ORDINARIA FOLLIA

SOLO UN BACIO........SOFFIATO!

Cosa c’è di più bello di una donna che si abbandona distesa,

che annulla la sua volontà,

per giocare

con me.

E così succede che con la scusa di un massaggio

il vostro beneamato

sia riuscito a portare sollievo

nella vita di una giovane.

Ma cerchiamo di mettere ordine.

Gli ingredienti erano i seguenti:

1 Hank in versione Dark (T-shirt nera, pantaloni neri, scarpe Converse nere, cappello nero e catene d’acciaio e braccialetti vari + più sguardo da truce paraculo).

1 moretta in versione Bob Marley con treccine.

1 biondina in versione “passa la canna”.

1 tenda (la mia).

1 festa di amanti dei riti scozzesi celtici.

3 bottiglie di vino rosso (ognuno aveva scelto la sua migliore da far assaggiare agli altri).

Poi tanta voglia di cazzeggio, di quello buono, non la noia di far niente, ma la voglia di far tutto.

Tralasciando le noiose pratiche del dove piazzare la tenda, del mangiare per cena etc......siamo tutti e tre a girovagare per una sorta di mercatino celtico, in attesa che iniziasse il concerto di lì a due ore.

Presi da un attimo di lucidità, dopo aver scolato una, no forse due bottiglie di rosso prima e durante il pasto, decidemmo di rientrare in tenda per un pò di relax in previsione della lunga notte.

A quel punto una delle due, che erano sorelle, la biondina, decide di andare a farsi un giro verso i bagni e rimaniamo soli io e la moretta, mia amica e conoscente da un sacco di tempo (perchè poi il tempo si misuri in sacchi non lo so!).

Lei si stende faccia in su, sotto la poca luce di una torcia appesa mezza scarica. Io non sapendo che fare standomene con le mani in mano, decido di togliergli i  sandali dai piedi.

Alcune donne, quando gli tocchi i piedi nudi, hanno solletico, altre semplicemente no. Lei no.

Non occorre che me lo si dica, ovviamente si capisce al volo e io forte della mia convinzione inizio a praticarle un massaggio alla pianta del piede.

Le si chiudono gli occhi quasi subito, poi mi dice :”fammi un massaggio!”. La povera non sapeva che fossi noto per le “mani d’oro”, ma l’avrebbe scoperto a breve.

Presi e la girai faccia in giù :”cercherò di fare quello che posso! Qui siamo scomodi e a parte la poca luce, non ho neanche pomate!”.  Aveva pantaloni elastici che si prestavano ad essere tirati su dalla caviglia alla coscia, così iniziai dal basso. Lento. Lento. Il massaggio Shiatsu funziona per punti di pressione e i tempi presi con respiri lenti e profondi, che rilassano anche lei.

“Ti piace?”

“Si, continua”

Dal piede al polpaccio, zona poco sensibile ma parecchio stressata dalla camminata, poi le coscie una alla volta. Lento. Lento e rilassato. Senza alcuna malizia, non ho bisogno di questi trucchetti per toccare.

“Vado bene?”

“Mhh! Si”

Quindi salto i glutei per passare ai fianchi. Mi metto a cavalcioni su di lei. Alzo la maglietta. Lei collabora scostandosi di poco da terra. Con due dita. Un punto alla volta. Massaggio la spina dorsale.

“Faccio male?”

“No, no!”

“Questo tipo di massaggi deve essere piacevole e non dare dolore, così se non sono bravo a farti del bene, sicuramente comunque non potrò farti del male, quindi stai tranquilla!”

Lei sempre ad occhi chiusi, risponde ad ogni domanda e si lascia toccare senza problemi.

Sgancio il reggiseno, con due dita, modestamente sono abbastanza pratico (qualcuna mi ha anche chiesto se potevo insegnarlo al suo ragazzo). Vedremo.

Continuo a massaggiare con le dita, poi cambio. Sfrego forte le mani fino a farle quasi scottare, poi le posiziono su di lei, all’altezza dei reni.

“Mhhh! Se gusta!”.

Continuo il massaggio a palmi aperti, scaldandoli ogni volta e ogni volta salendo un pò. Fino alla nuca. Poi scendo giù col palmo della mano girato verso l’alto e le mie unghie che premono dolci sulla schiena, fino al bacino.

E ancora.

E ancora.

“Mhh! Che brividi!”

Pensai, che se provava brividi così, chissà con la lingua cosa poteva succedere.

Mi bagnai le labbra, scesi alle gambe, che si erano raffreddate, baciai il punto dove la gamba piega dietro al ginocchio,  prolungando il contatto con la lingua e poi avvicinandomi, soffiai leggero. Un bacio-soffiato.

Strinse il cuscino. E forzò gli occhi ancora più chiusi.

Quindi di nuovo le unghie che scendono dalle spalle al bacino e le mani calde che salgono, preparandomi al bacio-soffiato dietro la nuca.

Entra la biondina di ritorno dalla lunga fila del bagno e vede sua sorella in trans e mezza nuda.......non aveva nulla da obiettare (anche se sembrava un pò gelosa), solo che era ora del concerto.

La moretta si gira e alzandosi sognante :”Andiamo, ma dopo, prima di andare a dormire, mi fai un altro massaggio!”

La cosa è finita lì, dopo i balli siamo crollati tutt’ e tre sfiniti.

Ed è stato bello così.

Vidi me stesso, riflesso nei suoi occhi lucidi,

voleva abbandonarsi e voleva che fossi io a prenderla.

Tutto qui.