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IL MENU' DELLA FERTILITA'

Post n°20 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da LAVITAINROSA
 

Peperoni rossi arrostiti, tortino di granchi e noci brasiliane, ma anche ingredienti di base della dieta mediterranea come pomodori e l'italianissimo pesto sono alcuni dei piatti suggeriti per aumentare la fertilita', nel menu' messo a punto dagli specialisti della Nutrizione dell'universita' britannica del Surrey e al quale e' dedicato un corso di specializzazione che prendera' il via da domani.

Il buffet della fertilita' e' stato ideato dalla direttrice del corso di Medicina nutrizionale, Margaret Rayman, e si basa su una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura (ne prevede almeno cinque porzioni al giorno) e con un buon apporto di proteine provenienti da carni rosse, pollame e pesce. Le proteine animali sono infatti considerate molto importanti nel preparare il terreno alla fertilita' poiche' sono una fonte di minerali importanti, come il ferro e soprattutto lo zinco.

Di zinco e' ricco un cibo tradizionalmente famoso per essere un afrodisiaco, come le ostriche ma queste, avverte la direttrice del centro, non faranno parte del menu' della fertilita' ''perche' sono fuori stagione''. Vanno invece compresi nel menu' semi di girasole e sesamo, ricchi di vitamina E, anche questa celebre per l'effetto afrodisiaco per i benefici che arreca alla circolazione sanguigna e per le proprieta' antiossidanti.

''Alcune varieta' di pesce particolarmente ricche di acidi grassi omega 3 sono particolarmente importanti per lo sviluppo del feto, in particolare per la vista e il cervello'', ha osservato Margaret Rayman. Noci brasiliane e tortini di granchio sono due eccellenti riserve di selenio, importanti nel favorire la motilita' degli spermatozoi. Peperoni rossi, pomodori e pesto (utile soprattutto per il basilico) hanno un ruolo di primo piano nel buffet della fertilita', insieme all'afrodisiaca mousse al cioccolato.

Spinaci e altre verdure dalle foglie scure forniscono i folati necessari per ridurre il rischio di danni nello sviluppo neurologico. Non possono mancare infine i formaggi, ricchi di calcio, zinco e vitamina A, che aiuta la produzione degli ormoni sessuali, ugualmente importanti per la riproduzione e la libido.

Vanno invece rigorosamente evitati alcol e fumo, e la regola deve valere sia per gli uomini che per le donne: ci sono ormai molte evidenze, rileva l'esperta, di come il fumo possa compromettere la qualita' degli spermatozoi e predisporre ai tumori il bambino

 
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Commenti al Post:
rolly_90
rolly_90 il 10/10/07 alle 21:24 via WEB
Ciao sono un nuovo visitatore, complimenti per il tuo blog è molto bello, e anche per gli ultimi messaggi. Quando vuoi vieni a visitare il mio blog. Buona serata!!!!
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ALCUNE DOMANDE

Che dimensioni ha oggi il problema della sterilità?
La sterilità di coppia ha una prevalenza di circa il 15% in Italia e in Europa, per cui una coppia su sette ha difficoltà a raggiungere una gravidanza. Si parla di sterilità quando la coppia non ottiene la gravidanza dopo 1-2 anni di rapporti liberi.

Dopo quanto tempo è opportuno che la coppia si rivolga ad uno specialista?
Dopo due anni se la coppia è di giovane età e non vi sono fattori di rischio, dopo un anno o meno se l'età della donna è superiore ai 35 anni o in presenza di fattori di rischio (pregressa malattia infiammatoria pelvica, storia di endometriosi o pregressi interventi di chirurgia addominale).

Quali sono le cause più frequenti di sterilità per la coppia?
Circa un 40% della sterilità è legato al fattore maschile, il 50% al fattore femminile e in un 10% si tratta di sterilità inspiegata. All'interno della sterilità femminile un 40% è legato ad alterazioni ormonali o anomalie dell'ovulazione, un 25-35% a fattore tubarico, un 15% ad endometriosi e per il resto a cause inspiegate.

Quali i risultati finora ottenuti in questo che, mi sembra di capire, sia un aspetto preponderante della sterilità femminile?
Una donna su tre di quelle inviate all'unità chirurgica ha ottenuto la gravidanza. Alcune di esse hanno concepito anche più di una volta a riprova dell'effetto duraturo del trattamento chirurgico.

Qual è il tasso di gravidanza su tutta la casistica trattata?
Abbiamo riscontrato finora un tasso di gravidanza pari al 25%, vale a dire una donna su quattro ha ottenuto la gravidanza. È un risultato molto incoraggiante considerando l'approccio esclusivamente naturale al problema.

Vige ancora una vecchia mentalità per cui gli uomini sono più restii delle donne a sottoporsi a eventuali trattamenti quando si tratta d'infertilità?
In realtà no. Inizialmente gli esami riguardano i due componenti della coppia in egual misura: si effettuano preliminarmente tanto il controllo dell'ovulazione femminile che quello del liquido seminale. Se si trova un problema nell'uomo s'interviene e, dalla mia esperienza, posso dire che sotto questo profilo la mentalità è profondamente cambiata negli anni. Oggi si riscontra la massima disponibilità anche da parte maschile.

 
 

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