Post n°62 pubblicato il 27 Giugno 2008 da Urbe_immortale
Ecco il dettaglio: 4 novembre: Wolves Civic, Wolverhampton 5 novembre: Empress Ballroom, Blackpool 7 novembre: Colston Hall, Bristol 8 novembre: Solent Hall, Bournemouth 11 novembre: Campo Pequeno Bullring, Lisbona 12 novembre: La Riviera, Madrid 13 novembre: Razzmatazz, Barcellona 15 novembre: Le Zénith, Parigi 20 novembre: Alexandra Palace, Londra |
Post n°61 pubblicato il 27 Giugno 2008 da Urbe_immortale
Seguono i due grandi successi di '()' nel 2002 e 'Takk...' nel 2005, che segneranno la definitiva maturità artistica del gruppo e l'ascesa nell'olimpo del proprio genere, se mai ce n'è uno che li possa definire. 'Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust' (provatelo a leggere!) arriva dopo l'intramezzo della raccolta 'Hvarf-Heim'. Dalle acustiche iniziali fino a ritrovare, rimettere da parte e riprendere di nuovo il piano, le tastiere e gli archi, essenza orchestrale della band. La voce profonda di Jónsi è un vero e proprio strumento e al solito viene utilizzato come tale. Compare per la prima volta, nella traccia di chiusura, l'inglese ad affiancare l'islandese e il cosiddetto 'hopelandic'. I suoni sono più puliti rispetto al passato, c'è chi direbbe più maturi. Mettere in play per la prima volta il disco, per chi ha consumato puntine sui precedenti lavori, è uno shock non indifferente. All'apertura ('Gobbledigook') ci si aspetta un classico crescendo ambientale e ci ritrova ad ascoltare chitarrine folk e una voce allegra che canta un 'la-la-la'. Il risultato non è assolutamente malvagio. Ma dove sono i Sigur Ròs, quelli che ascolti quando sei triste per sentire che la tua tristezza è in fondo emozione? Si va avanti con 'Inní Mér Syngur Vitleysingur': il campione dell'attacco fa pensare che si ritorni ai ritmi di un tempo, appaiono gli archi ma giocano un ruolo secondario, il piano e la voce si prendono quasi tutta la scena. Altro bel pezzo. Ma il clima è da pianeta Terra e non da 'Hopeiceland'. 'Góðan daginn': buon giorno! Si torna con gioia all'emozione della tristezza. Ecco i Sigur Ros! Atmosfera eterea. Si va avanti, speranzosi. Si viene ripagati appieno da 'Við Spilum Endalaust', il giusto, oso dire perfetto incontro tra i Sigur Ros che conoscevamo e quelli dei primi due nuovi pezzi. La strumentazione (voce compresa), si intreccia in modo magistrale dando vita ad un opera organica meravigliosa. L'apice. Ed ecco 'Festival', poco più di 9 minuti di vecchio stile inequivocabile, post-rock di atmosfera che ora si fa più che eterea. Si entra nel mondo che i Sigur Ros ti creano intorno, che viene fuori dallo stereo e ti avvolge senza scampo. Emozione. 'Með Suð í Eyrum': con un ronzio nelle orecchie, è un loop di tastiere, che creano una melodia fantastica e che ci portano in un'emozione crescente ad 'Ára Bátur', barca rumorosa: qui, voce, piano e una chiusura che è di nuovo strappa-fiato ma che sfiora sonorità quasi da colonna sonora. 9 minuti di musica ad altissimo livello, un brano fantastico che ci riporta alle emozioni di Hoppipolla o di Vidrar vel til loftàràsa. 'Illgresi' è una ballata folk, ricorda le atmosfere di inizio album ma con un approccio emotivo ben diverso. 'Fljótavík' riprende il trinomio voce-piano-archi in maniera chiara e lineare. Intensa e tenerissima. 'Straumnes' ci traghetta verso 'All Alright', pezzo conclusivo, prima ed unica volta in cui Jonsi canta in inglese. Affascinante. 'Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust' è un disco stupendo, semplicemente spettacolare, a tratti sorprendente e che lascia facilmente percepire una voglia di cambiamento insita nel gruppo. Voglia di cambiamento drastica in alcune parti, vedi quella iniziale, che da un lato non può far altro che ben sperare parlando di chi nella ricerca sonora investe ed ha investito molto, dall'altro ci lascia un po' nostalgici. |
Post n°60 pubblicato il 27 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
