Creato da happy_island il 22/03/2007

POOH LOVER

TANTI AUGURI DI UN ETERNO BATTICUORE E CHE CIO' CHE SEMBRA AMORE POI LO SIA!

 

 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 22 Settembre 2007 da happy_island
 

Dal ventennale al Festival di Sanremo

Nel 1986, per festeggiare i vent'anni, esce Giorni infiniti su supporto in vinile completamente bianco. Il suono richiama le origini del gruppo e mescola acustica vecchio stile e nuove tecnologie. Notevole la sezione fiati coordinata da Demo Morselli e composta anche da Amedeo Bianchi e Mauro Pascoli.

L’impegno di questo album, che renderà benissimo dal vivo, è sottolineato da brani quali ad esempio Terry B. ispirata da una vicenda di cronaca accaduta a Milano l’anno precedente (la modella americana Terry Broome), C’est difficile mais c’est la vie, un brano particolarissimo con un dolce intro di pianoforte eseguita da Roby Facchinetti, Venti, un brano autobiografico nel quale i Pooh giocano con il doppio senso (cronologico/atmosferico) del titolo. Torna anche l'organo Hammond che da un'atmosfera anni sessant al brano L'altra parte del cielo.

Red pubblica il suo primo lavoro solista, Io e Red che vede la collaborazione di grandi artisti italiani come parolieri (Paolo Conte, Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Miki Porru) e interpreti femminili al suo fianco (Loredana Bertè, Delia Gualtiero, Betty Vittori).

I Pooh vengono immortalati al museo delle cere di Roma e nominati Cavalieri dal Presidente della Repubblica.

Il tour invernale del 1986 viene impresso su triplo vinile ed esce nel 1987 il secondo disco Live, Goodbye.

Nel 1987 esce il disco Il colore dei pensieri, e con l’ecologista Acqua dalla luna, i Pooh tornano a parlare di politica, in Dall'altra parte, un brano nel quale si parla del vento di cambiamento che sta attraversando l'Unione Sovietica, nel complesso risulta un disco molto raffinato. Nel 1988 con il disco Oasi i Pooh cominciano a collaborare con il WWF. L’impegno sociale dei Pooh continua sulla falsariga del disco precedente: il tema della distruzione del pianeta si rincorre in Nell’erba, nell’acqua e nel vento, il crescere delle discriminazioni razziali in Senza frontiere, senza lasciarsi alle spalle i pezzi melodici che più hanno contraddistinto il loro stile, come in Che vuoi che sia.

Nel 1989 i Pooh mettono in commercio, con tiratura limitata, il brano Concerto per un’oasi, un maxi 45 il cui ricavato viene devoluto totalmente al WWF.

Il decennio dei Pooh si chiude con uno dei pochi successi che ancora mancano alla loro quasi venticinquennale carriera: nel marzo del 1990 vincono il Festival di San Remo con il brano Uomini soli. Poco dopo uscirà l'album omonimo, che conterrà brani di successo come L’altra donna (scritto da Dodi Battaglia), Giulia si sposa (scritto da Stefano D'Orazio) e Tu vivrai (in collaborazione con Eros Ramazzotti, Umberto Tozzi, Raf ed Enrico Ruggeri).

Il disco Uomini soli precede di poco l'uscita del doppio disco 25: la nostra storia, una raccolta dalla quale viene tratta una tournée teatrale.

Gli anni novanta

Nel 1992 il crescente successo dei Pooh è testimoniato da un disco, Il cielo è blu sopra le nuvole, che come ai vecchi tempi sforna singoli a ripetizione, Maria marea, canzone che uscirà anche su singolo con diverse versioni remix, 50 primavere, Stare senza di te, La mia faccia.

Nel 1993 Roby pubblica il suo secondo lavoro solista, Fai col cuore, un disco raffinato registrato con l'orchestra di Berlino. Nell'album trova spazio un simpatico duetto tra Roby e Valerio (autore di tutti i testi del disco), i due cantano insieme in Facciamo una canzone. Gli arrangiamenti sono affidati a Fio Zanotti. Ne risulta un disco di grande energia, con una batteria suonata magistralmente da Golino, uno dei migliori batteristi della penisola. Iniziano ad incrinarsi i rapporti all'interno del gruppo, col divieto di Red, Dodi e Stefano a Roby di partecipare al Festival di Sanremo con la canzone "Vivrò".

