A passi lenti Tempo
Poesie e pitture di haisham-irene pizzimenti-(Tutti i diritti riservati)
I silenzi di una donna
I silenzi di una donna sono case in riva al mare che nessuno apre nell'inverno dimore solitarie che solo il tempo vive senza più rumore
tuffi o commensali a cena. Ascolto muto di sentimenti mai scoperti al sole Percorsi lenti maturati che non sconvolgono il dolore
Stanchezze che ritornano sempre alla fine nella propria casa dove ogni cosa ha un suo posto dove ogni oggetto ha un suo nome.
Bisogni e storie mai rivelate in pieno che le proprie mani sanno consolare, i silenzi di una donna si allargano piano piano come ragnatele agli angoli. Vivono nelle stanze vuote dove pure il mare lascia la sua tristezza dove le conchiglie abbandonate sulla sabbia ritrovano i cassetti
I silenzi di una donna… Ci passa di soppiatto sempre il vento... filano i pensieri con la pazienza di chi deve dipanare nodi. Angoli di vita sconosciuti che solo il tempo scopre Antichi ceppi pronti nelle ceste per riscaldare Sfumature calde dell'inverno Case per rivedere il cielo a modo tuo.
I silenzi di una donna...
Amare l'Arte è tenere sempre aperta una porta all'anima. (haisham)
Post n°396 pubblicato il 28 Aprile 2013 da haisham
Quando sogno mi abbraccia libertà Batte forte il cuore senza più paure che uccidono la vita Vedo porte aprirsi serene Il lavoro c’è per tutti Via fame violenza razzismo Camminano piano umiltà tolleranza verità
Strade pulite sono angoli luminosi Conversazioni sorrisi abbracci colorano l’ umano vibrante d’amore Conosciuto lo sconosciuto che intreccia lieve i passi abbraccia tenero di sguardi ogni bambino
Ed Amicizia sorride finalmente Solidarietà silenziosa piange di gioia
Quando sogno…
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Post n°392 pubblicato il 25 Novembre 2012 da haisham
E' sempre grande lo stupore che mi assale all'alba piena di ricordi al caldo ancora ed ancora, raccontare. si chiedono come fare,ancora,a riaccendersi il motore, per riprendere a camminare
di più i deboli, i bambini , le donne , scivolano veloci da macchine, nelle edicole del mondo , per riflettere , per rifletterci. e parole scritte d'acqua al sole. adesso è vita reale che si lavora semplicemente addosso.
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Post n°391 pubblicato il 25 Novembre 2012 da haisham
Sono poche le parole |
Post n°390 pubblicato il 25 Novembre 2012 da haisham
Dirmi dov'ero... un vuoto d'occhi un punto d'aria una tazzina d'un caffè gustato a sorsi lenti Attorno opacità di nebbia e bianco pensieri a fluttuare senza peso Vedere senza vedere sentire senza sentire un viaggio in bianco e nero per le strade del mio ieri per i vicoli del mio oggi a ritrovarne il senso Momenti necessari quando l'assillo chiede di riposare un poco per ricominciare per ritrovare gli anelli giusti da riattaccare Lieve senti il corpo riabbracciarsi rinchiudersi silenzioso in quel saperti ritrovare ancora in quel saperti viva nei palpiti vissuti Ed è un sorriso una tazzina poggiata al tavolo un cappotto stretto e passi veloci nel tagliare una strada per riprovare ancora. |
Post n°389 pubblicato il 25 Novembre 2012 da haisham
Se non ti avessi silenziosamente accanto mi perderei nel freddo di nebbiose cime Se la tua voce non sapesse cogliere l'attimo diverso in quella mia sarei rumore vuoto Se la certezza d'una tua carezza non mi parlasse del tuo sentire oltre resterei sola in ogni mia ora ombra priva del tuo respiro E' un abbraccio che ci riporta a casa E' il desiderio che ci rovista nell' attesa Sussurra il dirci... Porto mio il tuo ancorarmi Laghi tuoi quel mio scorrerti di sguardi addosso E nel tuo silenzio io esisto E nel mio abbandono Tu fermi il tempo. |
Post n°388 pubblicato il 25 Novembre 2012 da haisham
