Creato da: homosapiens78 il 23/05/2006
pensieri ... il carburante dell'anima.
immagine 
 

 

LINK QUOTIDIANI

 

 

   ()      ()

 

 

  VIDEO DENUNCE

 


OSSERVATORIO MORTI BIANCHE

 

 

immagine

 

     

 

    

 

    

 

 

 immagine

 

  L'ORA ESATTA ?

 
clicca > QUI < clicca

 

-------------------------------------         
          clicca sullo chef

           

   AGRODOLCE.blog
            in questo blog
        c'è chi cucina, chi mangia
              ... io impagino o_O
-------------------------------------

 

SPORT REGNO DI NAPOLI



Ascolta la colonna sonora
del film Napoli-Rubentus



 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 
 

Ultime visite al Blog

gaiafabbianoRobertina.93antonio.obbiettivomax_6_66artur64mmanualefagottoafrodite.75sols.kjaerarcieriluciacarpakoycuorediselvaggiaironrayflv59elda.drochiMushrooby
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultimi commenti

Grazie!
Inviato da: Nounours
il 26/08/2013 alle 08:37
 
Anche a te Gianni e antifascisti sempre.
Inviato da: homosapiens78
il 25/04/2011 alle 19:59
 
Buona Liberazione. Gianni
Inviato da: maresogno67
il 25/04/2011 alle 19:27
 
Bellissimo messaggio grazie!!! E' proprio vero per...
Inviato da: giampi1966
il 09/09/2010 alle 17:17
 
Ti ringrazio, questo messaggio è molto bello, la memoria è...
Inviato da: giampi1966
il 26/04/2010 alle 11:33
 
 

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 
« Post n° 56Post n° 58 »

Post n° 57

Post n°58 pubblicato il 18 Settembre 2009 da homosapiens78
 

Altri 6 militari italiani caduti.
No dead, no war.
Se non ci scappa il morto, non siamo in guerra.



