Creato da boscarol.sergio il 01/06/2010

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Alto Adige la storia della terra tra i monti

 

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L'EPOCA ROMANA

Post n°3 pubblicato il 15 Giugno 2010 da boscarol.sergio

ALTO  ADIGE  L’EPOCA  ROMANA

 La campagna militare di Druso, apre per il popolo retico una nuova era, il territorio entra a far parte dell’impero romano e viene suddiviso in regioni e province.

La X Regio italica istituita da Augusto, con Tridentum come capoluogo, ingloba la Valle dell’Adige fino a Tel, il Castrum Majense,  Pons Drusi, la bassa Valle D’Isarco .

La provincia della Rezia (Raetia) creata sotto il regno di Tiberio è composta dalla Val Venosta e da tutta L’alta Valle D’Isarco.

Al  Noricum appartiene la Val Pusteria. 

La romanizzazione non fu priva di difficoltà, ma lentamente la popolazione retica vinta la diffidenza, fonde la propria cultura con quella romana,  ne assume lentamente la lingua gli usi, il diritto la religione, i reti vengono arruolati nell’esercito romano.

 Nel 42 d.C. è completata la via Claudia Augusta, la strada che era già stata tracciata da  Druso, viene terminata da suo figlio l’Imperatore Claudio, da Ostiglia sul Po raggiunge Tridentum, in sponda sinistra Adige proseguiva fino a Endidae (Egna), si portava sulla collina ove era Castrum Vetere  a Vadena si portava in sponda destra e  raggiungeva Castelfirmiano dove un braccio raggiungeva Pons Drusi (Bolzano), l’altro attraverso gli abitati di Andreanum(Andriano) Vilpianum(Vilpiano) Cirmianum(Sirmiano) Leonanium(Lana) raggiungeva Castrum Majense, Lagundo, dove sono ancora visibili i resti di una testa di ponte romana,  Tel dove era il confine tra la X Regio e la Retia,  e quindi attraverso la Val Venosta  raggiungeva Augusta.

Altra importante via romana era la via Claudia Augusta Altinate Da Aquileia attraverso il passo Monte Croce Comelico  raggiunge la Val Pusteria  Littamum – S. Candido e Quindi la Valle d’Isarco dove si congiunge con la strada del Brennero che dal III secolo è percorribile sin da Bolzano, un cippo miliario fu ritrovato a Prato Isarco.  

 In epoca romana gli abitati si estendono soprattutto lungo le grandi vie di comunicazione, lungo le strade più sopra citate, si sono trovati importanti resti di insediamenti che hanno restituito monete, statue, armi, lapidi, cippi miliari.

 

 Nel 313 d.C. Costantino  concede la liberta religiosa in tutte le terre dell’impero, il cristianesimo non  è più costretto alla clandestinità e nel 391 diviene religione di Stato. 

I primi testimoni della religione cristiana  sono sicuramente i soldati romani, ma è solo nella seconda metà del IV secolo che S. Vigilio Vescovo di Trento, risale la valle dell’Adige ed inizia  la sua opera di evangelizzazione, muore lapidato in Val Rendena nel giugno del 405 chiese a lui intitolate si trovano a Salorno. Ora, Termeno, Appiano, Maia. 

Sullo sperone roccioso di Sabiona –nei pressi di Chiusa- la presenza di cattolici è documentata dalla chiesa paleocristiana e si ipotizza che nel 539 fosse già sede vescovile   

Nella seconda metà del III secolo, l’impero conosce un periodo di crisi istituzionale ed economica, popoli  nordeuropei tentano più volte di invadere il territorio ma sono sempre fermati.

 Per quasi 400 anni alla Rezia furono risparmiate invasioni e guerre,  solo  nel 405   Goti,  Svevi, e Vandali, attraverso i passi di Resia e del Brennero raggiungono le valli atesine  portando distruzione e  morte costringendo la popolazione a rifugiarsi nelle valli laterali.

 Fermati e respinti gli Invasori, grazie a Stilicone, per altri cinquant’anni le popolazioni vissero in pace, fu nel 451 che Attila scese in Italia per la prima volta, ma venne sconfitto da Ezio nella battaglia ai Campi Catalaunici, nel 452 riorganizzate le sue schiere devastò il Veneto  giunse fino al Mincio ma rinunciò a proseguire verso Roma,  convinto, così dice la leggenda, da papa Leone I.

Il processo di disgregazione dell’impero romano d’Occidente  prosegue,  nel 475 Oreste generale romano di origine illirica depone l'imperatore Giulio Nepote , e innalza al trono il figlio Romolo Augustolo, nel 476 Odoacre Re degli Eruli, dopo aver sconfitto Oreste depone Romolo Augustolo, si proclama re d'Italia ,  la  governa  avendo riconosciuto la supremazia dell'imperatore d'Oriente,

Nel   476 con Romolo Augustolo  cade anche l'ultima parvenza di  romanità, si intravedono le ombre dei secoli bui.  

 

 
 
 
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