E sono gli anni quelli che segnano
Coperte di nebbia
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Post n°387 pubblicato il 25 Novembre 2012 da haisham
Miscuglio di colore si perde l'anima Riflessi d'abbandono gli occhi abbassano le palpebre Tra il blu intenso e il lilla scorre accanto il fiume Due ninfee sono petali colorati sospese sensazioni baciate dalla luce Nell'acqua emozione scivola libera tra il celeste e il grigio Lenti rami ritrovano i percorsi fili appesi a fili Nel canneto fruscio a liberare l'anima una tuta blu e il suo vissuto Attorno accoppiati e sparsi i sentimenti. |
Post n°385 pubblicato il 20 Ottobre 2012 da haisham
Ed a volte poi, tuo malgrado, improvvisamente la vita ti scrolla,ti fa crudelmente capire l’inutilità di certe azioni,e quel tuo ostinarti a non volere vedere o ascoltare la forza della ragione ti esplode improvvisamente dentro,come quando dopo aver ascoltato per tanti giorni, mesi,per ore ed ore, sempre negatività su un essere umano che finiscono sempre …”ma va bene così per il bene che verso questa persona porto”,…non ce la fai più a vivere in un mondo che alla fine gira solo su quell’asse ,come se tu non esistessi,essere tu arrivato a perdere pure la parola per la troppa differenza di azioni, di comportamenti,essere non ascoltato nel non volere più fare alcune cose, per il malessere profondo che ti lasciano dopo, diventato per te insopportabile,perchè grida l’anima, perché rubato,e per quel non sapere più con chi ci si trova allora. E ti senti alla fine inutile,con sole conversazioni ormai banalissime di minuti al pomeriggio. E ti vedi con le mani che ti coprono le orecchie per non sentire, gomitolo in un angolo della casa,mentre quell’adulto-essere sempre...bambino, continua a parlare contro…. E tu alla fine, rispondi piano …."io vado"..., ma nulla viene subito notato.troppa la sicurezza data. E’ così che alla fine esplode quel sentirsi in più, come un giocattolo rotto ormai, completamente inutile, fuori posto. Esplode tutto allora,e come lava infuocata travolge ogni percorso, per purificare tutto, per ricominciare ancora a riassaporare tu, delicatamente il gusto semplice delle piccole cose del tuo quotidiano.
L'infinita luce Vestita d’acqua la chemisette rivivo addosso il senso della mia resa confusa e muta haisham |
Post n°384 pubblicato il 10 Giugno 2012 da haisham
Il silenzio mi veste Baciata dal sole di giugno Immersa nella quieta calura Sono oasi di pace. |
Post n°383 pubblicato il 10 Giugno 2012 da haisham
E conto i miei giorni tanti i fili del dolore pochi gli attimi di luce
Infanzia spezzata gioventù negata fino all’orlo della follia
Attorno menti ottuse solo per me Strumento innocente io di rivalse d’altri Disumani esseri per il solo mio esistere presenza io ed essenza d’un uomo d’ un passato finito
Menti meschine ossessionate dall’accumulo del denaro
Alla fine mi arrampicai contro i verdetti medici contro il loro perdersi dietro all’apparenza Loro non potevano capire per il mio tacere per il mio dover difendere un essere caro
Cercai a fatica una strada La scelsi La percorsi e la percorro ancora
Ma quelle catene resteranno marchiate nel corpo segni indelebili fino alla fine dei giorni
Nulla potrà mai cancellare l’ingiustizia,la cattiveria,la falsità inflitte da subito ad una bambina libera e felice fino a sei anni che cantava dal balcone con tanti ragazzini sorridenti “…Lo sai che i papaveri son alti alti alti E tu sei piccolina Che cosa ci puoi far…”
Dopo... diciannove anni.... il buio pesto dell’inferno
Ed ancora oggi trent’anni dopo sopporto strascichi eredi d’ una violenza altra plasmata adesso nel magma dell’invidia dietro false apparenze d’accettazione
Ma sempre col mio silenzio salvai allora e salvo oggi mia madre Un dovere da non tradire mai!
