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Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
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Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni che ho toccato con mano.
Alda Merini, da
"Vuoto d'amore"
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Tra un'ora e mezza mi preparo e vado a fare l'esame
Post n°104 pubblicato il 18 Giugno 2009 da Qui_ed_Ora
Ma dove sono finiti i miei neuroni? Bel quesito. Il neurone numero uno è incazzato a morte ed è meglio non sfiorarlo neanche. Il neurone numero due odia le blatte che escono da pertugi misteriosi della mia casa e odia ancora di più la lentezza della mia mano che non riesce a schiacciarle (chissà dov'è finita la maledetta adesso!!! Non oso immaginarlo!!!). Il neurone numero tre è stanco. Ha dormito un paio d'ore e accusa il bruciore di stomaco dovuto o a birra o a incazzo del neurone numero uno. Non lo sa bene, ma in fondo gliene frega poco perchè intanto è lui che accusa.
Il neurone numero quattro ha immagazzinato più informazioni possibili per scrivere almeno qualcosa all'esame che si sta sempre più avvicinando. Il neurone numero cinque pensa a come vestirsi per andare all'esame: no, non è vanitoso. Vuole solo un abbigliamento comodo per sistemare bene il bigliettino dove ci sono scritte tutte le leggi che altrimenti non si potrebbe ricordare (il neurone numero quattro è già sovraffolato). Il neurone numero sei... be' dai, non esageriamo adesso! Più di 5 non ne ho!!! Aaaah, amica mia (mi riferisco alla sottoscritta in quanto adesso non sono del tutto in me)... quanta pazienza che ci vuole!!! Ma amica mia, ho fiducia in te! Ce la farai! E non mi riferisco solo a questo esame... In bocca al lupo!!!
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Tu sei ciò che ami, non ciò che ama te.
(da "Il ladro di orchidee")
QUANTI SIAMO?
"L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita."
scrittore americano.
Prima colazione
Lui ha messo
Il caffè nella tazza
Lui ha messo
Il latte nel caffè
Lui ha messo
Lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
Il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
Senza parlarmi
S'è acceso
Una sigaretta
Ha fatto
Dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
Sulla testa il cappello
S'è messo
L'impermeabile
Perché pioveva
E se n'è andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi,
E io mi son presa
La testa fra le mani
E ho pianto.
J. Prevert
[Giuditta e Oloferne, Caravaggio, 1599]
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Sesso: FEtà: 38 Prov: BO |
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è perchè odiamo in lui
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Quel che non è in noi
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