Con Il cielo è blu sopra le nuvole termina la prima parte della collaborazione di Fio Zanotti e i Pooh. Era iniziata nel 1986 Giorni Infiniti, quando i Pooh avevano lasciato a casa Gianfranco Monaldi per Fio Zanotti, che aveva già collaborato nel lavoro da solista di Dodi Battaglia. Zanotti in questo periodo porta qualche novità, un sound molto più suonato ed ampio rispetto ai lavori precendenti. Ma è anche troppo attento a ciò che succede intorno a sé e riprende esplicatamente altri arrangiamenti. "Amore e dintorni" si ispira ai Dire Straits. Nei successivi Il colore dei pensieri e Oasi si ripete: "Città di donne" ha la ritmica di "I want your sex" di George Michael, "Io sto con te" parte come "Adore" di Prince, "Io da solo" è troppo simile a "Paradise" di Sade. "La ragazza con gli occhi di sole" sfoggia un arrangiamento simile "Fragile" di Sting. In in talia si può si sente una ripresa di "ghostbuster". E non è finita, quando i Pooh lasciano Fio Zanotti in un intervista dicono "Zanotti riprendeva gli arrangiamenti e i suoni che aveva usato nei nostri lavori in altri suoi lavori". La misura, per il momento, era colma.

Il 1994 è un anno di transizione, i Pooh decidono di tornare in sala di registrazione per la pubblicazione di un nuovo CD di inediti. Red Canzian sceglie gli studi di registrazione di Villa Condulmer, in Veneto, uno spazio lontano dalla città ed il caos frenetico di Milano, una villa dove potersi rilassare nel verde della pianura della sua regione. Prende forma così Musicadentro, un album arrangiato da Dodi Battaglia in maniera molto energica, suonato quasi per intero in presa diretta, con l'intento di trasportare su CD tutta l'energia della band, come se fosse un disco suonato dal vivo. La confezione del disco viene studiata a tavolino dai Pooh e dalla casa discografica, e ispirandosi al "metal box " dei Public Image Limited decidono di inserire il Cd in una scatola metallica rotonda. Per la promozione radiofonica vengono scelti come singoli Le canzoni di domani e A cent'anni non si sbaglia più, dei quali vengono realizzati anche dei videoclip, il primo ritrae i Pooh suonare in un capannone, il secondo li vede truccati da "Pooh anziani", un video divertente e molto originale. Particolare il messaggio di Le canzoni di domani, che in origine Valerio aveva intitolato Canzone sbagliata, è infatti un invito al pubblico a rimboccarsi le maniche dopo la cupa stagione di Tangentopoli che ha visto l'Italia dei potenti messa a terra dal terremoto politico dell'anno precedente, "...falle tu le canzoni di domani..." cantavano i Pooh nel 1994. Il disco nonostante tutto non riesce a sfondare presso il pubblico, manca una hit forte che possa trascinare le vendite dell'album, che si assestano intorno alle 100.000 copie, risultando di fatto il disco meno venduto dai Pooh da quando son passati ad una Major nel 1971, la colpa è da attribuire ad un disco pretenzioso, dove a melodie interessanti non corrispondono testi all'altezza e soprattutto alla frenata creativa del gruppo, meno ispirato che in passato. Dodi Battaglia scrive Dietro la collina, Senza musica senza parole, brano dal sapore latino con un testo di Stefano che fa sì che ogni frase sia concatenata alla precedente attraverso l'ultima parola. Un leone in paradiso è una dedica al padre Medardo, scomparso in quell'anno. È Roby Facchinetti a scrivere come sempre i brani alla lunga più interessanti, Vorrei, Non ho bisogno di te ed E non serve che sia Natale.

Red Canzian pubblica il suo primo libro intitolato Magia dell'albero. Stefano D'Orazio decide di far pubblicare una fanzine, il Poohnews, che da Musicadentro in poi ha raccontato gestazione, aneddoti e curiosità di ogni lavoro della band in uscita.

I Pooh tornano alla ribalta grazie al disco Amici per sempre, del 1996, che lancia in orbita brani come Amici per sempre, La donna del mio amico, Cercando di te. I nuovi Pooh rimangono fedeli alla lora musica, rinnovandosi negli arrangiamenti, seguendo in parte la moda del momento. Ironia della sorte, nonostante il titolo, questo sarà il disco con la gestazione più difficile di tutta la storia dei Pooh. I quattro, infatti, quasi non si parlano, ogni occasione è buona per litigare e la "macchina della musica" sembra sul serio arrivata al capolinea. Dodi minaccia di andarsene e registra il disco separatamente rispetto al resto del gruppo. Fortunatamente il buonsenso dei quattro ed il successo ottenuto dal nuovo album scongiurano la fine dell'avventura ... e la macchina riparte. Gli arrangiamenti del disco vengono affidati ad Emmanuele Ruffinengo, giovane arrangiatore collaboratore di grandi Star internazionali e già con i Pooh durante le sessioni di registrazione di Uomini soli. Tocca proprio a Ruffinengo il compito di rinverdire i fasti del gruppo dopo il recente insuccesso discografico di Musicadentro, ed i suoni attualissimi e molto rock sembrano dargli ragione, il disco è uno dei più apprezzati e suonati dalle radio, ricevendo un vastissimo consenso anche dal pubblico, che viene attirato all'acquisto del CD grazie ad una particolare traccia CD-ROM che raccoglie informazioni interessanti sul gruppo e sulla sua storia. Si tratta della prima traccia interattiva su un CD musicale mai prodotta in Italia. I Pooh sono pionieri nel campo dell'innovazione tecnologica in Italia, come gà successo nel 1983 quando furono i primi artisiti italiani a pubblicare un album su supporto CD, Tropico del nord

