Creato da rachiel_yora il 13/12/2008

Hyveta's Cronicle

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« Dal Diario di Yora RakimL'Incontro »

Rapporto ufficiale del soldato Nihat

Post n°10 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da rachiel_yora
 
Tag: rachiel

La piccola carovana composta dall' umano e dai tre nani procedeva lentamente.
l'umano, a cavallo di un cammello, era in testa, affiancato da un secondo cammello carico di bagagli.
Il nano più grande e muscoloso ( e venimmo a sapere poi più anziano ) camminava davanti agli altri due più piccoli e pieni di valigie e sacchi.
Io e Hashir li osservavamo in lontananza, erano a circa mezz'ora di cammino da noi, ma il paesaggio dello Yahrat è pianeggiante, senza ostacoli, si poteva vedere un uomo anche a leghe e leghe di distanza.
Continuavamo ad osservare la carovana fino a quando accadde l'incredibile.
Il nano più grande estrasse una piccola ascia dalla borsa che portava a tracolla e colpì con decisione la testa del cammello su cui l'umano viaggiava.
La caduta del povero animale, alzò una nuvola di sabbia impressionante.
L'uomo era ancora a terra,quando il nano si scagliò verso di lui pronto a sferrargli il colpo di grazia.
Hashir cominciò a correre verso il gruppo.
Gridò forte per farsi sentire
< Fermatevi in nome delle guardie di Morroc >
cercava di parlare la lingua Comune delle terre di Hyveta, e si sforzava di nascondere il suo accento Morrochiano.
Ma il nano non lo stava ascoltando, nessuno lo stava ascoltando, erano troppo lontani da noi, e probabilmente non si erano neanche accorti della nostra presenza.
Forse le imponenti mura che avvolgevano la città avevano nascosto loro le nostre figure...non sò, era certo però che quel nano era completamente impazzito.
Cominciai a correrre anch'io verso il gruppo, Hashir mi stava davanti e correva molto veloce continuando a gridare intimidazioni verso il presunto omicida.
Fortunatamente in combattimento l'umano se la cavava bene, riuscì ad estrarre la sua spada velocemente, e parò il colpo del suo aggressore.
Nel frattempo gli altri due nani più piccoli avevano posato a terra i bagagli e avevano sguainato due piccole lame che luccicavano al sole, forse erano coltelli, o piccole asce anch'esse, ma da quella distanza non riuscivo a distinguerle perfettamente.
Intanto l'uomo e il nano continuavano la battaglia, e l'umano sembrava avere la meglio, almeno fino a quando non intervennero gli altri due.
Hashir ed io non eravamo arrivati neanche alla metà del percorso, non avremmo fatto in tempo ad aiutarlo, forse saremmo arrivati lì solo per raccoglierne la salma.
Poi quando venne colpito e cadde a terra, Hashir gridò ancora e questa volta i nani si accorsero di noi, scapparono in fretta e furia lasciando tutti i bagagli.
Riuscimmo a rangiungere il corpo del uomo in un quarto d'ora circa, pensavo di trovarmi davanti un cadavere, ma per mia sorpresa l'uomo era ancora vivo, ferito, sanguinante e incoscente, ma ancora vivo.

soldato semplice Miter Nihat.

 
 
 
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