie spese e presentato ai comuni convenzionati un “Progetto di Gestione delle Colonie Feline”.

Obiettivi del Progetto, articolato su base triennale, sono il censimento, la sterilizzazione e l’effettiva gestione delle colonie feline, con un consistente risparmio di denaro pubblico.

Anche i problemi (e i relativi costi)  che affliggono il Gattile Intercomunale sarebbero notevolmente ridimensionati.

Infatti la struttura Gattile, anche se potenziata dal punto di vista della capienza e dell’efficienza, non può competere con quello che può essere a tutti gli effetti considerato un mega-allevamento a cielo aperto costituito dalle colonie sul territorio.

IL PUNTO SULLA GESTIONE DELLA PROTEZIONE DEL GATTO

La Protezione del Gatto fa presente che nell’articolo pubblicato dalla Gazzetta di Modena sono riportate alcune inesattezze.

In primo luogo si segnala che in Via Barberini (in centro città!) non esiste nessun gattile: il Gattile Intercomunale è sito in via Pomposiana 315 a Marzaglia Nuova, Modena.

La foto raffigurante “gatti in gabbia” riportata a pag .13, che ritrae un recinto e alcune cucce (per cani?) non raffigura il Gattile di Marzaglia.

Fa inoltre presente di essere a disposizione, anzi di sperare di avere l’opportunità di illustrare tutti i dati relativi a ingressi , con relativo motivo, provenienza e stato sanitario, e all’uscita di animali dalla struttura.

Il dato relativo riportato nel titolo “Muore un felino su quattro”, è purtroppo assolutamente vero, ma è relativo ai gatti recuperati sul territorio che entrano nella struttura, o presso l’ambulatorio convenzionato, perché recuperati sul territorio in stato terminale, o perché vittima di trauma stradale, o perché vittime di epidemie presenti nelle colonie feline a causa della sovrappopolazione e mancata gestione.

I volontari della Protezione del Gatto intendono in conclusione rendere noto alla cittadinanza di aver attivato servizi di tutela del Benessere Animale contribuendo in termini progettuali ed economici forse di più dell’Ente Pubblico competente.

Per l’Associazione Protezione del Gatto

Il Consiglio Direttivo

 

 

 

 
 
 
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