Nel febbraio 1997, per festeggiare il trentennale dei Pooh, esce per i tipi di Mondadori la prima biografia mai realizzata nella storia del gruppo. Si intitola "Quello che non sai", come un loro celebre successo degli anni Sessanta, ed è curata dal giornalista e critico Franco Dassisti. Uno sguardo disincantato, dentro i meccanismi che hanno permesso al gruppo di sopravvivere anche alle crisi più difficili. Il libro è un successo straordinario, e si colloca per sei settimane consecutive al secondo posto delle classifiche di vendita librarie, battuto solo dal bestseller di Susanna Tamaro "Va dove ti porta il cuore":

Nel Novembre del 1997 c'è il tempo per un'altra raccolta, una doppia antologia intitolata The Best of Pooh che raccoglie 28 grandi successi estrapolati dal vastissimo catalogo del gruppo, più due brani inediti registrati per l'occasione, Brava la vita, che viene scelta per girare un videoclip promozionale e Non lasciarmi mai più che alla lunga sarà il più fortunato tra i due pezzi, rimanendo nella memoria dei fans. Brava la vita viene registrata anche in una particolarissima versione acustica, affidata ad una giovane interprete, Sabrina Stilo.

Nel 1998 è tempo di chicche per collezionisti. Esce infatti Un minuto prima dell'alba, che altro non è che il primo CD dei 6 che componevano l'elegante cofanetto del Poohbook uscito tra il 1993 ed il 1995. I Pooh che dal 1990 sono tornati in possesso di una parte del loro catalogo degli anni 60, decidono di pubblicare i migliori pezzi di quegli anni in versione riarrangiata e ricantata in chiave moderna, con gli attuali membri della band a cimentarsi su brani passati nel dimenticatoio della memoria, come Brennero 66 , E dopo questa notte e La solita storia.

Nel 1999 esce Un posto felice, un lavoro giudicato troppo debole, che però ha il pregio di piacere al pubblico, singoli come Dimmi di sì, Se balla da sola, Mi manchi sono tra i pezzi più importanti del 1999 e permettono ai Pooh di partecipare al Festivalbar e riempire piazze e stadi, ritrovando quel feeling col grande pubblico che sembrava smarrito dopo qualche passo falso a metà degli anni novanta. In particolare, la citata Dimmi di sì di Stefano D'Orazio si distingue per via del suo suono Eurobeat anni settanta, che parzialmente anticipa i prossimi lavori del gruppo.

Complice un tour al di sopra di ogni rosea aspettativa, i Pooh danno a Mediaset la possibilità di trasmettere in differita l'ultima tappa della tournée estiva, che fa tappa nella città di Arezzo.

Del concerto viene anche ricavata una VHS che comprende tutto il concerto e alcune scene riprese nel backstage (su Mediaset erano state tagliate alcune canzoni per esigenze di spazio).

Mediaset aveva, tra l'altro, già trasmesso nel 1991 il concerto del venticinquennale, tenutosi nel settembre di quell'anno all'Arena Garibaldi di Pisa. In quell'occasione si trattava dell'ultima data del Tour estivo di 25-La nostra storia.

Il decennio si chiude con Cento di queste vite (2000) che torna al suono degli anni settanta, un lavoro interessante che sicuramente mostra più impegno e carattere rispetto al precedente.

Da questo disco vengono estrapolati molti singoli, tra i quali spiccano Stai con me, I respiri del mondo, Un grande amore e il brano di chiusura, Puoi sentirmi ancora, canzone dedicata ad una fan tragicamente morta in un incidente stradale, pezzo con una coda strumentale.

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 22 Settembre 2007 da happy_island
 

I grandi concerti

I Pooh nel 1977 inaugurano un'epoca di sfarzo, grandi concerti negli stadi, raggi laser, fumi sul palco, che resteranno per decenni uno dei simboli della band, oltre alla musica ovviamente. In questo periodo partecipano a diverse puntate di Domenica In con Corrado.

Anticipato dal 45 estivo Dammi solo un minuto, esce il LP Rotolando respirando, un disco carico di energia e vitalità, che spazia abilmente dal pop più leggero fino alla grande energia rock di Rotolando respirando, con l'epico assolo di Dodi Battaglia. Le radio programmano quasi tutto il disco, da In diretta nel vento, Che ne fai di te fino ad Ancora tra un anno, brano che per oltre 25 anni sarà la sigla di chiusura dei loro concerti. Il disco, viene registrato al Castello di Carimate per due volte, dato che nella prima sessione erano stati sbagliati completamente gli arrangiamenti. Questo inconveniente porterà i Pooh a firmare un nuovo contratto con la Cgd di Piero Sugar, nel frattempo staccatasi dalla Cbs.

