Creato da Qui_ed_Ora il 05/10/2008

Hic et Nunc

presente!

 

Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di
silenzio
negli anni che ho toccato con mano.

Alda Merini, da
"Vuoto d'amore"


 

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Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.

Alda Merini, da “Fiore di Poesia"

 

 

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Esame di storia medievale

Post n°106 pubblicato il 07 Luglio 2009 da Qui_ed_Ora

 Obiettivo della giornata: raggiungere pagina 125. Sono a pagina 13, quindi direi che non c'è male!!

Il caffè l'ho preso, le sigarette le ho fumate, i riassunti li sto facendo. E quindi cosa c'è da fare? Solo rimanere concentrata sulla dissoluzione dell'impero romano d'occidente mentre non vedo l'ora di dare un bacio al mio ragazzo... NOOOOOOO!!!!

Guerre, imperatori, invasioni barbariche... sono tutta vostra!

(- Sbabbari, uomini di inaudita violenza, di inaudita ferocia... figli del Dio Odino... Io vi dico vostro re che questa volta i romani hanno tirato troppo la corda, perciò chi la fa l'aspetti è chiaro
- Chiaroooo!
- Voi sapete qual è la città dei romani diciamo più tarchiotta, la città più grossa?
- Romaaaa!
- Bravi indovinato... roma capitale dei romani è chiaro, ma volevo sapere se lo sapevate pure voi... E io vi dico sbabbari che noi Roma la raderemo al suolo, noi la riddurremo a carne e pesce, non ci rimarrà più neanche un filino d'erba.)

 

Sono arrivata proprio a questo punto!!!

 
 
 
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Tu sei ciò che ami, non ciò che ama te.

(da "Il ladro di orchidee")

 

QUANTI SIAMO?

 

 

"L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita. 

Henry Miller (1891-1980),
scrittore americano.
 

Prima colazione
Lui ha messo
Il caffè nella tazza
Lui ha messo
Il latte nel caffè
Lui ha messo
Lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
Il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
Senza parlarmi
S'è acceso
Una sigaretta
Ha fatto
Dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
Sulla testa il cappello
S'è messo
L'impermeabile
Perché pioveva
E se n'è andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi,
E io mi son presa
La testa fra le mani
E ho pianto
.

J. Prevert

[Giuditta e Oloferne, Caravaggio, 1599]

 

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