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The Torturer - Lamberto Bava - 2005

Post n°22 pubblicato il 23 Maggio 2007 da wellburnthesky
Foto di wellburnthesky

Ginette è una giovane attrice che decide di fare un provino con il regista Alex Scerba, un artista famoso per i suoi lavori estremi. Alla fine del provino tra i due nasce qualcosa e iniziano a frequentarsi. Parallelamente, nello stesso teatro, un misterioso uomo - con la scusa di tenere dei provini per un film - costringe alcune giovani ragazze ad accettare di provare scene molto estreme, per torturarle e filmare la loro morte. Casualmente Ginette scopre che una sua amica dopo aver fatto un provino con Alex è misteriosamente scomparsa. Tutti gli indizi rimandano ad una misteriosa casa e al teatro dove vengono fatti i provini. Inizierà ad indagare ma ciò che scoprirà non sarà molto piacevole.
Lamberto Bava torna a girare un thriller (direttamente per il mercato home video) che strizza l'occhio ai maestri del genere, primo fra tutti il padre Mario, e al filone giallo-horror italiano che ebbe un grosso successo negli anni '70. Lo fa con coraggio, accettando di rimettersi in gioco dopo le ultime prove che lo hanno visto raggiungere il grosso pubblico con la realizzazione di alcune serie televisive. Purtroppo non sempre il coraggio paga: The torturer, pur essendo un buon prodotto (per certi versi molto superiore alla media qualitativa italiana degli ultimi anni), presenta numerosi problemi che vanno da buchi evidenti nella sceneggiatura (non si capisce quale sia il trauma infantile di Alex), ad una recitazione piatta e inconsistente fino all'uso quasi irritante dei soliti cliché che hanno segnato il genere: la litania che compare tutte le volte che Alex ha una crisi, la pioggia incessante nella notte decisiva). Anche l'indagine di Ginette nel passato di Alex si riduce ad una semplice lettura dei quaderni infantili del ragazzo, senza arrivare ad una conclusione che possa spiegarne il comportamento.
Nonostante i problemi di coerenza narrativa, vi sono anche alcune cose positive come la riflessione che Lamberto Bava mette in atto con il suo teatro dell'orrore, attraverso il quale elabora una critica durissima del mondo dello spettacolo (ricordiamo che nella prima stesura le ragazze facevano un provino per diventare veline), o le sequenze in cui il torturatore è in azione, che faranno la gioia di quanti sono rimasti delusi da Hostel.

Voto: 6

 
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