Scoperti e lanciati da Bjork, come nelle migliori tradizioni, hanno saputo presto doppiare “la maestra d’Islanda”. La Rosa della Vittoria (in islandese: sigurròs), la sorellina di Jonsi (musicista del gruppo che per suonare la chitarra usa un archetto di violoncello), dà nome ed ispirazione al gruppo dei celebri musicisti islandesi al loro esordio, nei primi anni novanta, appena ventunenni. Il grande successo è profetico ed arriva tuttavia nel 1997 con l’album “Von” che significa appunto “speranza”. E pensate un po’ che il loro quinto album “Með suð í eyrum við spilum endalaust” (Con un ronzio nelle orecchie suoniamo all’infinito) è stato addirittura finanziato dal produttore degli U2. Destino glorioso dunque per i ragazzotti delle praterie islandesi. |
Post n°59 pubblicato il 24 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
Quelle atmosfere eteree e sognanti che sanno creare i Sigur Rós sono state definite in tanti modi: dream pop, post rock, psichedelia narcotica, suoni onirici. Ma la definizione più bella è opera di un giornalista del settimanale inglese Melody Maker, che qualche tempo fa scrisse: «La loro musica è come il suono di Dio che piange lacrime d'oro in Paradiso». Oggi la band islandese pubblica il suo quinto cd, un disco dal titolo impronunciabile: «Med sud í eyrum vid spilum endalaust» (vuol dire «Con un ronzio nelle orecchie suoniamo all'infinito»). Il nuovo tour mondiale invece è già iniziato (prima tappa il 5 a Guadalajara, in Messico) e presto suoneranno anche in Italia: il primo dei tre concerti previsti si svolgerà l'11 luglio nel Giardino di Boboli di Firenze, a seguire Roma e Milano. Rispetto ai quattro che lo hanno preceduto, tutti concepiti e registrati in Islanda, questo nuovo album è stato inciso in varie località: parte del lavoro è stato fatto a New York, poi si sono spostati a L'Avana, quindi a Londra, e infine sono tornati a casa: a Reykjavik hanno lavorato sia negli studi di loro proprietà, sia in una chiesa. Da segnalare anche che questa è la prima volta che Jón Thor Birgisson detto «Jónsi» canta una canzone in inglese (il resto, come al solito, è in islandese). «Questa volta - racconta Jón - ci siamo presi più licenze del solito. Le 11 nuove canzoni sono ispirate dalla libertà delle esibizioni acustiche filmate durante il tour di ‘Heima'». Da quelle riprese ricavarono l'omonimo film, presentato con successo all'ultima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il nuovo album lo hanno realizzato assieme a Flood (produttore molto quotato, già a fianco di Depeche Mode, U2 e Smashing Pumpkins). «Di comune accordo - dice Jón - prima di iniziare il lavoro abbiamo deciso di passare un paio di settimane assieme per capire se eravamo compatibili. Così abbiamo affittato una casa nel centro di Reykjavik e ci siamo andati a stare tutti assieme». Evidentemente la prova di compatibilità l'hanno superata, dato che hanno deciso di co-produrre il disco. Hanno scelto di non eliminare tutte le imperfezioni: un orecchio attento coglierà alcune note sbagliate o il rumore delle dita sulle corde della chitarra. «Ma era quello che volevamo: questo disco contiene la musica più gioiosa che abbiamo mai registrato. Durante la lavorazione ci sono stati momenti molto belli, per esempio quando abbiamo inciso in presa diretta «Ára bátur»con la London Sinfonietta e il London Oratory Boy Choir: 90 persone che suonavano contemporaneamente». La band si è avvalsa anche della collaborazione delle Amina, quartetto d'archi islandese tutto al femminile, di una sezione di fiati ed ha usato per la prima volta il mellotron, in particolare in uno dei brani più intensi del disco, «Fljótavík». La canzone che apre l'album, «Gobbledigook», caratterizzata da arpeggi di chitarra acustica e vari cambi di ritmo, è stata messa in rete e i fan hanno potuto scaricarla gratuitamente. Questa volta i Sigur Rós hanno deciso di puntare molto su Internet: gli iscritti alla mailing list del loro sito ufficiale (www.sigurros. com) hanno diritto a diverse agevolazioni, per esempio tutti coloro che hanno prenotato l'album, dal 9 giugno