Il crescente successo porta i Pooh ad incidere un altro LP leggendario. Boomerang (1978) è un concentrato di energia e vitalità, in cui continua comunque ad affermarsi la poesia dei testi scritti da Valerio Negrini e Stefano D'Orazio. Per la prima volta si osservano un uso generoso del sintetizzatore e numerosi virtuosismi alla chitarra elettrica anche nelle parti cantate. Si tratta anche del primo LP in cui si rinuncia totalmente all'accompagnamento dell'orchestra sinfonica. Singoli come Cercami (un brano ritmato che spopola nei juke box della penisola), Pronto buongiorno è la sveglia e Ci penserò domani (con il basso fretless di Red in primo piano) sono pezzi indimenticabili.

Paolo Steffan, già membro dei Capsicum Red e del duo Genova & Steffan, grande amico di Red Canzian disegna il logotipo che tuttora contraddistingue il gruppo.

Con Viva del 1979 i Pooh vendono oltre 600.000 copie. Brani come Io sono vivo (che rimane in classifica per oltre 51 settimane), Notte a sorpresa, L'ultima notte di caccia, Tutto adesso, In concerto sono a oggi tra i pezzi più amati e richiesti dai fans. Proprio con Io sono vivo e Notte a sorpresa i Pooh inaugurano la moda di realizzare video promozionali per i 45 giri. I pezzi del disco vengono abbinati alla stagione 1979-1980 di Domenica In.

Nel 1980 i Pooh pubblicano il LP Hurricane per il mercato estero, un disco nel quale i Pooh riarrangiano in inglese i pezzi più importanti dell'ultimo triennio. Il disco non riesce ad entrare nelle classifiche americane ed inglesi.

Il disco ...Stop del 1980 inaugura la nuova decade con il singolo Canterò per te ed altri brani leggendari come Inca, Vienna, Aria di mezzanotte, Ali per guardare, occhi per volare.

Nel 1981 un altro LP leggendario sbarca sul mercato italiano: Buona fortuna, con brani di grande presa sul pubblico come Chi fermerà la musica, Buona fortuna, l'autobiografica Banda nel vento e Dove sto domani, con il caratteristico basso fretless di Red Canzian. Di Chi fermerà la musica viene girato un divertentissimo videoclip nel quale i Pooh si scambiano i ruoli raccontando così la storia di un gruppo qualsiasi.

Nel 1982 i Pooh registrano il loro primo disco live: Palasport, un doppio vinile nel quale ripercorrono i loro primi 15 anni di carriera, con due inediti suonati appositamente per la tourneè. Esce il singolo Non siamo in pericolo.

Gianni Togni, giovane cantante arrivato al successo grazie al singolo Luna invita i Pooh a cantare nel ritornello di uno dei brani del suo Lp "Il bollettino dei naviganti". Il brano in questione è Saremo noi. I Pooh stavano incidendo nello studio accanto a quello dove Togni e la sua band stavano provando il pezzo. I Pooh conoscono Gianni Togni sin dagli esordi, infatti Togni apriva i concerti dei Pooh negli anni 70, alternandosi al cantautore sardo Piero Marras.

La trilogia estera

Seguendo la moda dei grandi gruppi dell'epoca, anche i Pooh decidono di andare all'estero, magari in qualche luogo tropicale, a registrare i dischi.

Ne nascono tre dischi meno immediati e diretti dei precedenti; forse i Pooh risentono anche di una certa stanchezza compositiva, comunque il successo della band non sembra incrinarsi, e anche in anni nei quali la crisi del disco si fa sentire, le vendite sono al di sopra della media.

Tropico del nord del 1983 viene registrato negli studi di Montserrat, nei Caraibi. È il primo LP italiano ad essere commercializzato sul supporto CD, con una traccia in più (Colazione a New York). Per la prima volta, su un disco del gruppo si trova una canzone arrangiata solo vocalmente, si tratta di Solo voci, dove i Pooh cantano senza l'accompagnamento della musica. Nato per celebrare i Beatles di Because, il brano si avvale dello stesso compressore (con le stesse regolazioni) utilizzato dai Fab Four per le registrazioni dei loro dischi. Da ricordare brani come Lettera da Berlino Est, Grandi speranze, Cosa dici di me. Durante le registrazioni di Tropico del nord i Pooh registrano i videoclip delle canzoni del disco, che vengono incluse in uno special distribuito poi su VHS, chiamato L'anno del Tropico, che risulta essere la videocassetta più venduta dell'anno in Italia. Da questo LP non vengono estratti 45 giri ufficiali, ma molti brani vengono scelti come singoli promozionali, anche per il mercato estero, dove ad esempio venne commercializzato il singolo di Lettera da Berlino Est-Mezzanotte per te. Dopo un esaltante Tour nei grandi spazi, i Pooh decidono di intraprendere, sulla falsariga di molti gruppi americani, un Tour nei club più piccoli, per riprendere confidenza con i suoni e le emozioni dei piccoli spazi, stare a contatto con la gente, sensazione che il gruppo aveva iniziato a perdere suonando a distanza dal pubblico. Il tour, denominato "Club Tour 83" vede i Pooh riproporre dal vivo brani lasciati un po' in disparte, come Eleonora mia madre, Infiniti noi , Classe '58 e La città degli altri.

