ORDINARIA FOLLIA
nascita, vita e morte di un blog underground« A BRACCETTO CON LA LUNA | MEGLIO COSI' » |
IMMORTALE
Mi sentivo un poeta
praticamente un immortale.
Mi alzai con questa convinzione.
Andai al bar e mi sentivo ancora immortale
guardai la vecchietta che stava in fila prima di me
curva
col bastone
sembrava una grossa "G" vivente che aspettava il suo turno.
Mi guardava e le sorrisi
pensai si fosse accorta che ero un poeta immortale.
Ero davvero felice.
Mi guardai intorno
alcuni mi urtarono passando
sicuramente non avevano capito chi ero
e di sicuro non gli farò l'autografo.
Tutta quella gente indaffarata a sopraffarsi l'un l'altra
non si era accorta che c'era un pezzo grosso tra di essa.
La G pagò, lei aveva capito, ma era timida
e se ne andò senza salutarmi.
Era il mio turno, strano che non mi avessero fatto passare prima,
ordinai con calma, da immortale appunto.
Mentre pagavo guardai lo specchio e mi vidi
avevo il solito aspetto
ero sempre io
e quindi
forse
non ero ne immortale
ne poeta.
Solo un altro stronzo in fila dietro la G.
Me ne andai a lavoro
come tutti i mortali.
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Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza!
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