hanno avuto accesso allo stream di tutto il disco. Inoltre agevolazioni sull'acquisto dei biglietti per i concerti e la possibilità di vedere video esclusivi: quello di «Gobbledigook» è molto divertente ed ha un sapore hippy. Stavolta, insomma, i Sigur Rós sono un po' meno crepuscolari rispetto al passato. Ma la loro musica resta carica di magia: le loro armonie celestiali così cariche di pathos mettono d'accordo critica e il pubblico più sofisticato, esattamente come succedeva 40 anni fa con i Pink Floyd. Le cronache hanno raccontato che Apple, la primogenita del frontman dei Coldplay Chris Martin e di Gwyneth Paltrow, è venuta al mondo con la loro musica diffusa in sala parto. E l'attrice Gillian Anderson (“X Files”) li ascolta quando fa yoga. A ricordargli episodi del genere, Jón se la ride: «Fa piacere a tutti sapere che in giro ci sono persone che apprezzano quello che fai». Per lui, in particolare, deve essere una sorta di rivincita sulla vita: suo padre morì all'improvviso e la sua adolescenza è stata solitaria e infelice. In più è cieco da un occhio e il fatto di essere gay ha contribuito ad accentuare la sua sensibilità e il suo carattere introverso. «Come tutti i musicisti - dice - ritengo che il silenzio sia fondamentale, anche nella vita di tutti i giorni. Posseggo un piccolo appartamento a Reykjavik, è nella strada principale quindi è molto rumoroso. Questo a volte mi eccita. Ma ci sono momenti in cui sento il bisogno di isolarmi in una vecchia casa di campagna, dove il silenzio è totale. Questi due estremi si rispecchiano nella nostra musica: credo che la realtà che ci circonda influenzi tutto quello che facciamo». |
Post n°58 pubblicato il 23 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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Post n°57 pubblicato il 23 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
Sul palco, ci sono cinque enormi palloni bianchi che poi si illumineranno come gigantesce lampade da scrivania dell'Ikea. I quattro ragazzi islandesi salgono sul palco con l'aria da marziani che li contraddistingue, in abiti decisamente poco sobri. Il tastierista Kjartan Sveinsson sembra un musicista dell'ottocento, con tanto di cappello a cilindro, il cantante/chitarrista Jónsi Birgisson un generale dell'esercito dell'ottocento, il bassista Georg Holm un gran cerimoniere dell'ottocento mentre il batterista è vestito come uno degli Shitdisco (per chi non conoscesse gli Shitdisco, è per far capire che il suo abbigliamento centra con quello del resto della band come i cavoli a merenda!). Sul palco ci sono migliaia di cose (tra cui un intero set di xilofoni), e ci saliranno migliaia di persone, comprese le Amiina (vestite da dame dell'ottocento) a suonare gli archi e un'intera sezione di fiati (che indossano l'uniforme delle bande musicali quando vanno in parata). Quando attacca quella voce celestiale, si è letteralmente trasportati in un altro mondo. La dolcezza delle corde vocali fa da controaltare alla ruvidezza della chitarra elettrica suonata con un archetto da violino, che le permette di produrre un muro di suono come se di quello strumento ce ne fossero cinque. Quiete e tempesta si susseguono di continuo, e anche basso e batteria sono protagonisti dei momenti più intensi, e a loro si sommano gli archi e i fiati che ormai fanno presenza fissa sul palco. Non siamo di fronte ad una band, ma ad un'orchestra, che suona sinfonie meravigliose. Davvero, ci siamo seriamente avvicinati alla commozione. |
Post n°56 pubblicato il 20 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