Durante le registrazioni del disco, Roby trova lo spazio per comporre la maggior parte dei brani che verranno inclusi nel suo primo LP solista, intitolato semplicemente Roby Facchinetti. Il disco viene prodotto dalla First, etichetta discografica fondata dal batterista Stefano D'Orazio e viene registrato e mixato agli studi "Arco" di Monaco di Baviera. Le 9 tracce che compongono il LP sono composte da Roby Facchinetti, tre di questi brani sono strumentali, uno di questi, L'anno della tigre era una strumentale di collegamento utilizzata dai Pooh nei tour precedenti e battezzata come Oregon. Nel brano Din Din Din Roby duetta con la figlia Alessandra, di appena dodici anni. Il testo è opera di Stefano D'Orazio, mentre le altre liriche sono firmate da Valerio Negrini. Di alcune canzoni vengono realizzati dei Videoclip destinati alla promozione televisiva del LP, il brano Holiday Inn viene ribatezzato Holiday in the park per non incorrere nel rischio di pubblicità occulta.

Nel 1984 i Pooh volano a Mahaui, nelle Hawaii per registrare il disco Aloha negli studi di George Benson. Durante il soggiorno hawaiano i Pooh registrano le 9 tracce che compongono il LP, ma una di queste, Canzone per Lilli viene proposta solo nella successiva ristampa dell'album in Cd. Il disco si apre con la positiva Ragazzi del mondo, i testi si fanno più spigliati e ottimisti che in passato. Il brano Il giorno prima risulta il più impegnato del disco, parla infatti di un eventuale catastrofe nucleare causata dalla guerra fra le due grandi superpotenze militari dell'epoca. Il brano portante del disco risulterà però essere La mia donna, canzone scritta da Roby in Italia ma arrangiata definitivamente agli studi "Lahina" di Mahaui. Interpretata dai quattro, suddividendosi il cantato delle strofe, questo brano è diventato famoso soprattutto per il virtuoso assolo elettrico di Dodi Battaglia nel finale strumentale del pezzo. Nel disco si sente la forte presenza del sintetizzatore Fairlight, che caratterizza le ultime produzioni musicali della band. I suoni della batteria campionati fanno capolino in Io vicino, io lontano, l'unico brano dal sapore hawaiano dell'album. Il successivo Tour italiano vede Stefano presentarsi sul palco dotato di una nuovissima batteria elettronica, in sostituzione di quella tradizionale. Gli show dal vivo vengono introdotti dai suoni sintetizzati di Roby sulle note di Selvaggio. Dal soggiorno hawaiano i Pooh portano in Italia uno special di oltre un'ora, che viene proporsto in prima serata dalla RAI. Lo special è composto dai videoclip delle canzoni realizzati sull'isola, con i commenti e gli aneddoti degli artisti. È stato commercializzato nel 2003 come primo DVD ufficiale della band.

Nel 1985 anche Dodi pubblica il suo primo disco solista, Più in alto che c'è, con la collaborazione di Vasco Rossi nell'omonimo brano, infatti il rocker di Zocca cura la stesura del testo e partecipa come seconda voce nel coro finale del brano Più in alto che c'è!?. Il disco, dedicato da Dodi ai suoi tre figli, vede per la prima volta il chitarrista bolognese autore sia del testo che della musica nel brano Ciao amore... buon appetito. Le rimamenti liriche del disco son curate da Valerio Negrini. In questo disco Dodi si avvale di valenti musicisti per registrare le canzoni. Una delle tracce del disco, Primavera al Quinto Piano si trova solo nella prima edizione su CD del disco, successivamente, misteriosamente, viene esclusa dalla tracklist.

