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Sono giorni difficoltosi, di stress continuo. Molto dovuto al lavoro, un po' alla politica. Così il mio umore cambia, come il vento.
Da noi in dialetto si dice "Te se cume acqua e vent!" riferito a chi come me cento ne pensa e una ne fa.
E' difficile gestire un carattere entusiasta se poi non ci si sente all'altezza del compito. Essere creativi è un impegno serio. Non basta dire di esserlo, per esserlo veramente. Milano (e forse anche Milazzo) è piena di sti pallonauti markettari, geni del piccolo cabotaggio.
Ed invece la mente per essere creativa deve essere piena di vento, complessa come le nuvole di una tempesta. Altro che brain storming per acefali fruitori di cappuccini e caffé marocchini.
Per questo la poliedria è per pochi. Non basta essere un bravo cantante o scrittore e mettersi dietro la macchina da presa per diventare automaticamente un bravo regista. Accade solo in Italia, dove si vive di rendite di posizione e dove l'importante è esserci, a prescindere.
Così i muccini scrivono libri da cui traggono film e i mocci si dedicano a far parlare chi dovrebbe almeno far voto di silenzio.
Inviato da: Ekainikola
il 06/10/2009 alle 11:08
Inviato da: Ekainikola
il 04/09/2009 alle 00:23
Inviato da: byxcleox
il 07/08/2009 alle 14:38
Inviato da: Ekainikola
il 20/04/2009 alle 23:36
Inviato da: mimmo.difranco
il 20/04/2009 alle 23:32