Entro la fine del mese poi, ci sarà un'altra data tedesca, poi Londra e Reykjavik, mentre a luglio la band islandese si esibirà in Belgio, Francia, Austria, Svizzera, Italia e ancora Inghilterra. Il tour mondiale però è stato allungato ed ora anche a settembre ed ottobre i Sigur Ròs suoneranno in giro per il mondo, esattamente negli Stati Uniti ancora, per un tour più massiccio, Canada e Giappone. Ecco la lista completa delle date di settembre ed ottobre: 17 settembre: United Palace, New York City, New York. 18 settembre: United Palace, New York City, New York. 19 settembre: Bank of America Pavillon, Boston, Massachusetts. 20 settembre: Quai Jacques Cartier, Montreal, Quebec. 22 settembre: Massey Hall, Toronto, Ontario. 23 settembre: Fillmore, Detroit, Michigan. 24 settembre: Chicago Theatre, Chicago, Illinois. 25 settembre: Orpheum, Minneapolis, Minnesota. 27 settembre: Morrison Red Rocks Theatre, Denver, Colorado. 28 settembre: Saltair, Salt Lake City, Utah. 30 settembre: The Marquee, Tempe, Arizona. 1° ottobre: Copley, San Diego, California. 2 ottobre: The Greek Theatre, Los Angeles, California. 3 ottobre: The Greek Theatre, Berkeley, California. 5 ottobre: Benarova Hall, Seattle, Washington. 6 ottobre: Arlene Schnitzer Theatre, Portland, Oregan. 7 ottobre: The Chan Centre, Vancouver, Canada. 22 ottobre: Geijyutsu Hall, Nagoya, Giappone. 24 ottobre: Koseinenkin Hall, Osaka, Giappone. 26 ottobre: Forum, Tokyo, Giappone. |
Post n°55 pubblicato il 19 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
“Le migliori band al mondo oggi sono probabilmente i Sigur Ròs e gli Arcade Fire. Penso che i Coldplay siano solo i settimi”. Modesto. Siete d’accordo con lui? Proviamo a stilare una lista di nomi papabili di band attualmente operative sul mercato che valgano la pena di essere considerate le numero uno o diamo ragione a Chris Martin? Io sicuramente dò ragione a Chris Martin: i Sigur Ròs, sono senza ombra di dubbio, la migliore band del mondo! |
Post n°54 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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Post n°53 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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Post n°52 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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Post n°51 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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Post n°50 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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Post n°49 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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Post n°48 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hoppipolla_sigurros
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" .. Ég er kominn áftur , inn i þig -
Sono di nuovo qui, dentro di te .. "
SIGUR ROS FERRARA 2006
SIGUR RóS IN SWAZILAND
HOPPIPOLLA
E' mai possibile provare delle emozioni fortissime ascoltando una canzone di cui non si comprende nemmeno il senso?
A me succede con i Sigur Ros. Di norma dò molta importanza al messaggio che una canzone vuole trasmettere, alle parole del testo...ma con i Sigùr Ros è tutto diverso.
La loro musica ti avvolge e ti trascina in un vortice di suoni armoniosi. Dove viene inserito il pianoforte, c'è sempre un particolare effetto suggestivo. Forse il pianoforte è l'unico strumento che riesce a mantenere una certa autonomia e a scandire i ritmi; tutto il resto si fonde, si dilata. Il tutto crea un'atmosfera annebbiata, offuscata, in cui nulla è percettibile. Senza dubbio la loro musica non è di facile ascolto, ma è capace di avvolgere chiunque con il suo suono dirompente e inaspettato. Le melodie dei Sigur Ros riescono ad entrare dritte nel mio cuore.
Come Hoppipolla: una favola fatta canzone, una delle poche melodie capace di far sognare ad occhi aperti!
SAEGLOPUR
VAKA
VIðRAR VEL TIL LOFTáRáSA
LINK PREFERITI
- Uno spettacolare sito sui Sigur Ros!
- Un blog sui Sigur Ros
- Download ufficiale dei Sigur Ros
- Sito con i testi dei Sigur Ròs tradotti in inglese
- Foto dei Sigur Ròs su Flickr.com
- Sigur Rós's official flickr page
- Sigur Rós's official myspace page
- Hoppipolla News!
Inviato da: tattoosupplies888
il 08/09/2010 alle 04:30
Inviato da: vuitton0
il 06/08/2010 alle 20:11
Inviato da: vuitton0
il 19/06/2010 alle 23:36
Inviato da: luxie85
il 18/03/2009 alle 12:32
Inviato da: Urbe_immortale
il 29/12/2008 alle 11:54