Asia non Asia è il nuovo lavoro dei Pooh, registrato in Giappone, con la modernissima tecnologia del posto. Ne esce un disco pieno di chitarre sintetiche e tastiere. Il brano Se c'è un posto nel tuo cuore viene scelto come sigla di chiusura del Processo del Lunedì, Se nasco un’altra volta viene scelta per il lancio del disco e partecipa al Festivalbar. Il disco viene registrato per metà in Giappone, ma viene completato di ritorno in Italia agli studi acquistati da Red al Castello di Carimate. Il brano Un posto come te viene registrato e mixato dai Pooh, ma la linea melodica non convince in pieno Facchinetti, che sulla stessa base di accordi scrive una melodia diversa, da affidare poi al cantato di Red Canzian. In questo LP, come nei due precedenti, c'è una traccia presente solo nelle edizioni su CD, si tratta di In altre parole. La videocassetta di Asia non Asia include sei videoclip girati dal gruppo in Giappone.

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 22 Settembre 2007 da happy_island
 

I Pooh sono uno dei gruppi musicali italiani più popolari del paese. Attenendosi al facile ascolto, il gruppo ha prodotto canzoni e brani pop di grande successo, pur venendo sempre contrastato da una nutrita schiera di detrattori. Il complesso vanta in ogni caso innegabili qualità da parte dei suoi componenti: buone qualità vocali e di strumentisti, un'estrema professionalità e un proficuo dialogo tra i vari componenti. Infatti, nel complesso è stato possibile soddisfare le diverse esigenze ed aspettative da parte dei quattro singoli elementi, il che ha garantito longevità discografica e stabilità nella formazione. Hanno esercitato un certo influsso sulla scena musicale soprattutto negli anni settanta e ottanta, dove hanno prodotto album persino "sperimentali" sotto diversi punti di vista, non ultimo quello sonoro. Più tardi la ricerca di nuove sonorità è diminuita lasciando maggiore spazio alla costruzione di strutture musicali semplificate, risultando così ripetitiva e autoreferenziata.

I Pooh nascono nel 1966 a Bologna, ad opera del batterista Valerio Negrini e di un giovane chitarrista di estrazione orchestrale, Mauro Bertoli. Armando Sciascia affidò il compito di dare un nome ai futuri Pooh ad Aliki, la sua segretaria, alla quale venne in mente di chiamarli proprio come l'orsetto Winnie the Pooh. Inizialmente al gruppo non piacque, ma poi ci fecero l'abitudine e si affermarono con quel nome. Del nucleo originario della band fanno parte anche il bassista Gilberto Faggioli, il chitarrista Mario Goretti ed un tastierista inglese di dieci anni più vecchio, Bob Gillot.

Nel febbraio del 1966 la band, che nel frattempo ha firmato un contratto con una piccola casa discografica, la Vedette, pubblica il primo 45 giri Vieni fuori (Keep on Running), cover di un brano dello Spencer Davis Group.

La girandola delle sostituzioni in seno alla band comincia di lì a poco: il tastierista Bob Gillot viene cacciato dalla band dopo varie incomprensioni e sostituito da un giovane organista bergamasco, Roby Facchinetti, musicista di un certo carisma.

I Pooh partecipano al programma televisivo Settevoci, nel quale presentano il brano Quello che non sai (Rag Doll), cover dei Four Seasons; poi pubblicano il singolo Bikini Beat, che viene commissionato alla band come jingle pubblicitario da parte di una importante marca di rossetti.

Riccardo Fogli entra a far parte della band nell'estate del 1966, sostituendo Gilberto Faggioli, che secondo alcuni giornalisti sarebbe stato "cacciato" dalla band. L'incontro fra l'ex cantante degli Slenders, un gruppo rock di Piombino, ed i Pooh avviene al Piper di Milano.

Nel tardo autunno dello stesso anno, i Pooh partecipano al Festival delle Rose con il brano Brennero '66, che però viene censurato dalla produzione (si parla del terrorismo in Alto Adige: Valerio Negrini viene costretto a riscrivere in fretta e furia un testo alternativo, che viene presentato come Le campane del silenzio) ed arriva ultimo in classifica.

L'album Per quelli come noi vende oltre 15.000 copie e comprende sei cover e sei brani firmati dal duo Facchinetti-Negrini.

Nel 1967 i Pooh rimangono in quattro; Mauro Bertoli, che fino a quel momento era stato la voce principale della band, si sposa con una giovane ballerina. Nel 1968 i Pooh conoscono per la prima volta l'ebbrezza della hitparade, con il tormentone Piccola Katy (lato B di In silenzio) che giunge fino alla settima posizione.

Mario Goretti se ne va, stanco dei continui spostamenti in giro per l'Italia e torna nella sua Bologna dove apre un'azienda di amplificatori. Entra nel gruppo il giovane chitarrista bolognese Dodi Battaglia, neanche diciassettenne, membro dei Meteors, gruppo spalla di Gianni Morandi. Dodi esordisce alla voce nel brano Tanta voglia di lei nel 1971.

