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E tu vivrai nel terrore! L'aldila' - Lucio Fulci - 1981

Post n°15 pubblicato il 16 Maggio 2007 da wellburnthesky
Foto di wellburnthesky

In un albergo della Louisiana, nel 1927, un pittore accusato di blasfemia viene brutalmente torturato e poi murato vivo da alcune persone, tra pareti sotto le quali sembra nascondersi una delle sette porte per l'inferno. Trascorrono oltre cinquant'anni e l'albergo passa in ereditā a Lisa la quale, nonostante una medium la avvisi della maledizione che grava sull'antica residenza, abbandona New York con l'intento di restaurarla e restituirla all'originario splendore. Scettica sull'esistenza del paranormale, Lisa dā inizio ai lavori, aiutata dal giovane medico John McCabe: ma, in breve tempo, iniziano a verificarsi alcuni spaventosi incidenti. I primi a perdere la vita sono un operaio (cadendo da un'impalcatura) ed un idraulico (massacrato da uno zombi insieme alla moglie), ai quali fanno seguito molti altri, mentre sta per avverarsi un'oscura profezia. Unici sopravvissuti alla strage, Lisa ed il dr. McCabe entrano in possesso di un libro in cui č descritto l'orrore degli eventi che verranno e, circondati da una folla di morti viventi, cercano rifugio nei sotterranei dell'albergo, ove trovano il passaggio per l'aldilā ed un agghiacciante risposta ai loro interrogativi.

Fulci non rinuncia al gore nč tantomeno all'horror puro...anzi, in alcune scene si arriva a livelli (per l'epoca poi) davvero di insostenibilitā per lo sguardo dello spettatore. La crocefissione iniziale del pittore mette subito in chiaro le intenzioni del regista, ma il peggio (o il meglio) deve ancora arrivare. Corpi sciolti nell'acido, occhi strappati, crani perforati o fatti saltare in aria e molto altro ancora. Tra le vittime segnaliamo un giovane Michele Mirabella (si proprio lui) divorato ed ucciso da alcune tarantole stregate in una scena davvero impressionanate. Gran merito della riuscita di queste sequenze arriva dal lavoro minuzioso e preciso di Giannetto De Rossi, che crea effetti speciali artigianali che raggiungono in efficiacia e perfezione quelli dei piu' stimati colleghi americani. In definitiva Fulci in quest'opera č stato in grado di trasportare il terrore sullo schermo come solo pochi altri hanno saputo fare: l'Aldilā riesce sul serio a trasmettere PAURA, ma quella vera, palpabile, inspiegabile, quella che ci portiamo dietro da sempre.

Gli zombi sono stati inserii per espressa volonta' dei produttori tedeschi, come il prologo a colori che inizialmente doveva essere in bianco e nero. Il film ha ispirato la canzone Seven doors hotel degli Europe, cosi' come il gruppo death metal Necrophagia ha reso omaggio al film con il brano And you will live in terror, presente sul mini cd Black blood vomitorium, che utilizza come intro un frammento sonoro dell'uccisione del pittore all'inizio del film. I corpi di uomini sdraiati nella scena finale sono dei senzatetto, presi dalla strada e pagati in alcool!

Voto: 9

 
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