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« ....je crois que »

la sera non passa senza di te

Post n°337 pubblicato il 02 Maggio 2012 da sunshine_sun

“Vado tesoro, sono a pezzi, oggi in ditta mi hanno massacrato e mio padre è stato in riunione per tutto il pomeriggio, praticamente le controversie con gli architetti me le sono sbolognate io! Sono dei pezzi d'arte“

Mi dispiace amore per la tua giornata pesante...se fossi qui ti farei un massaggio lungo sulle spalle stanche e rigide che immagino tu abbia adesso. Per telefono posso solo addolcirti l'umore e forse non ti basta, no di certo.”
“Piccola luce mia! Lo sai che quando sento la tua voce mi passa tutto quello che reggo durante il giorno, sei il mio scivolo verso la tranquillità, ti vorrei qui fra le mie braccia lo sai?
Mi basta si, tesoro, mi basta sentirti con quel tono sensuale, mi coccoli e penso alla tua bocca incollata alla cornetta che mi bacia...oh se fossi lì, credo che eclisserei il massaggio e la stanchezza e mi immergerei dentro te. Meglio che non ci pensi troppo, è dura starti lontano...”
“Mi manchi amore, te lo dico tutte le sere ed ogni volta è sempre di più.”
“Abbi pazienza, sto aspettando i giorni in cui questa distanza avrà fine e sento che sarà presto, intanto ti porto con me a dormire ogni notte...e ti accarezzo mentre tu dormi...ehi, che c'è? No per favore, non piangere, fammi sentire un sorriso...son qui!”
“Si, lo so, scusami, mi faccio prendere dalla malinconia spesso e volentieri e non è il caso, fa male anche a te, non alleggerisco certo la tua mancanza e mi spiace...ma stasera non ce l'ho fatta, perdonami. Vai adesso e cerca di riposare, ci sentiamo domani, quando puoi. Un bacio lungo tutta la notte che rimane.”
“Ciao splendida! Ti amo...lo sai. Cerca di dormire e pensami lì accanto adesso e anche a quando lo sarà davvero, a quando ti dirò buonanotte a due centimetri da te, stringendoti forte. A domani, appena finisco in cantiere ti chiamo. Buona notte”
Click.

E ti cerco tra la gente che mi sfiora, so che non ci sei, ma guardo lo stesso ogni viso...

“Buongiorno, donna meravigliosa! Come stai oggi, che fai?”
“Ciao tesoro, sto bene, sto aspettando Barbara passa a prendermi tra mezz'ora, andiamo a comprare un regalo per la nostra collega che si sposa il mese prossimo, non abbiamo ancora partorito un'idea, ma andando in giro magari ci viene, chissà... e tu, come va oggi, è iniziata meglio la giornata?”
“No, appena in ufficio subito Maddalena che mi stressa per l'incontro del pomeriggio con quell'impresa che ti dicevo,  sono cavoli amari se il progetto non lo approvano, ma devo dire che abbiamo delle chance di avere l'appalto. (...) Si ok Maddy, passamelo tra cinque minuti...Amore sei ancora lì? Scusa la segretaria mi ha avvisato di una telefonata”
“ Si ho sentito il rumore dei passi e la sua voce...ti lascio, vado a prepararmi, sono ancora in pigiama. A dopo tesoro. Ciao e buon lavoro.”
“Ok, mia dolce prigrona, buoni acquisti e salutami Barbara, anche se non la conosco per ora...ma presto sarà anche quello! Ti bacio a dopo, ciao.”

E nessuno ti può somigliare, uomo dagli occhi di ghiaccio caldo bollente...

Click. Metto giù io stavolta, chiudo gli occhi un momento e la mia mente vaga in domande, le scaccio via, mi stiracchio e vado in bagno...davanti allo specchio mi guardo e sorriso per tutto quello che sto vivendo, sei il mio pensiero felice, sei la mia occasione per esserlo e non ci rinuncio, no, mi stupisco della sicurezza che ho di me, fuoriesce quando sono in questo stato di ebrezza non alcolica, quando mi sento a posto col mondo e vorrei che tutto fosse perfetto. Mi mando un bacio nel riflesso dello specchio e...un'idea...si...da matti forse, ma lo sono quindi di cosa mi stupisco!
Suona il telefono, non sei tu di certo, ma non si può mai dire con te...