E conto con calma i miei anni sapendo difendere ed amare il mondo i bambini... tenerezza spesso non vista e anello più debole della catena umana
E conto ancora i miei giorni leggero m’affiora un sorriso… |
Post n°382 pubblicato il 21 Settembre 2011 da haisham
Dimora m'accoglie il mare Movimenti lenti d'acqua m'assorbono gli occhi Libera da quotidiani muri vado Respiro la vita e l'attesa. |
Post n°381 pubblicato il 21 Settembre 2011 da haisham
Radice nodosa riposo L'anima libera respira Terra alla terra m'acquieto. |
Post n°380 pubblicato il 21 Settembre 2011 da haisham
Sentire l'aria perdersi negli occhi |
Post n°379 pubblicato il 21 Settembre 2011 da haisham
Sincronia d'un orologio
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Post n°378 pubblicato il 21 Settembre 2011 da haisham
Uguale e diversa
Al centro soste Illusione che colora il giorno la vita |
Post n°377 pubblicato il 17 Aprile 2011 da haisham
Vittorio Arrigoni è morto. Il suo corpo è stato trovato questa notte intorno alle 1.50 in un'abitazione nella Striscia di Gaza, nel quartiere Qaram, periferia di Gaza City. La notizia è stata dapprima diffusa da fonti di Hamas e poi confermata a PeaceReporter da un'attivista dell'International Solidarity Movement. Hamas, il movimento islamico che controlla il territorio della Striscia, non è riuscito a mediare per la sua liberazione. O forse non ci ha nemmeno provato. Secondo quanto riferito dal portavoce del movimento, dietro indicazione di uno dei membri del gruppo ultra-radicale interrogato nel primo pomeriggio, le forze di sicurezza avrebbero circondato l'area nella quale era detenuto Vittorio, dando luogo a un'irruzione sfociata in uno scontro a fuoco, in seguito al quale alcuni militanti salafiti sarebbero stati feriti, due di loro arrestati, mentre altri ancora sarebbero ricercati. Non è chiaro come e quando Vittorio sia stato ucciso, anche se il portavoce di Hamas, Yiab Hussein, ha dichiarato in una conferenza stampa tenutasi poco dopo le 3 di stanotte, che Arrigoni era morto circa tre ore prima, senza però spiegare come fosse stato possibile stabilire il decesso con tale esattezza. Una militante dell'Ism si è recata sul luogo del ritrovamento e ha riconosciuto il corpo alle 3.10. "Aveva le mani legate dietro la schiena, e giaceva supino su un materasso". La ragazza ha raccontato a PeaceReporter che la sicurezza di Hamas ha detto anche a lei e agli altri membri dell'International Solidarity Movement giunti nella casa che Vittorio sarebbe morto qualche ora prima del loro arrivo. Il pacifista è stato strangolato, anche se, dal racconto reso a PeaceReporter dalla militante dell'Ism, dietro la nuca presentava contusioni varie. "Aveva ancora la benda intorno agli occhi, e perdeva sangue da dietro la testa. Sui polsi c'era il segno delle manette". La sera prima del rapimento Arrigoni era andato in palestra. Poi aveva chiamato per prenotare il ristorante dove spesso era solito recarsi a cena. Aveva detto che sarebbe arrivato verso le 22. Alle 22.30, non vedendolo arrivare, lo chiamano dal ristorante. Ma Vittorio non risponde. Nessuno si preoccupa, perchè comunque spegne spesso il cellulare. Dopo la cena avrebbe incontrato un'amica e l'indomani sarebbe andato a Rafah a far visita ad alcune famiglie palestinesi con i compagni dell'Ism, che hanno provato anche loro a contattarlo dopo la palestra. Invano. Vittorio è stato rapito