Dopo alcuni singoli di scarso successo, i rapporti fra i Pooh e la casa discografica si incrinano in seguito alla pubblicazione del disco Contrasto, nel giugno 196, fatto uscire di nascosto mentre la band è in tournée. Questo LP comprende infatti provini e scarti (oltre al singolo di discreto successo Piccola Katy / In silenzio).

Il singolo Mary Ann, uscito sempre nel 1969, partecipa e arriva penultimo al Cantagiro, ed i Pooh vengono etichettati come gruppo easy per le ragazzine, fama che nonostante un prorompente impegno nel proseguo della carriera non riusciranno mai ad allontanare del tutto. Come reazione a questa critica nel 1969 esce il disco Memorie, che ottiene un ottimo consenso dalla critica ma non un effettivo riscontro dal pubblico. Proprio da questo LP dalle atmosfere rarefatte e le melodie malinconiche si iniziano a intravedere i Pooh che verranno.

Valerio, Dody, Riccardo e Roby intorno al 1970 
Valerio, Dody, Riccardo e Roby intorno al 1970

Per la prima volta nella storia del gruppo, i testi delle canzoni si riuniscono in una trama, dalla quale si delinea una storia di vita dai toni amari e critici. Questo disco costituisce così uno dei primi "concept album" della storia della musica leggera in Italia.

I primi grandi successi Nel 1971 i Pooh (Valerio, Roby, Riccardo e Dodi) passano alla multinazionale CBS e con il produttore Giancarlo Lucariello arrivano le prime grandi soddisfazioni.
Il singolo Tanta voglia di lei approda al numero uno della classifica in appena due settimane. Lo stesso capita con Pensiero, che vende oltre un milione di copie (nonostante tutti la considerino un pezzo d'amore, il brano parla di un carcerato). Esce il disco Opera prima, un LP che fonde la
musica sinfonica (come nel brano omonimo) alla melodia italiana.

Valerio Negrini abbandona la band, pur rimanendo come paroliere e quinto Pooh occulto. Viene sostituito da Stefano D'Orazio, batterista romano de I Naufraghi (con i quali ha all'attivo un paio di 45 giri ed una colonna sonora).
I Pooh registrano in
inglese alcuni dei loro brani: Tutto alle tre diventa The Suitcase e la CBS decide di inserirlo in una raccolta che comprende i migliori artisti del loro vastissimo catalogo.
Tanta voglia di lei arriva seconda al
Festivalbar.

Nel 1972, il successo diventa mondiale grazie a singoli di grande effetto e drammaticità come Noi due nel mondo e nell'anima (retro Nascerò con te, Cosa si può dire di te (retro Quando una lei va via) .
La casa discografica è indecisa su quale dei due singoli puntare maggiormente, così, per non fare un torto né all'interpretazione di Dody in Noi due nel mondo e nell'anima né al sempre più indolente Riccardo di Nascerò con te, decide di pubblicare il 45 giri come un Doppio Lato A, scegliendo una Cover bianca per la copertina col solo nome del gruppo in primo piano. Noi due nel mon do e nell'anima diventerà però la canzone destinata alla promozione radiofonica, mentre a Nascerò con te viene riservato il ruolo di brano da inserire nei Juke-Box. Da Londra arriva il sintetizzatore, che fa una sporadica comparizione nella prima di queste quattro canzoni. L'album Alessandra segna una maggiore presenza di Roby alla voce (che fino a quel momento si erano divisi Dodi, Riccardo e Valerio) e vede per la prima volta la firma di Dodi Battaglia come autore delle musiche. A causa dell'influsso di Lucariello, il complesso mette da parte le sue capacità strumentali per fare posto agli archi dell'elegantissima orchestra di Monaldi. Oltre a ciò, in questo disco il produttore riesce ad imporre (per la prima ed unica volta) che l'album sia composto esclusivamente da canzoni d'amore. È un disco dove scompare quasi totalmente la chitarra elettrica, sostituita prevalentemente dagli arpeggi dell'acustica di Dody, non ci sono "soli" di chitarra a intralciare i saliscendi orchestrali dei 12 brani dei quali è composto il disco. La voce di Roby si dimostra acidula e metallica, con interpretazioni sofferte come in Mio padre una sera o La nostra età difficile, dove il tastierista dei Pooh sembra cantare con il suo marcato accento bergamasco.

A questo punto Riccardo Fogli decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. Il gruppo sembra sul punto di sciogliersi, quando, dopo infinite selezioni tenutesi in un capannone sull'Appennino tosco-emiliano,a Roncobilaccio viene scelto un nuovo bassista, Red Canzianchitarrista di una band progressive, i Capsicum Red, che all'attivo potevano vantare due singoli ed un apprezzato 33 giri.