Ci scappa il morto e ci ricordiamo che stiamo in guerra. Ci scappa il morto e si riaccendono i riflettori sulle missioni all’estero. Anzi, sulla missione all’estero, perché sembra che le forze armate italiane siano impegnate soltanto in Iraq e Afghanistan. E le altre missioni? Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Fyrom (Macedonia), Albania e basso adriatico, Croazia, Serbia Montenegro., Etiopia, Eritrea, Israele, India Pakistan, Libano, Marocco, Egitto, Hebron, Malta. Queste non esistono. No dead, no war.
Accendi la tv, tutti a parlare e straparlare dell’accaduto. In mattinata solo gli organi di informazione, nel pomeriggio pure i programmi di intrattenimento perché tutto fa brodo e odiens. Tempo 4 o 5 ore e viene fuori per magia “LA PATRIA”, che parolone. Tira fuori il concetto di patria e l’italiano si intenerisce. E’ una tattica. Tutti patriottici ai funerali di soldati uccisi in guerra e alle partite della nazionale ai mondiali. Alle amichevoli no. Tutto il resto poco patriottico. Avere gente al governo processata e condannata per “cosettine” che hanno a che fare con la mafia, quello pure è patriottismo. Quanto siamo patriottici, quanto amiamo la nostra patria. La Patria, che parola. La Patria. E’ talmente un concettone che automaticamente lo scrivo con la lettera maiuscola. Tutto torna. Vabbè, passata la parentesi sarcastica e di coraggio abominevole (a scrivere della Patria ci vuole coraggio, quà uno si offende e l’altro pure) passiamo ad altro, o perlomeno ci provo dato lo stato di totale “scoglionamento” in cui mi trovo. Mi ero ripromesso di scrivere sul Blog, il 6 Ottobre, quando la Corte Costituzionale avrà emesso la sua sentenza sulla costituzionalità o meno della porcata del “lodo Alfano”. Poi mi sono ricordato che Berlusconi Silvio, mio presidente del consiglio con alcuni giudici della Corte Costituzionale ci ha cenato qualche mese fa e mi sono detto: vabbè mi anticipo, scrivo adesso. Ma sono fiducioso. Forse.
Ritornando agli avvenimenti di ieri, che hanno visto dei lavoratori italiani dell’esercito cadere in guerra. Non ce la faccio proprio a scrivere le solite cose tipo “onore ai caduti”. Nun cia pozz fa. Spesso la verità è dura da digerire. Io so soltanto che i soldati che partono per questioni di patriottismo sono pochi. Io ho visto tanti ragazzi partire per quetioni economiche: “oh mi faccio qualche mesetto tiro su un bel mucchio di soldini, c’è il rischio ma c’amma fa”. Non ho sentito mai qualcuno dire “la patria mi chiama!!!”. Mai. Beh sono cose difficili da scrivere davvero ma purtroppo credo che in tv come sempre si esageri. E’ insopportabile sentire tutta questa enfasi, è nauseante vedere il volto del giornalista di turno dipingersi di dolore per creare l’atmosfera giusta. Io credo che tanti soldati siano tagliati per il lavoro che fanno e che danno anima e corpo per il servizio che svolgono. Ma da qui a generalizzare e insistere sulla storia dell’eroe caduto, sono cose d’altri tempi. Oggi la situazione è totalmente diversa. Ci siamo scordati dei militari tornati che avevano grandissime perplessità sulle missioni in corso? Vogliamo ricordare le scorribande in somalia dei soldati italiani e dello scandalo delle donne violentate e sfruttate sessualmente? Vogliamo sempre prenderci per il culo da soli? Lo voigliamo dire che una guerra è sempre e comunque una cosa sporca? Lo vogliamo ammettere che le missioni di pace con le bombe dal cielo, carri armati e fucili non esistono? Possiamo offendere le nostre intelligenze affermando che la pace è possibile unilateralmente? Lo vogliamo dire che per gli Iraqueni e gli Afghani siamo degli invasori? Lo vogliamo dire che ogni giorno ci sparano addosso ma non lo dobbiamo assolutamente sapere? Insomma, ogni giorno spariamo e ci sparano addosso ma fino a quando non ci scappa il morto per l’opinione pubblica italiana non siamo in uno scenario di guerra. Distribuiamo caramelle e facciamo lo zucchero filato nei carri armati.
Non è facile scrivere certe cose. Soprattutto quando la Tv ci fa il lavaggio del cervello. E’ successo già con quella sorta di militari “privati” … li chiamano i “contractors”. Fanno il lavoro sporco in cambio di stipendi da favola. Beh in tutto il mondo sono arrivati a chiamarli “mercenari” e noi invece di nuovo con la storiella del patriottismo e dell’onore. Insomma, io parto per questioni di danaro, perché per me è un lavoro scortare con un mitra qualcuno in mezzo alle pallottole e sono un patriota? Ma per cortesia, diamo un senso all’intelligenza umana.
Quando si toccano certi argomenti è sempre difficile dibattere. Io so soltanto che non voglio assolutamente abbassare il capo dinnanzi a qualche direttore di giornale o di qualche telegiornale assoldato dal potere per affievolire il costo altissimo di ogni guerra. I servizi in tv fatti per suggestionare e per parare il culo al governo li lascio a coloro che hanno poca stima di se stessi. Non esiste nessuna missione di pace. Le missioni di pace le fa la croce rossa, i missionari religiosi, Emergency sotto le bombe e non gli eserciti. I caduti in tutte le guerre sono caduti in guerra. Mi commuovo al pensiero di quello che si innesca alla morte di una persona. Sto male se penso all’amore violentato di una moglie, una madre o un figlio che aspetta a casa. Per capire certe situazioni bisogna proiettarcisi dentro ed è difficile farlo. Rispetto e cordoglio per coloro che muoiono nell’esercizio delle loro funzioni, ma quella è una vita che si sceglie di fare con tutti i pro e i contro, le luci e le ombre. Questa è una guerra sporca. Stiamo partecipando a una guerra innescata grazie alle menzogne ammesse tra le altre cose, dei servizi segreti statunitensi. Si è partiti al fianco degli Usa perché, si leggeva nei dossier, l’Iraq era il covo di Al qaida, che Saddam nei siti militari aveva armi di distruzioni di massa. Tutte menzogne. Bugie. E intanto siamo ancora li, con l’Onu che oramai ha una macchia che avrà un peso incommensurabile nella sua storia. Da una parte vedo degli integralisti disumani, dall’altra l’occidente che è riuscito sotto la bandiera della civiltà e della democrazia, a mentire a se stesso per raggirare i suoi principi giuridici ed etici. E’ una cosa inaccettabile. Una vergogna. E come si può credere o pretendere che un popolo possa tendere la mano quando è consapevole che i militari che lo bombardano lo fanno avendo addirittura mentito alla loro gente? Come possiamo pretendere che un Afghano o un Iraqueno possa accettare che sia cominciato un attacco militare nel loro paese sulla base di vili menzogne?
Vabbè, io quando comincio a scrivere non mi fermerei piu’ ma dicono che i post lunghi non si leggono e non voglio perdere il rischio di perdere quella diecina di lettori potenziali. Di seguito lascerò un link a un video che documenta un’azione militare dell’esercito italiano. Diciamo che è una piccola finestra aperta sul lavoro e sul vocabolario usato in guerra. Io ho molto meditato diciamo sul verbo “annichilire” pronunciato spesso, troppe volte da quei militari. Annichilire: ridurre al nulla, annientare, umiliare. Beh mi chiedo e credo facciate bene a chiedervi, se il verbo “annichilire” possa essere accostato minimamente al concetto di “Pace”. Siamo in guerra. In guerra si uccide e si muore. Io la conta dei morti la faccio da tutte e due i lati della barricata. Me lo impongo.




UNA GIORNATA DI GUERRA A NASSIRYA

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963