Mi vizi con il tuo amore, sono più bella da quando hai iniziato ad amarmi...

Dieci minuti dopo...
La valigia sul letto aperta e le scarpe comode per terra... si, ok, sono pazza da legare, ok, forse non è il caso, ma quando lo è? Quando senti qualcosa dentro che ti dice cosa fare, perchè dovrei negarle parola, d'altronde sembra capitato il momento giusto, Barbara non viene, ha mal di testa e si può rimandare, io ho due giorni liberi e non ho nulla da fare e poi anche se l'avessi avuta, sarebbe più importante? No! Rido per l'eccitazione che ho provato, solo a pensare di poter venire da te mi ha sconvolto e sono ubriaca di prima mattina all'idea che posso farlo...tutto perfetto.
L'oraio del treno anche, faccio in tempo tranquillamente senza correre, nessuno da avvisare, il gatto ha una fornitura d'acqua e di croccantini che basterebbe per ben più del tempo che starò fuori casa. Nessun problema in corso... entro nella doccia e rido come una ragazzina, l'acqua scorre e sento il desiderio che sarà stanotte, uno di quelli che ci siamo detti...”... le tue mani amore, le tue mani su di me, sulla mia schiena bagnata, sui fianchi scivolando nel sapone e nel vapore dell'acqua calda che ci abbraccia...”...si... ho tutto il tempo per pensarci a cosa sarà quando ti vedrò, ho quattro ore buone, il walkaman e magari qualche pagina del libro che prendo veloce dal comodino e infilo nell'ultimo spazio disponibile del trolley.

Prendimi, mi vuoi intensamente, tu che mi leggi i pensieri come gemelli...

Sfila via il paesaggio ad alta velocità, non manca molto, ho preso un cappuccino al bar del treno e nient'altro ho lo stomaco chiuso dall'emozione. Riappaiono le domande nel libro che sto tenendo in mano senza leggerlo: sarà una sorpresa per te vedermi, spero ti piaccia e che sia come la sto immaginando, cosa penserai? Che sono fuori di testa, per prima cosa, che prende un treno al volo per andare dall'uomo che pensa di amare alla follia e solo per stare insieme qualche ora di questi due giorni che ho davanti...tutto perfetto già! Si ma aspetta un momento...che cavolo ci fa quel “pensa di amare” lì in mezzo a quella frase perfetta?...pensa...pensa...no per favore, non ti far venire questi dubbi ad un'ora dall'arrivo! Si ma...che vuol dire? Ok tanto non ci rinunci e non smetterai di fartela girare nella testa quella cavolo di parola, quindi...coraggio ragiona!
No così non va, non c'è ragionamento da fare, ti vuole, te l'ha detto in tutte le salse dolci che ci possano essere, ti ama...che paura quella parola vero? Non te lo direbbe se non fosse così! C'è ogni giorno e ogni sera, ti cerca, ti sta sconvolgendo la vita per quello che ti ha detto che desidera, ricordi due giorni fa? “Donna della mia vita, si lo sei, ormai ne sono convinto, mi hai rapito e voglio la condanna di essere felice per l'eternità con te”. Parole importanti e poi ancora “ desideravo innamorarmi di una vera donna e le scialbette che ho intorno non ne hanno nemmeno il profumo, tu sei viva, coraggiosa, sensulale da morirci d'infarto, hai una sensibilità che lascia senza parole per quanto tocchi ogni cosa con il giusto equilibrio, per quanto ti sento così, morbida e suadente, mi porteresti dove vuoi sappilo, e ogni volta che ti vedo in quello stupido occhio metallico rimango incantato da quanto sei bella, bella, bella...”
Sorridi e ti sposti sul sedile, arrossendo, il tuo vicino smette di leggere il giornale, lo piega in quattro e ti guarda, forse vuole far due chiacchere ma tu non sei in vena di conoscere sconosciuti...giri il viso e fuori dal finestrino ci sono campi di viti a terrazza in piena fioritura, ma è ancora presto per l'uva, adesso ci sono solo fragili rametti e l'accenno del grappolo che affiora, piccole bollicine verdi una vicino all'altra tutte strette insieme, forse avrai la possibilità di vederle mature a Settembre, forse ne coglierai nel vigneto di casa sua...