Nel 1973 esce il disco Parsifal, considerato da molti come il più grande LP della band. Anticipato dai singoli Io e te per altri giorni ed Infiniti noi, questo LP miscela in maniera unica nel panorama italiano il pop sinfonico di derivazione britannica con le melodie sofisticate di Roby Facchinetti (come nell'omonima Parsifal o in L'anno, il posto, l'ora): se lo stile musicale sembra indirizzarli verso paragoni ingombranti come Pink Floyd e Genesis, i coretti dei quattro riportano direttamente ai Beatles e ai Bee Gees. Il brano omonimo segna una tappa importante nella storia del complesso, in quanto la sua seconda parte è esclusivamente strumentale. È questo forse il primo pezzo del gruppo in cui la chitarra solista di Dodi raggiunge, per evidenza e qualità, dei notevoli risultati. Il brano Lettera da Marienbad è scelto come Lato B del singolo Io e te per altri giorni e lasciato fuori dalla versione 33 giri dell'album, anche se è regolarmente nella tracklist della versione Stereotto dello stesso.

Nel 1974, con la raccolta I Pooh 1971-1974, chiudono un'epoca di grandi successi. Vengono inclusi nel disco Se sai, se puoi se vuoi e Per te qualcosa ancora, utilizzati come Lato A dei relativi 45 giri, che comprendono pure E Vorrei. Viene esclusa invece Inutili Memorie, che troverà spazio su un disco solo nel 1984, quando verrà inserita nella raccolta I Pooh 1981-1984. Come ultima traccia del disco viene inclusa pure The Suitcase, versione inglese di Tutto alle tre, finora commercializzata solo nel mercato anglofono.

Questi brani, inclusi nell'antologia assieme a quelli più vecchi, mettono bene in evidenza quanto rapida sia stata la maturazione musicale nello stile dei Pooh in questi quattro anni. I due singoli comunque non raggiungono il successo dei precedenti.

Dalla crisi alla rinascita

Il 1975 è un anno di transizione. Il notevole carico di musica sinfonica nonché liriche spesso oniriche e difficili si fondono in due LP bellissimi ma di modesto successo commerciale. Un po' del nostro tempo migliore si presenta come un LP troppo difficile per il pubblico dei Pooh, abituato a canzonette di facile presa. L'utilizzo massiccio dell'orchestra, di strumenti come il clavicembalo, di lunghi pezzi strumentali non favorisce certamente un facile passaggio radiofonico.
Non vengono estratti singoli, ma rimangono da ricordare brani come Eleonora mia madre con l’esordio di D’Orazio come paroliere ed Il tempo, una donna, la città, un brano di oltre 10 minuti, il più lungo mai realizzato.

Anche Forse ancora poesia non riesce a vendere come Parsifal, soprattutto a causa di una poco fortunata scelta del singolo da parte del produttore. Ninna Nanna, scelta per promuovere l'album non riesce ad entrare nella top 10 dei singoli. A questo punto va detto che gli arrangiamenti a base orchestrale erano stati imposti dal produttore, mentre il gruppo si era pronunciato per degli arrangiamenti acustici. Il disco viene prodotto piuttosto in fretta, è meno difficile e curato del precedente e i Pooh per moltissimo tempo si rifiuteranno di suonare i pezzi di questo Lp nei loro concerti, nonostante la presenza di canzoni amate dai fans, come Un posto sulla strada, Quinta stagione, Cara bellissima. Dato che Lucariello non riesce più a perpetuare il successo del complesso, i continui dissapori portano la band ad autoprodursi (primo caso in Italia).

Siamo nel 1976: lanciato in orbita da singoli come Linda (con la quale i Pooh vincono il Festivalbar, Miguel Bosé la canterà in spagnolo ottenendo il successo) e Pierre, l'album Poohlover segna una netta sterzata rispetto al recente passato. Sono musiche più solari e suonate dai quattro con arrangiamenti più ricchi (cosa che permette ai Pooh di crescere come musicisti nonostante resti ancora l'accompagnamento dell'orchestra sinfonica). I testi non si concentrano più solo sull'amore, ma si avvicinano alla quotidianità ed alle questioni sociali; in Poohlover si parla infatti di omosessuali, prostitute, zingari e carcerati.
Il culmine drammatico del disco lo si raggiunge con il Padre del fuoco, padre del tuono, padre del nulla: il pezzo riprende la serie di brani di ispirazione storico-leggendaria iniziata da Parsifal. Si tratta di brani che, normalmente posizionati alla fine degli album, chiudono diversi LP dei Pooh verso la fine degli anni Settanta.
Poohlover fu un successo incredibile, e ancora oggi risulta essere uno dei più grandi albums mai prodotti in Italia. I Pooh, senza Red ma con Valerio alle voci, aprono a questo punto una parentesi registrando sotto il nome di
Mediterraneo System un 45 giri con i brani Ci pensi? e Mezzanotte a maggio.

Partecipano in seguito, nel 1977, alla colonna sonora dello sceneggiato televisivo "La gabbia", con i brani strumentali Risveglio e La Gabbia.

 
 
 
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