POOH LOVER
TANTI AUGURI DI UN ETERNO BATTICUORE E CHE CIO' CHE SEMBRA AMORE POI LO SIA!
Ma il cielo e' blu sopra le nuvole
dietro la rabbia ed il dolore
la vita e' un pugno nello stomaco
solo per chi se lo fa dare
e non e' poi cosi difficile
amarsi oggi piu' di prima
la brava gente si disintegra
quando si sente sola e scema
ma il cielo e' blu sopra le nuvole..
« Messaggio #18 |
Post n°19 pubblicato il 27 Settembre 2007 da happy_island
Dodi Battaglia Origini Apparentemente taciturno Battaglia è invece una fonte di aneddoti divertenti inerenti alla sua storia musicale. Il vero nome di Dodi è Donato Battaglia, nasce in una famiglia in cui la musica è nel DNA: il padre Medardo è violinista, il nonno è pianista e uno zio chitarrista. Il suo primo approccio musicale avviene all'età di 5 anni, quando gli fu regalata una fisarmonica. Dopo nove anni di studio della fisarmonica, all'età di 13 anni, passa allo studio della chitarra. Milita in varie band, tra i quali i Meteors, gruppo spalla di Gianni Morandi e ne "I judas", band alternativa bolognese che era rivale cittadina dei Pooh quando ancora si facevano chiamare "I Jaguars". Leggenda vuole che un giovane Dodi Battaglia si sia esibito a meno di sedici anni in un Festival Rock organizzato nella sua città, poco prima che salisse sul palco Jimi Hendrix, cimentandosi proprio nell'assolo elettrico di questo artista quando la band aveva già lasciato il palco. Nel 1968 conosce Valerio Negrini che lo invita ad entrare nei Pooh subito dopo l'estate. Dodi, neanche 18enne è costretto a mantenere segreto l'ingaggio da parte dei Pooh nemmeno ai propri genitori, infatti Valerio Negrini temeva che un ennesimo ribaltone in seno alla band avrebbe potuto non ottenere l'approvazione della casa discografica. Il periodo di prova dura in tutto una settimana e si svolge a casa di Riccardo Fogli. Dodi entra nel gruppo in sostituzione di Mario Goretti appena in tempo per registrare le parti vocali di Buonanotte Penny, singolo del 1968, mediocre successo incastonato negli anni più neri del periodo 1968-1970, quelli che intercorrono tra Piccola Katy e Tanta voglia di lei. Il miglior chitarrista dei PoohTimidissimo, coi Pooh comincia a cantare e rivela una voce personalissima con la quale interpreta alcune delle prime grande Hit del gruppo, fra le quali spicca "Tanta voglia di lei", una delle canzoni simbolo del gruppo. Un Dodi appena ventenne si trova all'improvviso scaraventato nei juke-box di tutta Italia. Nasce il dualismo con Riccardo Fogli, che nel 1972 lascia la band per tentare l'avventura solista. È sempre Dodi a prestare la voce al singolo trainante del 33 giri di Alessandra, "Noi due nel mondo e nell'anima". Per la prima volta nella storia dei Pooh, dal disco Alessandra, l'autore delle musiche non è solo Roby Facchinetti, infatti Dodi firma le musiche e canta "Via lei, via io" , "Io in una storia". Nel 1973 compone al pianoforte la dolce melodia di "Lei e lei" e "La locanda". La sua voce è ancora quella prescelta dal produttore Giancarlo Lucariello per rappresentare il gruppo nei 45 giri di "Io e te per altri giorni" e "Infiniti Noi", oltre che nella suite di "Parsifal". Negli anni successivi si ritaglia uno spazio importante firmando brani come "Orient Express" , "Wild Track" ( finora l'unico brano composto direttamente in inglese dai Pooh ), "Peter Jr." ( con testo di Stefano D'Orazio e non del solito Negrini). Il ruolo di leader vocale di Dodi viene affiancato dal 1976 da Roby Facchinetti, che oltre a scrivere la maggior parte delle canzoni del gruppo, decide anche d'interpretare i singoli di maggior successo. Dodi scrive la melodia di "Ci penserò domani", del 1978, interpretata da Roby e nel 1979, in un album energico come Viva scrive il brano più soft dell'album, "Una donna normale". Da Canterò per Te a D'AssoloPer la prima volta dal 1966 un singolo dei Pooh non è musicato da Roby Facchinetti. Si tratta del singolo "Canterò per te", del 1980, che trascina in alto le vendite di ...Stop. Durante il Tour Invernale di Buona fortuna, la rivista tedesca Stern assegna a Dodi il premio come miglior chitarrista europeo del mese. In seguito a questo riconoscimento anche in Italia sembrano accorgersi del talento del chitarrista felsineo. Dodi partecipa ad alcuni dischi di Vasco Rossi, suonando la chitarra in "Toffee" , "Una canzone per te". Per ricambiare il favore, il rocker di Zocca scrive un testo, "Più in alto che c'è", per il disco solista di Dodi, uscito nel 1985 e intitolato proprio Più in alto che c'è e dedicato ai suoi 3 figli. Nell'album Uomini soli, che celebra il successo sanremese, Dodi scrive e interpreta uno dei pezzi più famosi del gruppo, "L'altra donna". Nel corso degli anni 90, nonostante il suo ruolo di autore delle musiche prenda sempre più piede, sembra essere messo leggermente in disparte e i brani passati in radio sono spesso scelti fra quello scritti da Roby Facchinetti e Red Canzian. Nel 2003 è uscito il suo secondo disco solista, intitolato D'Assolo e composto da 10 brani presentati in versione acustica, suonati con la sua "Maton", costruitagli apposta dalla casa australiana. Famiglia e CuriositàDodi si è sposato tre volte e ha 4 figli, Sara ( diplomatica a Washington ), Serena , Daniele Battaglia ( speaker a Radio Italia solomusicaitaliana ) e Sofia, l'ultima nata, avuta dall'attuale compagna, Paola. La sua chitarra è stata replicata in tiratura limitata dalla Fender, negli anni '90 veniva venduta a circa 2 milioni di lire, a oggi il suo valore è di circa 10 milioni (di lire). Ha collaborato con Vasco Rossi, Gino Paoli, Enrico Ruggeri, Raf, Mia Martini e Al Di Meola, e ha suonato con il gruppo Adelmo e i suoi Sorapis, che comprende Zucchero, Maurizio Vandelli, Umbi dei Nomadi, l'arrangiatore Fio Zanotti (collaboratore dei Pooh) e il produttore discografico Michele Torpedine. Ha corso 20 anni nella categoria turismo con Giorgio Faletti, ha ottenuto parecchie vittorie e record. Adesso corre sui Kart e collabora con l'associazine Kart No War, affiliata a Rock no War. È un collezionista di chitarre, ne possiede circa 50 anche di grande valore storico. Ha composto la musica della canzone Il pianeta Grabov in concorso nel 47° Zecchino d'Oro. Discografia
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