Mi fai sentire l'ago che ti indica il Nord, la direzione della passione libera...

Quindici minuti all'arrivo, la puntualità di questi treni è superba.
Un sibilo elettrico e una voce ad un microfono sta dicendo che l'arrivo è previsto tra 17 minuti, ma il trasbordo dei passeggeri sarà effettuato a Campo di marte, causa manifestazione di protesta che ha bloccato la stazione principale di Firenze. Non ci voleva...passa proprio il quel momento il controllore e gli chiedi quanto dista quella stazione dall'altra, ti risponde sorridendo: “Signorina, è lontana facendola a piedi, poi sotto questo sole non glielo consiglio. Non ha nessuno che la può venire a prendere?” bella domanda...lui non sa che io arrivo e volevo fargli una sorpresa arrivando i n stazione che non è lontano da dove lavora e gli avrei mandato un sms dicendogli... “Amore, vienimi a prendere ” e sapevo già cosa mi avrebbe risposto, “Ovunque” e io gli avrei scritto “Allora vieni adesso, qui da me su questo marciapiede della stazione”... Addio sopresa! Dovevo chiamarlo per forza prima e farmi venire a prendere per necessità, volevo essere esplosiva e senza dargli nessun preavviso durante il viaggio, ma non vedevo nessuna soluzione possibile, i taxi, mi diceva il controllore, a quest'ora se ne prende uno le mettono il nome sulla porta del comune! I pulman, deve andare a cercare la fermata che porta poi verso la stazione...insomma! Non avevo nessuna intenzione di perdermi per Firenze e sprecare tempo da sola in giro...non ero arrabbiata, solo delusa mentre tiravo fuori il telefono dalla borsa e facevo il suo numero.
Gli spiegai e capì subito, mi spiegò da che parte dovevo uscire una volta in stazione e mi disse dove mi avrebbe aspettato:
“Quando esci guarda alla tua destra, vedrai un ponte di costruzione in ferro, io sarò lì sotto”,
“Scusami amore, volevo farti una sopresa...”,
“Matta di una donna! Lo è cavolo, dai che arrivo, ci metto 10 minuti al massimo”.
Misi gli occhiali da sole per proteggermi l'imbarazzo di guardarti da vicino, finalmente...mi sentii rabbrividire, stavolta niente distanze, niente immaginazione, solo noi uno di fronte all'altro per la prima volta, per come siamo fatti, sapevo che mancava questo, solo questo a noi due per essere tutto quello che ci siamo desiderati a vicenda...tutto perfetto.

Sciolgo i nodi che mi separano da te, apro le mani per bere...

“Ciao...” Non avevo saliva in bocca per continuare
“Ciao...donna meravigliosa”
 ti avvicini con sicurezza e mi baci, le tue labbra fresche dissetano la mia arsura, tremo sono sciolta come un gelato sulla parigina, mi baci ancora sul collo, sto cercando di leggerti negli occhi se sei davvero felice di vedermi, se la mia follia di 5 minuti e il viaggio di 4 ore a pensare a questo momento, sono davvero la realtà che c'è qui, noi due...due amanti per telefono che si liberano di ogni pudore e fanno l'amore con le parole, due destini incrociati nelle stanze della casa eterea, un uomo e una donna che si conoscono e cercano affinità e scoperte, scambiandosi prima sogni e chiacchere, poi desideri ed emozioni fin oltre i limiti della razionalità Mi fai strada per la macchina, prendi la valigia e la metti nel bagagliaio, non riesco a dire nulla, sono stupita di questo mio blocco, non è da me essere così, sembro quasi fredda, invece è solo emozione fino allo spasimo dei muscoli, se mi chiedessero come mi chiamo in questo momento esiterei a rispondere...te ne accorgi del mio imbarazzo e mi prendi la mano, l'avvicini al viso e mi sussurri...”Toccami, sono qui davvero”, distendo le dita fredde ghiacciate, sento la tua pelle calda di sole da parabrezza, le faccio scivolare fino al mento e sento che comincio a rilassarmi di qualche bar pressorio, hai la barba non fatta oggi...non importa, spero di poterla baciare presto quando smetterò di tremare così...sorridi, mi stai prendendo in giro lo sento!
Sorrido anche io e cerco di schiarire la voce per dire qualcosa, ne esce un singulto strozzato che mi fa tossire, niente ancora, le corde vocali sono assenti...piego le dita per allontanarmi e poi non so cosa, non so se ho pensato di farlo prima di muovermi, non so come sarebbe stato, so solo che ho aperto le braccia e ti sono volata addosso, nascondendo la testa sulla tua spalla...sei più alto di quello che pensavo. Mi accarezzi i capelli dicendomi che li avevi immaginati così, morbidi e lunghi come piacciono a te, la mano destra in vita, la sinistra sulla schiena stringendo...

