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Studenti-gigolò per pagare tasse

  
 
Un'inchiesta della rivista Studenti Magazine, che già aveva analizzato il fenomeno delle pornostudentesse, ha scoperto che a vendersi per pagarsi le tasse sono, sempre più numerosi, anche gli universitari maschi.
Il fenomeno sarebbe variegato: la prostituzione maschile si divide in eterosessuale, omosessuale e via web, con i cosiddetti camboy che furoreggiano sui programmi di instant messaging.
Entrare in questo mondo, si legge, è semplicissimo: basta avere un indirizzo e-mail e di un bel po' di soldi... le tariffe, infatti, sono tutt'altro che economiche; si parte dai 50 euro delle prestazioni gay, per arrivare ai 150 pretesi dai gigolò etero. Inoltre, chi vuole affittare, per un intero week-end, uno studente atletico puo' deve sborsare fino a mille euro.
Quanto ai camboy, che prediligono come forme di pagamento PostePay, PayPal ed altro, il prezzo lo fa chi decide di spogliarsi: c'è chi per mezz'ora chiede 10 euro e chi 50. Dipende anche dall'offerta...
Delineato anche il profilo del cliente medio: nella maggior parte dei casi ha tra i 40 anni e i 50 anni, nega di essere gay (anche quando chiede sesso omo...) ed ha una disponibilità economica elevata.
Più sfuggente il profilo delle clienti donne: a preferire il canale web (meno remunerativo...), sarebbero soprattutto casalinghe annoiate, ma "il vero guadagno - garantisce un gigolò anonimo - si fa quando entri nel giro delle signore benestanti".