Creato da guidonozzoli il 16/10/2006
Notizie sullo scrittore e giornalista Guido Nozzoli
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Così salvò San Marino nel 1944
Post n°2 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da guidonozzoli
In un breve testo pubblicato come introduzione ad una Guida di Rimini del 1933, ristampata da Bruno Ghigi editore, ho ricordato gli eventi successivi a quell'anno sino al 1944. Ed ho citato quanto Guido Nozzoli fece per salvare la Repubblica di San Marino ed i suoi centomila rifugiati italiani.
Ecco il passo relativo al tema:
La Repubblica di San Marino diventa uno «sterminato rifugio», come dichiarò a Bruno Ghigi il giornalista Guido Nozzoli. Che il 19 settembre 1944, mentre si combatte per la presa di Borgo Maggiore, riesce a passare le linee ad Acquaviva giocando il cane di famiglia, Garbì. Deve contattare ufficiali dell'Ottava Armata che stanno preparando la "seconda Cassino". Si consegna loro prigioniero e li informa della «drammatica situazione dei civili rintanati nelle gallerie». Il comando inglese rinuncia così «al bombardamento di spianamento di San Marino programmato prima». Il Titano è salvo con gli oltre centomila rifugiati italiani. Nozzoli, allora sottotenente del Regio Esercito, scrive in un documento ufficiale (edito da Liliano Faenza nel 1994): «Assicurai l'assoluta assenza di batterie tedesche nel perimetro della città».
Il testo completo si può leggere anche nel sito dedicato a Guido Nozzoli.
Ecco il passo relativo al tema:
La Repubblica di San Marino diventa uno «sterminato rifugio», come dichiarò a Bruno Ghigi il giornalista Guido Nozzoli. Che il 19 settembre 1944, mentre si combatte per la presa di Borgo Maggiore, riesce a passare le linee ad Acquaviva giocando il cane di famiglia, Garbì. Deve contattare ufficiali dell'Ottava Armata che stanno preparando la "seconda Cassino". Si consegna loro prigioniero e li informa della «drammatica situazione dei civili rintanati nelle gallerie». Il comando inglese rinuncia così «al bombardamento di spianamento di San Marino programmato prima». Il Titano è salvo con gli oltre centomila rifugiati italiani. Nozzoli, allora sottotenente del Regio Esercito, scrive in un documento ufficiale (edito da Liliano Faenza nel 1994): «Assicurai l'assoluta assenza di batterie tedesche nel perimetro della città».
Il testo completo si può leggere anche nel sito dedicato a Guido Nozzoli.
Antonio Montanari, 14.XII.2008
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