appena uscito dalla palestra. La sua salma è stata trasferita durante la notte allo Shifa Hospital di Gaza, dove è stato condotto l'esame autoptico e redatto il certificato di morte. Il pacifista italiano era stato rapito ieri da un gruppo islamico salafita che, in un filmato su You Tube, minacciava di ucciderlo se entro 30 ore, a partire dalle 11 locali, il governo di Hamas non avesse liberato alcuni detenuti salafiti. Vittorio è morto senza che nemmeno metà del tempo concesso dai rapitori si fosse esaurito, ben prima che l'ultimatum scadesse. E' morto senza che neppure l'accenno di un negoziato fosse avviato per la sua liberazione. Purtroppo, a queste domande non sarà facile dare una risposta. Con la sua morte se ne va uno dei più ferventi sostenitori della causa palestinese. Un giornalista di guerra. E un amico. Addio, Vik. http://it.peacereporter.net/articolo/27991/Lo+hanno+ucciso.+Addio,+Vik
Vittorio Arrigoni purtroppo è morto. GAZA CITY – È stato ritrovato in giornata, dai miliziani di Hamas, il corpo ormai senza vita di Vittorio Arrigoni , l’attivista filo palestinese, e giornalista free lance, ch’era stato rapito ieri da un gruppo di fondamentalisti salafiti.
E' morto Vittorio Arrigoni. E' stato e sarà sempre un eroe della pace.
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Post n°376 pubblicato il 02 Aprile 2011 da haisham
Morsa allo stomaco scossa maremoto senso di colpa paura ansia ossessione improvvisa Nasce così il dolore chiuso nelle relazioni umane Si cerca di non vedere si continua a saltare finchè alla fine si cade sanguinanti si cade A terra fiducia autostima dignità dentro umiliazione delusione Aspettare che il tempo sistemi oltre il silenzio oltre l' indifferenza… Affrontare la realtà con onore e rispetto… Soli nel percorso di vita che taglia Mai sponde di appoggio! Sono risvegli amari la perfezione non esiste! Aspettative e responsabilità si confrontano. Veste il mettersi in discussione Ritorna il reimparare ad esistere a sentirsi interi anche senza a riprendere il tentativo di aprire un dialogo prima con se stessi senza chiedersi come sia successo pensando all' approdo leale di un liberatorio perdono a scambio.
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Post n°375 pubblicato il 22 Gennaio 2011 da haisham
I bambini giocano alla guerra.
Bertolt Brecht |
Post n°373 pubblicato il 20 Gennaio 2011 da haisham
Con il militare ucciso oggi a Bala Murghab salgono a 36 le vittime italiane dall'inizio della missione Isaf in Afghanistan, nel 2004. Di questi, la maggioranza è rimasta vittima di attentati e scontri a fuoco, altri invece sono morti in incidenti, alcuni anche per malore ed uno si è suicidato. Il 2010 l'anno più sanguinoso, con 13 vittime. Ecco i nomi dei militari italiani morti dal 2004 ad oggi:
Caporal maggiore GIOVANNI BRUNO - 3 ottobre 2004 Capitano di fregata BRUNO VIANINI - 3 febbraio 2005 Caporal maggiore capo MICHELE SANFILIPPO - 11 ottobre 2005 Tenente MANUEL FIORITO e maresciallo LUCA POLSINELLI - 5 maggio 2006 Tenente colonnello CARLO LIGUORI - 2 luglio 2006 Caporal maggiore GIUSEPPE ORLANDO - 20 settembre 2006 Caporal maggiori GIORGIO LANGELLA e VINCENZO CARDELLA - 26 settembre 2006 Agente Sismi LORENZO D'AURIA - 24 settembre 2007 Maresciallo capo DANIELE PALADINI - 24 novembre 2007 Maresciallo GIOVANNI PEZZULO - 13 febbraio 2008 Caporal maggiore ALESSANDRO CAROPPO - 21 settembre 