Briglie sciolte verso la strada davanti a noi, fervidi, intrisi di ogni goccia che scende...

Mi accompagni in albergo, l'hai prenotato al volo mentre ero sul treno, è vicino alla stazione e non lontano dalla strada principale verso il centro. Mi spieghi che hai qualche ora a disposizione, hai annullato un'appuntamento e hai tempo fino alle 15, poi ci sarà quella riunione importante e dovrai esserci per forza...parli con tranquillità della normalità, come se ci fossimo visti ieri sera a cena e mi stai spiegando il programma della giornata di oggi... la nostra prima giornata insieme, sento la saliva che ricomincia a fluire dal palato e ti ringrazio di tutto, dell'albergo, dell'essermi venuto a prendere, non faccio altre domande, me ne sto quieta ascoltandoti sul sedile accanto a te, ogni tanto ti guardo da dietro gli occhiali e penso che non sei esattamente come immaginavo fisicamente, ma non importa, mi piaci... tutto perfetto.
Parcheggi la macchina in una strada vicino all'albergo, scendo e ci prendiamo per mano, siamo... noi due perfetti che camminano, che desiderano essere dove sono ora, che si guardano continuando a sorridere a prendersi in giro, sotto il sole di Giugno...abbiamo aspettato tanto prima di vederci, anche se le nostre due città non sono distanti, ci abbiamo parlato per ore sulla possibilità programmando quando e come poteva essere, aspettando le ferie per avere più tempo...mi avresti portata al mare a casa dei tuoi e poi in giro sulla tua barca.
Ogni particolare della tua vita è impresso in me, ho visto la tua stanza, il divano blu in sala dove spesso ti addormentavi parlando, il giardino con il portico e il gelsomino che ci ha fatto casa tra i tralicci, l'amaca dove stai a leggere la domenica pomeriggio... tutti piccoli particolari che hai condiviso con me, cha hai spiegato a me per sentirci più vicini, che mi hanno fatto innamorare di te ogni giorno di più...

Mi sono fermata un'istante a guardare il mio cuore spalancato ad amarti...

Amo i particolari, i dettagli, le preziosità che passano lisce ti parlano di quello che c'è nel profondo, nel racconto di ogni bellissima vita che incontri, ho incontrato la tua passando oltre la cornice e finendoci dentro, immergendomi senza riserve, completamente in apnea...
I particolari mi dicono di te...uno di questi probabilmente è stato un tuo errore, una disattenzione a causa della fretta di uscire, la mano nella mia, quella che attimi fa mi stringeva la schiena e la speranza, porta un'anello sottile, uno di quelli semplici d'oro bianco...si, mi avevi detto che ti piaceva bianco, simbolo di purezza e verità.
Stai ancora parlando, ma non ti ascolto più, mi si è stampato in faccia un sorriso ebete, per fortuna non ho tolto gli occhiali, coprono il vuoto, il dolore a lama che si fa strada nel grappolo ancora verde, ogni acino si stacca e cade nel fango della vita che non vedrà mai Settembre.
Arriviamo davanti alla porta dell'albergo, me la apri da galantuomo che sei, mi prendi per un braccio sempre con la stessa mano, alla reception ci guardano, siamo in due
...
”Salve, ho prenotato una singola...”
 
 
 
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