2008 Maresciallo ARNALDO FORCUCCI - 15 gennaio 2009 Caporal maggiore ALESSANDRO DI LISIO - 14 luglio Tenente ANTONIO FORTUNATO, Sergente Maggiore ROBERTO VALENTE, Primo caporal maggiore MATTEO MUREDDU, Primo Caporal Maggiore GIANDOMENICO PISTONAMI, Primo Caporal Maggiore MASSIMILIANO RANDINO, Primo Caporal Maggiore DAVIDE RICCHIUTO - 17 settembre 2009 Caporal maggiore ROSARIO PONZIANO - 15 ottobre 2009 Agente Aise PIETRO ANTONIO COLAZZO - 26 febbraio 2010 Sergente MASSIMILIANO RAMADU' e caporalmaggiore LUIGI PASCAZIO - 17 maggio 2010 Caporal maggiore scelto FRANCESCO SAVERIO POSITANO - 23 giugno 2010 Capitano MARCO CALLEGARO - 25 luglio 2010 Primo maresciallo MAURO GIGLI e caporal maggiore capo PIERDAVIDE DE CILLIS - 28 luglio 2010 Tenente ALESSANDRO ROMANI - 17 settembre 2010. Primo caporal maggiore GIANMARCO MANCA, Primo caporal maggiore FRANCESCO VANNOZZI, Primo caporal maggiore SEBASTIANO VILLE, Caporal maggiore MARCO PEDONE - 9 ottobre 2010 Caporal maggiore MATTEO MIOTTO - 31 dicembre 2010. Caporal maggiore LUCA SANNA - 18 gennaio 2011 Martedì 18 gennaio 2011 17.20 DA: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/210585 NON SERVONO LE POLEMICHE,NON SERVONO. NON TORNERANNO PIU'! Sono morti per costruire la Pace, ma sono morti in guerra!
UNA PREGHIERA PER tutti loro,gli EROI SILENZIOSI di questa guerra! Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. Io spero nel Signore,l’anima mia spera nella sua parola. L’anima mia attende il Signor più che le sentinelle l’aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. (Salmo 129) |
Post n°372 pubblicato il 20 Gennaio 2011 da haisham
Luca Sanna, 33 anni, il caporalmaggiore degli alpini ucciso in un avamposto della base italiana di Bala Murghab in Afghanistan (Ansa)KABUL - L'alpino Luca Sanna è stato ucciso da «un soldato terrorista afgano», uno degli otto militari dell'Ana (Afghan national army) che condividevano con i dieci italiani un avamposto di 75 metri quadrati su un cucuzzolo a 480 metri di altezza nella zona di Bala Murghab e che «si era arruolato tre mesi fa proprio con l'obiettivo» di uccidere. Infiltrati: è una delle «nuove minacce» con cui devono fare i conti i militari italiani in Afghanistan, ha detto il ministro della Difesa.(...)
Luca Sanna si era sposato appena quattro mesi fa, nel suo paese, Samugheo con Daniela Mura, una compaesana. Sanna mancava da Samugheo ormai da diversi anni. Aveva prestato servizio militare nell'aeronautica poi era rientrato in famiglia e successivamente aveva deciso di arruolarsi nel corpo degli alpini. Dopo le nozze si era stabilito a Udine con la moglie.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia dello scontro a fuoco avvenuto a Bala Murghab in cui un militare italiano ha perso la vita e un altro è rimasto ferito, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del militare caduto nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, e un affettuoso augurio al militare ferito. Roma, 18 gennaio 2011
A tutti Voi, vittime di quesT'altra guerra, un silenzioso ed affettuoso abbraccio, ONORE SEMPRE AL RICORDO! |
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JOVANOTTI - A TE.
Ricordando Alberto Sordi
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TE C'HANNO MAI MANNATO
A QUER PAESE
SAPESSI QUANTA
GENTE CHE CE STA
E IL PRIMO CITTADINO
E' AMICO MIO
TU DIGLI CHE TE
C'HO MANNATO IO...
...E VA E VA..."